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Getsèmani (terzo cammino) – Resurrezione. Voi chi dite che io sia? La nostra recensione
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Getsèmani (terzo cammino) – Resurrezione. Voi chi dite che io sia? La nostra recensione

Getsemani - Resurrezione, chi dite che io sia?

Getsèmani (terzo cammino) – Resurrezione. Voi chi dite che io sia”Chiesa San Pio X, p.zza Leonardo Da Vinci, angolo v. Ampere.
Rassegna: MTM è città aperta.

Terzo episodio, terza tappa di un percorso, un progetto sulla figura di Gesù.

Un progetto dove non è importante la parola, infatti non ve ne sono.
Tutto è basato sulle azioni, sul comportamento.
Corpi di attori/performer/danzatori che agiscono e i loro sguardi che penetrano.

La prima parte è stata realizzata nel dicembre 2019 – Getsémani -Part 1. Lazarus pièce + Magdalene pièce.

La seconda tappa vede la luce invece nel luglio 2021 – Getsèmani (secondo cammino) Gòlgota.

Giungiamo quindi ad oggi subito dopo la Pasqua con la terza parte Getsemani (terzo cammino) Resurrezione.

La trama di “Getsèmani (terzo cammino) – Resurrezione. Voi chi dite che io sia?”

I 6 attori, performer, ci raccolgono all’ingresso del Teatro Leonardo.
Vestiti con lunghi pastrani neri, mani bendate, reggono ognuno una grande lanterna, ci chiamano e ci radunano semplicemente con lo sguardo, uno sguardo diretto e personale per ognuno e poi si avviano verso la Chiesa San Pio X (subito svoltato l’angolo) e ci conducono ad accomodarci sulle panche disposte in semicerchi ai piedi dell’altare.

Getsèmani terzo cammino resurrezione
Getsèmani – Resurrezione – la croce.

Quindi, usciti, rientrano reggendo sulle spalle una grande croce, che poseranno a terra al centro della navata e del nostro semicerchio.

Ora si dispongono sugli scalini che conducono all’altare e con una serie di gesti e movimenti, con gli sguardi sempre puntati su di noi, ci parlano di sofferenza, guerra, dolore, fuga.
Situazioni che ci legano, personalmente, ma anche gli uni agli altri. Ecco quindi che con una lunga corda si uniscono in una lunga colonna che scende tra di noi e raccoglie, accoglie, uomini e donne del pubblico, fino ad unirsi in un unico cerchio che circonda la croce.
Si scioglie poi il cerchio, i partecipanti del pubblico vengono riaccompagnati a sedere.

Getsèmani terzo cammino resurrezione
Getsèmani – Resurrezione – Morire sulla croce

Quindi c’è una seconda parte dove ognuno si porta sul legno della croce e si stende, vi cade accompagnato dagli altri, come a morire.

Getsèmani terzo cammino resurrezione -
Getsèmani – Resurrezione – Risorgere


Per poi riprendersi rialzarsi, avvolgersi in teli (sudari?) cadere e quindi rialzarsi liberandosi dei teli, ma anche degli abiti. Come a rinascere, ripartire, risorgere ed infine ricoprirsi di nuovo solo dei pastrani (senza abiti, senza scarpe), caricarsi nuovamente della croce ed uscire nella notte, nuovamente nella vita.

Tutto si svolge su una colonna sonora composta da suoni, registrazioni dal vivo e brani musicali che scorrono, talora in sequenza, come un fiume, ma più spesso sovrapponendosi e mescolandosi, come onde e correnti.


Il cast di “Getsèmani (terzo cammino) – Resurrezione. Voi chi dite che io sia?”

Performer: Alberto Colombo, Carola Dehò, Flavia Marchionni, Ivana Petito, Gabriele Scarpino, Nicole Zanin.
Difficile parlare di questi performer- Lo svolgersi delle azioni è così sorprendente e inusuale che è difficile fare un confronto.
Sicuramente bisogna riconoscere loro la grande capacità di eseguire movimenti con grande sincronia eppure allo stesso tempo in modo individuale e personale.
Grande potere dello sguardo sempre agganciati allo sguardo di qualcuno del pubblico. La comunicazione avviene tutta attraverso questi sguardi.

Antonio Syxty: Progetto di performance ambientale/relazionale installazione e opere.
Susanna Baccari: comportamento ambiente emotivo, azioni.
Fulvio Melli: installazione luminosa e suono.
Ahmad Shalabi: costruzioni.

Nella chiesa San Pio X

P.zza Leonardo Da Vinci angolo v. Ampere
con la gentile disponibilità della Parrocchia di San Pio X

Getsèmani (terzo cammino) – Resurrezione. Voi chi dite che io sia?

dal 23/04/2022 al 1/05/2022

Sito web: https://www.mtmteatro.it/mtm-e-citta-aperta

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INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Sede Teatro Leonardo

via Ampère, 1
02.86.45.45.45 – biglietteria@mtmteatro.it
aperta dal lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00


La nostra recensione


Teatro, ma potremmo anche definirla una meditazione collettiva oppure una seduta di psicologia biosistemica.

C’è il movimento che riguarda gli attori, ma anche noi spettatori.

C’è il silenzio che in realtà silenzio non è. Piuttosto assenza di parole, ma una colonna sonora continua che attraversa tutti i corpi, degli attori e degli spettatori; soprattutto c’è il suono di un vento continuo intenso quasi di bufera che sembra avvolgere tutti.

C’è la morte, il dolore, la guerra. Questa evocata soprattutto dal sonoro di cannoni, bombe, spari, sirene di allarme, registrate proprio dall’ultima guerra in corso (Russia-Ucraina).
Ma la morte è comunque quella di ognuno di noi, quella che ogni uomo dovrà incontrare, che sia fisica o spirituale.
E poi c’è la resurrezione, cioè la rinascita, qualcosa di nuovo, purificato che nasce da questa morte.
Rinascita di un uomo nuovo, di un mondo nuovo!

getsèmani - Resurrezione la croce
Getsèmani – Resurrezione – Rimangono i teli, gli abit, la croce e noi che ci allontaniamo con domande nel cuore.

Alcuni gesti particolarmente toccanti, suggestivi, evocativi: la presenza sui palmi delle mani di segni rossi come di ferite, di chiodi, come delle stimmate.
Il percorrere più volte lo spazio centrale reggendo tra le mani, e presentandolo ad ognuno di noi, un pezzo di stoffa sporco di “sangue” e con su scritto per ognuno un gruppo sanguigno.
Il liberarsi dai teli, sudari come un’uscita dai bozzoli, spogliandosi e liberandosi anche degli abiti, quasi una muta.

Il vento costante ora più lieve ora intenso come di bufera.

Pro

Uno spettacolo che è in qualche modo un'esperienza mistica.

Suggestivo il luogo, una chiesa! Non una chiesa sconsacrata, ma una chiesa attuale, vivente, in cui si svolgono le normali liturgie ed in queste sere una nuova "celebrazione" religiosa e laica allo stesso tempo.

Esperienza di sguardi e di suoni che ti catturano e ti trapassano.

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