“Bum ha i piedi bruciati” di e con Dario Leone al Teatro Parenti.
Bum ha i piedi bruciati: un monologo sulla vita di Giovanni Falcone. Questo il titolo per esteso dello spettacolo che si ispira ad un libro per ragazzi “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando.
Contemporaneamente Dario Leone, che oltre ad essere l’interprete è anche l’autore del testo, si è accuratamente e a lungo documentato con un approfondito studio su articoli, interventi, scritti e interviste.
In tal modo ci offre la figura di Giovanni Falcone, ma anche dei suoi amici e colleghi, viva, umana, con anche quegli aspetti più intimi meno noti.
Per la sua efficacia nel contribuire alla diffusione della cultura della legalità e per la grande emozione che suscita su tutte le fasce di età, lo spettacolo è supportato dal patrocinio della Fondazione Falcone, presieduta da Maria Falcone, la sorella di Giovanni.
La trama di “Bum ha i piedi bruciati”
Ecco dunque questo giovane padre (che di fatto non ha un nome) di un ragazzino di nome Giovanni, commerciante a Palermo, proprietario di un negozio di giocattoli.
Poi c’è Bum, un gorilla, un peluche, con i piedi bruciati, è il primo regalo che il protagonista ha fatto a suo figlio ed è il giocattolo preferito del piccolo Giovanni.
Da qui il protagonista, per spiegare perché il peluche abbia i piedi bruciati, inizia a narrare una storia che ci porterà in giro per le strade di Palermo ed indietro nel tempo. Quando il piccolo Giovanni, un altro Giovanni, Giovanni Falcone, giocava per le strade di Palermo con il suo amico Paolo (Borsellino).
La storia si dipana fino a giungere al fatidico 23 maggio del 1992!
Il cast di “Bum ha i piedi bruciati”
Dario Leone: attore sia teatrale che cinematografico e negli ultimi anni anche autore e regista.
Racconta con entusiasmo, ironia, questa storia. Ci conduce, muovendo le paratie e i cubi sulla scena, per le strade di Palermo, nella strada dove sorgeva la casa di nascita di Falcone, nel palazzo di giustizia, nel bunker dove si svolse il maxi processo, ma anche sulla spiaggia di Mondello, nella casa di Addaura, ed infine sull’autostrada a Capaci.
Ci racconta non solo i fatti, ma anche gli stati d’animo di Falcone, con semplicità, senza enfasi, ma con la sua determinazione. Ci fa conoscere, oltre la sua passione di giustizia, il suo rigore morale, anche la sua voglia di vivere, il suo animo scherzoso, il suo gusto di stare con gli amici.
Regia: Leo Muscato
Luci e scene: Massimo Guerci
Animazioni: Ghila Valabrega
Voce off: Emilia Scarpati Fanetti
Costumi: Silvia Aymonino
Musiche: Daniele D’Angelo.
Produzione: Teatro Franco Parenti
con il patrocinio della Fondazione Falcone.
Trailer di “Bum ha i piedi bruciati”
Teatro Franco Parenti
“Bum ha i piedi bruciati“
dal 17/05/2022 al 22/05/2022
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
La nostra recensione
Come ha detto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo:
Ho riso, ho pianto, mi sono commosso… Questo spettacolo farà rivivere ancora una volta, nel vostro cuore, Paolo e Giovanni.
E così è stato, realmente.
Pur ricordando una storia fatta di difficoltà, di fallimenti anche, che ha una fine tragica, tuttavia non è cupa.
Si sorride, ci si appassiona, si tifa per questi uomini solitari e determinati, ci si indigna e certo si trema per queste morti cruente e sanguinarie, si inorridisce per la crudeltà e spietatezza.
Credi di sapere ormai tutto di quanto e accaduto ed invece scopri che alcuni particolari ti erano sfuggiti.
Sono rimasta, per esempio, sconvolta da alcuni dati come la quantità di esplosivo utilizzata per questi attentati. Per Rocco Chinnici 50 kg di esplosivo, ma per Capaci addirittura 5 tonnellate!
La scenografia e le movimentazioni sono semplici e nello stesso tempo affascinanti.
Quattro teli bianchi e alcuni cubi sempre bianchi che Dario Leone, muove, sposta, creando e ricreando spazi diversi; le proiezioni delle vie di Palermo, del mare, di alcuni filmati di telegiornali dell’epoca aiutano a viaggiare nel tempo e nello spazio.
Al termine la presenza di Salvatore Borsellino, i suoi commenti e la sua voce che comunicavano come ancora oggi lui riviva la tragedia in tutta la sua crudele realtà.
La sua voce e il suo cuore che ancora chiedono che sia fatta completa luce su ciò che da allora ancora rimane nell’oscurità.
E’ uno spettacolo da non perdere!
Bisogna vederlo perché la memoria di chi ha combattuto per la giustizia, tiene viva la giustizia!
Bisogna vederlo per far si che le idee di questi uomini, di Falcone, Borsellino, Chinnici e tutto il lungo elenco possano, davvero, continuare a camminare sulle nostre gambe.
Bisogna vederlo perché in una storia così, fatta di sangue e prepotenze, c'è anche tanta umanità, amore, passione e anche un pizzico di ironia.