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MARIA MADDALENA – La ferita di una mancanza.
Scuro Chiaro

MARIA MADDALENA – La ferita di una mancanza.

Maria Maddalena

Maria Maddalena” da Fuochi di Marguerite Yourcenar al Teatro Menotti,

Un’opera di e con Lina Sastri che trae ispirazione da un libro di Marguerite Yourcenar “Fuochi”, ma che mescola le appassionate liriche sull’amore della Yourcenar ad una intersecazione con le figure femminili dei vangeli, Maria, ma quale Maria? più donne si sovrappongono.

La trama di “Maria Maddalena

In uno spazio, quasi un minimo labirinto delimitato da candele, procede dal fondo fino al centro questa donna con un lume in mano.
Si presenta subito come Maria di Magdala, piccolo villaggio sulla sponde occidentale del lago Tiberiade, ormai anziana.
Racconta la sua storia segnata da due abbandoni che hanno determinato ferite e vuoti mai colmati.

Maria maddalena
Lina Sastri in un momento del suo monologo Maria Maddalena.

Il primo abbandono e quello dello sposo Giovanni, colui che diverrà l’appostolo prediletto, l’evangelista. La lascia la prima notte di nozze per seguire la voce di Dio, per legarsi ai seguaci di Gesù.
In risposta a questo abbandono Maria quasi per vendetta si da a chiunque, passa da luoghi diversi, dove si muove anche questo “predicatore”.

Ci racconta, Maria Maddalena, di alcuni momenti della vita pubblica di Gesù, il miracolo delle nozze di Cana, il suo incontro con quest’uomo, questo “Dio dei fuorilegge”, l’improvviso suo amore per lui, la sua adesione, che la porterà a seguirlo fino al Calvario, alla croce ed alla morte.

E poi il suo incontro al Sepolcro, l’incontro con questa figura che, se pur tanto amata, non viene immediatamente riconosciuta.
E così Maria arriva fino a noi oggi con questo dolore di questo secondo e ultimo abbandono, con un vuoto da colmare.

Il cast di “Maria Maddalena

Lina Sastri
Lina Sastri da volto e voce a tutte le Marie del mondo.

Lina Sastri: intensa, passionale, realmente lacerata da questo abbandono, da questo distacco da questo uomo che le ha fatto conoscere un amore bruciante.
Ci prende per mano e ci cala in questo percorso nell’animo femminile: l’amore, la passione, l’abbandono, la solitudine, l’infelicità, il vuoto e la mancanza.

Filippo d’Allio (chitarra, arrangiamenti) Domenico Monda (percussioni) pur rimanendo silenti sullo sfondo, accompagnano e punteggiano la narrazione di Lina Sastri con musiche evocative delle atmosfere, delle emozioni del racconto

Il trailer di “Maria Maddalena


Assistente alla regia e direttore di produzione Costantino Petrone
Messa in scena, regia e interpretazione Lina Sastri
Collaborazione alla messa in scena Bruno Garofa
Produzione Tradizione E Turismo Centro Di Produzione Teatrale

Teatro Menotti

Maria Maddalena

dal 28/02/2023 al 5/03/2023

Sito web: www.teatromenotti.org

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
0282873611
biglietteria@teatromenotti.org

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La nostra recensione


Un monologo di grande passionalità, estremamente dolente, con attimi nostalgici.
In questo monologo, in questo racconto costruito da Lina Sastri si mescolano, intersecano e sovrappongono numerose figure femminili, diversi sentimenti.

Alla base di tutto l’amore, amore umano di una donna per un uomo, amore che deve sopportare l’abbandono, la solitudine, amore che va in cerca dell’oggetto amato, che non sa se dimenticare, vendicarsi o cancellare.

Lina Sastri
Lina Sastri in un momento dolente e supplice del monologo.

Amore che è anche amore verso un qualche cosa di superiore, di divino, ed è in questo percorso, in questo aspetto che sono diverse figure di Maria che si sovrappongono.
C’è Maria, la madre, e i dolori di una madre che perde il figlio, c’è Maria di Magdala, assimilata alla prostituta (che in realtà nei testi evangelici non ha un nome), in realtà una indemoniata liberata da Gesù e sua fedele discepola fino a sotto la croce; c’è Maria di Betania, sorella di Marta e Lazzaro, amica intima e discepola di Gesù; c’è la peccatrice, la prostituta.

Un mondo di donne che hanno vissuto sfaccettature diverse dell’amore e dell’abbandono che ci vengono presentate in una tragica fusione da Lina Sastri.
Affascinante ritrovare tra le parole di questa Maria Maddalena, che porta il dolore di tante, tutte le donne, il dolore dell’umanità sempre in cerca di colmare quel vuoto, alcune versi anche di una canzone di de André (La buona novella).

Suggestivo il finale dove Lina/Maria cerca d’immergersi, di abbracciare fasci di luce dall’alto che scompaiono nel momento in cui lei vi entra e li abbraccia. Come un miraggio d’amore sempre inseguito e solo fugacemente afferrato

Un unica piccola pecca, l’audio!
Credo che fosse un problema tecnico della serata, legato ai microfoni, ma purtroppo non tutto il testo è arrivato chiaro alla platea.

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