Prosegue il pluriennale discorso dedicato, da Torino Spettacoli, agli allestimenti “gialli” di qualità, da “Trappola per topi” a “Assassinio sul Nilo” a “Caffè nero per Poirot” che hanno registrato raffiche di “tutto esaurito”, conquistando spettatori di tutte le età. Ne “La tela del ragno” la regina del giallo, divertita e divertente, gioca con tutti gli ingredienti che sono tipici del suo stile e mette il suo genio al servizio della rocambolesca alternanza di verità e menzogna.
Il ritorno a vivere il teatro in presenza al Gioiello di Torino è affidato a un giallo formidabile “La tela del ragno” di Agatha Christie, dal 21 maggio al 5 giugno, con i Beniamini del cult teatrale Forbici Follia e per la regia di Piero Nuti (foto di copertina).
La Compagnia Torino spettacoli porta a segno una riduzione squisita di questa commedia. In “La tela del ragno”, scritto nel 1954 per l’attrice Margaret Lockwood, le capacità narrative della regina del brivido, in grado di costruire un inestricabile mistero , sono ancora una volta messe al servizio di un vorticoso gioco delle parti, condito di sense of humour e genialità.
Una curiosità: nell’edizione televisiva prodotta dalla Rai alla fine degli anni ‘70, sono presenti Germana Erba in qualità di traduttrice del testo e Piero Nuti nel ruolo del giudice Birch.
La storia de “La tela del ragno”
In una splendida casa isolata nella campagna londinese, la bella Clarissa, seconda moglie del diplomatico Henry Hailshan Brown e giovane donna con una fervida immaginazione, fa una spiacevole scoperta. Proprio poco prima di ricevere a casa un importante uomo politico ospite del marito infatti, trova nel salotto di casa il cadavere del compagno della ex moglie del marito, con il quale poco prima, aveva avuto un acceso diverbio.
Con l’aiuto di tre amici fidati, la donna tenta maldestramente di nascondere il corpo, ma quando arriva in casa la polizia, avvertita dell’omicidio da una misteriosa telefonata anonima, ha inizio la tessitura di una incredibile tela di bugie, inventate per nascondere una scomoda verità. È l’inizio di una notte ricca di colpi di scena.
Il cast de “La tela del Ragno”
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI regia Piero Nuti – aiuto regia Ester Busso.
Elena Soffiato (Clarissa): celebre per il ruolo della sciampista nello spettacolo Forbici Follia che, nonostante sia in scena da 20 anni (11 anni con lei e la maggior parte degli attori di questo cast) e abbia superato le 1000 repliche, è uno spettacolo a lunga tenuta, qui vediamo Elena totalmente diversa nel ruolo di di Clarissa, donna sofistcata, capace di apparire ingenua e infantile, ma anche sexi e manipolatrice. Elena mette in scena meravigliosamente quello che la stessa Agatha Christie dice di se stessa e di questo personaggio.
Come dice il regista Piero Nuti – Se leggi “La mia vita di Agatha Christie” incontrerai una bambina che molto precocemente sa sviluppare la propria fantasia: ed ecco che anni dopo l’autrice fa nascere il personaggio di Clarissa, la protagonista de “La tela del ragno”. Questo personaggio dice sempre “supponiamo che” e subito si riversano sullo spettatore tantissime ipotesi, fantasie o bugie… tra le quali indubbiamente si nasconde la verità, ma dove? ”.
Simone Moretto (tutore e zio di Clarissa): si forma alla Scuola di recitazione del TSP (Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse), frequentando in seguito laboratori a Parigi, dove partecipa per un anno a una scuola di cinema basata sul metodo Actor’s Studio di New York e a Milano dove lavora direttamente con John Strasberg, figlio del grande Lee Strasberg.
Lavora stabilmente a teatro dal 2010 con la compagnia Torino Spettacoli, è noto soprattutto per lo spettacolo “Forbici Follia” (oltre 1000 repliche) con il ruolo del parrucchiere matto, l’investigatore Poirot in “Caffè Nero per Poirot” e i numerosi spettacoli della maratona di Plauto come “La commedia dei gemelli”, “Il soldato fanfarone” e il “Rudens”.
In questo spettacolo è il tutore di Clarissa, un punto di riferimento essenziale per lei e per gli altri personaggi coinvolti nell’occultamento del cadavere. E’ un attore estremaente versatile, ironico, ma allo stesso tempo sempre credibile.
Elia Tedesco (Ispettore Jones): attore torinese dalla spiccata comicità, è riuscito a trasformare il suo amore per la recitazione in un lavoro. Un ragazzo i cui occhi si illuminano quando sente pronunciare la parola “teatro” e che, dal momento in cui è salito sul palco, non ha più avuto dubbi.
Ancora oggi è innamorato come il primo giorno e si vede in ogni spettacolo.
Elia riesce a interpretare ruoli totalmente diversi tra loro, portando in ognuno di essi il suo carisma, il suo stile, la sua capacità di fare proprio un personaggio e rappresentarlo nel modo migliore. Dal servus callidus della “Commedia delle Tre Dracme” di Plauto, si trasforma in misterioso antiquario in “Forbici e Follia” e poi in Raynor, in “Caffè Nero per Poirot”, tratto da un libro di Agatha Christie.
Il suo personaggio è un ispettore di polizia non troppo acuto, facilmente circuibile da una bella donna, ma contemporaneamente ostinato nel voler risolvere l’enigma. Mimica facciale incredile, riesce sempre a strappare una risata al pubblico in sala.
Completano il cast: Carmelo Cancelli, Giuseppe Serra, Cristina Palermo, Ester Busso, David Miceli, Andrea Pampanini, Giulia De Nardo, Alessandra Castellano, Cesare Hary.
Lo spettacolo de “La tela del ragno”
La disarmante perfezione della messa in scena farebbe impallidire anche lo spettatore più titubante, lo spettacolo piace perché appassiona e diverte lo spettatore. La squadra, guidata dalla sapiente mano del regista Piero Nuti, ha probabilmente interpretato magistralmente l’opera della scrittrice inglese, grazie al feeling maturato in anni di rappresentazioni delle sue commedie e alla familiarità acquisita con l’humour.
Ogni personaggio è una macchietta, una caricatura di sé stesso e del ruolo che ricopre nella società. Il culmine di questa giostra parodica e ironica è raggiunto dall’entrata in scena dell’ispettore di Scotland Yard. Da questo momento in poi , il ritmo diviene più incalzante e i tempi conquistano una connotazione quasi farsesca.
Così, da puro genere giallo, lo spettacolo vira verso la commedia: più le indagini progrediscono, più le situazioni divengono ingarbugliate affondando nel buffo e nell’imprevedibile con continui colpi di scena. L’esito è esilarante.
La decorazione pittorica della scenografia è stata curata da Cristina Hong Sang Hee. Decisamente interessante la ricostruzione del salone di una villa nella campagna inglese così come il ricorso a espedienti scenografici propri del genere giallo e dal sicuro effetto.
Conosciamo la compagnia “Torino Spettacoli”
La Compagnia Torino Spettacoli ha radici sessantennali grazie all’attività del grande pioniere Giuseppe Erba e alla sua straordinaria esperienza produttiva, in Italia e nel mondo… E’ poi con la ristrutturazione e la nuova vita del Teatro Erba di Torino, nel 1989, che la Compagnia assume la sua forma attuale, ulteriormente impreziosita dalla confluenza, a metà degli anni ’90 del Teatro Popolare di Roma al suo interno.
Biglietti e informazioni per “La tela del Ragno”
In scena al Teatro Gioiello è acquistabile direttamente ai link:
ULTIME 2 REPLICHE (lo spettacolo è in scena improrogabilmente fino al 5 giugno 2021)
per il 4 giugno2021 ore 21: https://www.anyticket.it/anyticketprod/Web/SchedaEvento.aspx? partner=TOSP&IDspettacolo=8856&IdEvento=98220
per il 5 giugno2021 ore 21: https://www.anyticket.it/anyticketprod/Web/SchedaEvento.aspx? partner=TOSP&IDspettacolo=8856&IdEvento=98221
oppure alle casse dei teatri.
Biglietterie “TORINO SPETTACOLI”
TEATRO ERBA c. Moncalieri 241 tel. 011.6615447241 | TEATRO ALFIER Ip. Solferino 4 tel. 011.5623800 | TEATRO GIOIELLO v. C. Colombo 31 tel. 011.5805768 |
E’ un vero piacere lasciarsi travolgere da questa trama criminosa in cui niente è come sembra, brillante nel ritratto dei personaggi e infallibile in tutte le loro fantasiose argomentazioni.
Manca una colonna sonora. Probabilmente a causa della riduzione dello spettacolo, necessaria per rispettare le norme anticovid, durante lo spettacolo non c’è mai la musica che invece credo avrebbe accompagnato piacevolmente il pubblico in alcuni momenti.