“L’uomo che oscurò il Re Sole” di Francesco Niccolini , torna al Teatro Parenti dopo quasi un anno e mezzo.
L’ultima volta l’avevamo visto nella cornice dei “Bagni Misteriosi” oggi lo ritroviamo all’interno della Sala grande del Parenti, con una scenografia più ricca, con la stessa bellezza di voci, musiche, personaggi, insuccessi, amori, odi, malumori e fama.
La trama di “L’uomo che oscurò il Re Sole”
Oscurità e assenza, solo oggetti come di un vecchio solaio.
Inizia la musica, di un violino ovviamente quello di Quarta, che entrando in scena inizia il racconto, al momento solo di note musicali e illumina progressivamente la scena.
Entra in scena Alessio Boni che ci accompagnerà con il suo racconto dagli anni dell’infanzia di quello che allora era solo Jean-Baptiste Poquelin, figlio di un tappezziere.
Così inizia a parlare della sua infanzia, seguito dalla sua scelta di proseguire gli studi anziché intraprendere l’attività del padre, sostenuto in questo dal nonno che lo vedeva già notaio.
Il suo innamoramento appena ventenne di un’attrice famosa dei tempi, Madeleine Béjart.
In seguito a questo suo innamoramento nascerà anche un amore, meglio una passione sfrenata per il teatro.
Per la tragedia teatrale, per la precisione, con la quale, fondata una compagnia, girerà per otto anni mietendo solo insuccessi.
Finché Jean-Baptiste Poquelin ormai divenuto Molière, incontra la Commedia dell’Arte Italiana e scopre la comicità.
Da li finalmente inizia lo straordinario successo, le sue commedie sono animate da una spietata satira e giudizio sulle manie ed ipocrisie delle classi: i nobili, i notai, i medici, soprattutto i medici.
Le sue commedie sono denuncia di vizi, di corruzione, di ignoranza.
Quello che lo salverà sempre è l’essere entrato nelle grazie del Re Luigi XIV che lo difenderà dagli ostracismi che i bersagli dei suoi strali cercheranno di opporgli.
E ancora ci racconta delle sue vicissitudini amorose, del suo matrimonio con la sorella più piccola di Madeleine Béjart, dei sospetti addirittura di un incesto.
Un amore per il teatro portato fino all’eccesso tanto che andrà in scena l’ultima volta, praticamente moribondo.
Un amore per il teatro e per tutti coloro che ne permettevano la realizzazione che si vedrà anche alla sua morte quando tutti lo abbandoneranno.
Al suo funerale svoltosi in segreto, di notte, lontano da qualsiasi pubblico i suoi attori saranno tutti presenti, nonostante i divieti del clero.
Il cast di “L’uomo che oscurò il Re Sole”
Alessio Boni: ancora una volta Alessio Boni da vita a questo personaggio geniale, che ha dato una svolta al teatro e alla commedia.
Non solo chiama li sul palco tutti i vari personaggi dal nonno al padre di Molière, al cardinale francese, anche il Re Sole in persona.
Intenso e commovente nel brano in cui dichiara il suo amore irriso e umiliato verso la giovanissima moglie Armande.
Alessandro Quarta: violinista e pianista di fama e bravura internazionale, premiato nel 2017 a Montecitorio come “Miglior Eccellenza Italiana nel Mondo” per la Musica.
Violinista, compositore, polistrumentista e arrangiatore in progetti internazionali non esegue semplicemente una colonna sonora, ma dialoga e da note alle parole, intreccia con delicatezza le sue melodie con le parole di Boni.
Si può dire che, con la sua presenza, non si tratta più di un monologo, ma di un pas de deux per attore e strumenti.
Testo e regia Francesco Niccolini
Suono Andrea Lepri
Luci Giuseppe Di Lorenzo
Produzione Infinito e Alessio Boni, Alessandro Quarta e Francesco Niccolini / Teatro Franco Parenti
Trailer di “L’uomo che oscurò il Re Sole”
Dove vedere “L’uomo che oscurò il Re Sole”
“L’uomo che oscurò il Re Sole“ al Teatro Parenti Sala grande
dal 12/04/2023 al 23/04/2023
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
La nostra recensione
Uno spettacolo che unisce lezione di storia e letteratura, lettura di una società, descrizione di una passione per il teatro, svelamento della genialità di un artista e dell’aspetto umano.
Storia di una vita dall’infanzia alla morte con i suoi ostacoli, gli amori, le delusioni, i fallimenti e i successi.
La presenza della musica dona un dilatarsi delle parole, dei sentimenti, dona leggerezza, sorriso e ironia in perfetta sintonia e armonia con quanto via via espresso dalle parole.