“Cose che so essere vere”, di Andrew Bovell al Teatro Franco Parenti.
Andrew Bovell è un autore, regista, scneggiatore per TV, teatro e cinema, pluriremiato in tutti i Paesi di lingua inglese.
Questo spettacolo è andato in scena per la prima volta in Australia, paese originario dell’autore, nel 2016 ed ora per la prima volta in Italia.
La trama di “Cose che so essere vere”
Storia di una famiglia piccolo borghese di Hamlet Cove.
Inizia con una telefonata nel cuore della notte che sveglia un uomo, Bob il padre. L’ansia di una telefonata temuta e sempre attesa di un figlio che che forse sta male.
Poi prende lo scorrere delle vicende di questi quattro figli , ormai grandi, ma che ancora orbitano intorno alla casa di origine e ai genitori.
Le vicende vengono narrate attraverso lo scorrere delle quattro stagioni, ogni stagione si punto in particolare su le difficoltà e le scelte di uno dei figli.
Prende il via dalla figlia più piccola, Rosie, partita per un viaggio in Europa alla ricerca di se stessa, della sua strada.
L’incontro con un giovane che le fa credere di aver incontrato il vero amore, ma che la deruba e abbandona senza risorse a berlino, la costringe ad un ritorno anticipato e fallimentare.
Con il ritorno ecco che incntriamo l’intera famiglia Fran, la madre, energica, pratica, attenta, sempre pronta a supervisionare tutti i figli, ad anticiparli nel comprendere anche i loro segreti e decisa a sistemare ogni cosa per il meglio.
Conociamo Pip, la figlia maggiore, sposata e con due figlie, professionalmente in carriera, ma infelice, insoddisfatta, alla ricerca della felicità. Il suo segreto: vuole separarsi e trasferirsi a Vancouver, per una occasione di lavoro, dice, in realtà perché innamorata di un altro uomo.
Anche il secondo figlio Mark ha maturato una rivelazione decisamente radicale, a breve intraprenderà una cura ormonale per cambiare sesso, da li in poi sarà Mia e andrà a vivere a Sidney.
Infine Ben, il più piccolo, quello che sembra aver trovato la sua strada, una strada di successo, nel campo finanziario, con grossi guadagni e lusso.
Anche qui verranno a galla le tragiche derive. Ben infatti assume sostanze e per stare alla pari con il ricco mondo che frequenta, ha fatto “la cresta” su le grosse somme che manovra, rubando 250.000 dollari.
E poi di nuovo Rosie, che forse ha individuato la sua strada, cosa vuol fare nella vita o perlomeno a ritrovato il coraggio per muovere i passi lontano da casa e famiglia.
E si torna alla telefonata nella notte che annuncerà…
Il cast di “Cose che so essere vere“
Giuliana De Sio (Fran Price): è lei la donna forte della famiglia, colei che tiene la barra, che dirige e decide la rotta.
Lei che legge nella testa dei figli, che sembra vedere e sapere tutto prima di loro stessi.
Lei che sembra pragmatica e dura, ma questo è il suo modo di esprimere l’amore
Valerio Binasco Bob Price):oltre che svolgere il compito di regista, interpreta il padre di questa famiglia medio borghese. Ruolo non semplice quello di apparire in fondo uno sconfitto del sistema, un uomo semplice con desideri ed aspettative semplici.
Eppure alla fine saper mostrare una certa saldezza, un rigore morale oltre ad avere il cuore sempre aperto all’amore per i suoi figli e per la moglie.
Fabrizio Costella (Ben), Giovanni Drago (Mark/Mia), Giordana Faggiano (Rosie), Stefania Medri (Pip): quattro giovani, quattro figli. Ognuno di loro incarna una dinamica, una problematica che ci appare familiare e comune.
Ognuno di loro esprime, la fatica della scelta, il desiderio di spiccare il volo e allontanarsi, il peso di doversi comportare ed aspirare a ciò che i genitori desiderano per i loro figli.
La nostra recensione
Un ritratto di famiglia che se pur ambientato in un paesino della costa meridionale australiana, è universale.
Da un lato abbiamo i figli che con le loro problematiche ben esprimono la fatica di molti dei giovani odierni di capèire cosa veramente vogliono fare della vita.
Il bisogno di tutti, sia figli che genitori di raggiungere, ottenere, almeno un angolino di felicità.
Chi la cerca nel possedere cose costose, chi in un altro corpo, chi in un altro amore…
Troviamo ben illustrate anche le difficoltà educative, la fatica di essere genitori.
Da un lato vorresti preservare i figli dai dolori, dalle fatiche. L’esperienza fa credere ai genitori di saper vedere meglio quale sia la strada giusta per un figlio.
A volte la fiducia di avere l’esperienza e la conoscenza fa divenire alcuni genitori troppo oppressivi. Li conduce a tenere le briglie troppo strette.
Troviamo anche le rinunce, i limiti e i confini che i genitori devono porsi per accudire al meglio e fornire la giusta indipendenza.
Vediamo anche i limiti che talora i figli si sentono costretti a porsi per “riconoscenza” o bisogno di soddisfare i desideri dei genitori.
Insomma credo che ognuno possa trovare un momento, sia come figlio o come genitore, che gli appartiene.
Credo che il più importante messaggio sia che anche le persone che amiamo di più (genitori o figli) sono imperfette e che quindi anche i loro amore è imperfetto, ma l’amore, se pur imperfetto è la cosa più importante che ci fa vivere.
Cast Artistico e Tecnico
In scena: Giuliana De Sio, Valerio Binasco,
Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri
Traduzione Micol Jalla
Regia Valerio Binasco
Scene e luci Nicolas Bovey
Costumi Alessio Rosati
Suono Filippo Conti
Video e pittura Simone Rosset
Produzione Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale / Teatro Stabile Bolzano / TSV Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
Cose che so essere vere è stato prodotto per la prima volta dalla State Theatre Company of South Australia e da Frantic Assembly nel 2016.
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di HLA Management Pty Ltd
Teatro Franco Parenti
“Cose che so essere vere“. – Sala Grande
dal 29/10/2024 al 3/11/2024
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it