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La Monarchia: metropoli o paese questo è il dilemma? Il nuovo singolo “Ossa”. Intervista e video.
Scuro Chiaro

La Monarchia: metropoli o paese questo è il dilemma? Il nuovo singolo “Ossa”. Intervista e video.

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“Ma questi sogni pesano come la ghisa”

La Monarchia

Disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali, “Ossa” è il nuovo singolo de La Monarchia, prima co-produzione Flebo/Banana Studios su etichetta Flebo (A1).

Il brano – il primo con l’etichetta milanese – punta ambiziosamente a ridefinire il genere alt-pop italiano. La massiccia presenza di chitarre anni ’90 e i testi che raccontano le storie ordinarie di cui è costellata la provincia italiana confluiscono in un sound attuale e senza orpelli grazie ad una melodia diretta e al canto energico e senza fioriture del frontman e cantante Giulio Barlucchi.

Una storia d’amore, una città intrappolata nell’indefinita via di mezzo tra la metropoli e il paese sono le “ossa” del brano: un mood apparentemente disincantato si alterna fra strofa e ritornello fino a diventare, nello special finale, un grido generazionale che si interroga sulla complessità e, a volte, la frustrazione, di avere ambizioni da spendere in un mondo stretto come certe province italiane.

I componenti del gruppo “La monarchia”

Giulio Barlucchi – Cantante

Matteo Frullano – Chitarre e synth

Lorenzo “Lollo” Falorni – Chitarre 

Gianmatteo “Gianma” Nasca – basso

Lapo Nencini – batteria

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Cover di “Ossa” nuovo singolo de “La Monarchia”

L’intervista a Monarchia

Perché la scelta di parlare della “vita di provincia”?
Noi geograficamente siamo localizzati fra Firenze e Siena, la nostra etichetta discografica è di Milano e il brano parla della vita dove noi viviamo. Noi abitiamo in provincia e parliamo di ciò che conosciamo e che ci rappresenta. Il brano parla del rapporto amore-odio con il posto in cui siamo cresciuti che ci regala delle belle soddisfazioni ma a volte pone dei limiti. E’ una via di mezzo fra la metropoli e il paese.

Avete sognato il salto nella metropoli?
Il salto alcuni di noi lo hanno già fatto: c’è chi ci vive attualmente e chi ci è stato per studiare o per lavorare quindi conosciamo entrambe le realtà e proprio per questo mi è venuto di scrivere questo pezzo e di parlare con una maturità diversa del posto dove sono cresciuto e abito. Sarebbe stato superficiale se avessi parlato di questo argomento senza aver provato anche l’altra parte. Alla fine ci sono pro e contro nella metropoli ma anche nella provincia.

Quindi la frase “Sono a pezzi ma ti tengo” è un po’ questo riassunto?
La frase è riferita più al racconto storia d’amore che si intreccia al rapporto con la città che rispetta un po’ il rapporto di coppia.

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E se tornassimo a parlare d'amore?

Perché il titolo “Ossa” che è un titolo molto forte e con la frase “non ne rimarranno”?
Si il titolo è stato scelto perché c’è quella frase che forse è quella che riassumeva un po’ tutto il pezzo. E ci piaceva perché era abbastanza d’impatto, ti da subito un’immagine mentale.

Con questo brano puntate a ridefinire il genere alt-pop-italiano. Come arrivate a questa scelta musicale ?
Noi abbiamo più o meno sempre fatto questo. Forse il nostro primo disco era un po’ meno pop e più alternative. Gli ascolti che ci hanno cresciuto sono sempre stati sull’alternative rock, indi, di stampo estero. Quello che volevamo fare era di riportare un po’ al centro le chitarre, dopo questo periodo di sintetizzatori, che sono gli strumenti che hanno sempre caratterizzato i nostri pezzi e la sfida è stata quella di cercare di rimpastare tutto in una chiave più pop e più orecchiabile… speriamo di esserci riusciti. Poi alla fine con la maturità uno capisce che il brano pop è il più difficile da affrontare. Bisogna dosare tutto in maniera equilibrata.

Come nasce il nome Monarchia del vostro gruppo e come nasce il gruppo?
La band è nata nel 2012/13. Venivamo tutti da altre band con cui facevamo musica. Ci siamo conosciuti nella sala prova di un’associazione giovanile e ci si vedeva dopo le prove con le rispettive band. Quando abbiamo ufficializzato la cosa dovevamo trovare un nome. Volevamo un nome che fosse di impatto e che, nel bene o nel male, attirasse l’attenzione.

All’interno di questa Monarchia c’è un re?
No, anzi siamo una bellissima democrazia nonostante il nome. Sono tanti anni che siamo insieme e che ci consociamo anche come amici. Ognuno ha il suo compito e ognuno porta avanti la sua parte e non ci pestiamo i piedi.

Progetti musicali dopo questo brano? Cosa ci dobbiamo aspettare?
Usciranno sicuramente altri singoli in vista dell’uscita dell’album e speriamo di tornare presto a suonare!

“Questi sogni pesano come la ghisa” ma se i sogni sono così pesanti è meglio non sognarli?
No, io sono dell’idea che è sempre meglio portare avanti Il fardello. Io sono un sognatore e i sogni sono quello che ti fanno andare avanti.

La Monarchia

Il video di “Ossa”

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