Evento di pura e semplice poesia, quella di Alda Merini, andato in scena al Teatro Leonardo il 6 Settembre, nell’ambito della rassegna di CUBO LIVE – Luoghi, Idee, Voci, Eventi.
Si tratta di una rassegna itinerante di spettacoli dal vivo promossa da CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, che si è svolta – dal 4 luglio al 7 settembre – attraversando cinque luoghi particolarmente suggestivi a Bologna, Milano, Torino, in Liguria e in Versilia. Le rappresentazioni hanno spaziato dalla musica pop ai concerti jazz, musica classica e recital.
CUBO LIVE ha chiuso a Milano con tre serate al Teatro Leonardo: URI CAINE il 5 settembre, il recital di ALESSIO BONI il 6 settembre e lo spettacolo di LUCIA MASCINO il 7 settembre.
La trama di “Canto degli esclusi“
Si tratta di un percorso nella vita, negli umori, nei dolori della grande Alda Merini:
46 poesie, tante quanti gli elettroshock subiti nella sua degenza nell’ospedale psichiatrico, questa è stata la scelta di Alessio Boni e Marcello Prayer, poesie che parlano dello stato d’animo di Alda.
Parlano dell’esser donna, femmina, dell’esser madre, moglie, amante.
Parlano del male oscuro della mente, dell’incredibile sempre presente voglia e gioia di vivere che l’accompagna.
Il cast di “Canto degli esclusi“


Alessio Boni e Marcello Prayer:
Boni e Prayer hanno operato insieme la scelta delle poesie e organizzato la ritmica dell’alternanza delle loro voci.
A volte eco l’uno dell’altro, a volte serrato duetto con un alternarsi di un verso per ciascuno. Altre invece un intera poesia a testa.
In questa alternanza dei due attori si inserisce talora la voce della stessa Alda Merini, con alcune registrazioni audio.
La nostra recensione
La scena spoglia e scura, con l’unica illuminazione di due luci sugli attori. Gli attori seduti che declamano.
Il rischio era che lo spettacolo si rivelasse, lento, opprimente e noioso, ma…c’è un ma!
Due attori di grande sensibilità e bravura come Alessio Boni e Marcello Prayer che hanno saputo realizzare un guizzante alternarsi di momenti ironici e momenti drammatici.
Con l’alternanza delle loro voci e dei loro toni hanno dato immagine al dissidio, all’alternarsi umorale di Alda Merini.
Pur trattandosi di due voci maschili, riescono a illustrare in modo tragico e delicato insieme i travagli di questo animo femminile, rendendolo in un certo qual modo universale.
L’intervallarsi a tratti della voce di Alda Merini stessa, con delle registrazioni amatoriali, casalinghe rende ancor più reale la sua presenza e da la sensazione di essere stati ammessi in un salottino privato a partecipare a questo straordinario incontro.
La conclusione con alcuni aforismi della Merini conferma la straordinaria capacità di Alda di guardare al mondo sempre con una luce ironica, accompagnata dalla gioia di vivere .
Eccovi due esempi degli aforismi citati:
Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.
La lobotomia è il tocco finale di un grande parrucchiere.