Gioele Dix e Ramin Bahrami in
”30 per 100”
Teatro Dal Verme –Milano – Serate Musicali Off 2019 – 20 marzo 2019
Teatro Manzoni – Monza – 11 aprile 2019
30 per 100! Non è uno sconto!
Spettacolo originale e particolare nato per caso da un’amicizia scoccata tramite conoscenze ed amicizie comuni tra il pianista Ramin Bahrani (di origini iraniane, emigrato in Italia a causa delle vicende politiche del suo paese, diplomatosi qui a Milano, vive ora a Stoccarda, grande appassionato della musica di Bach) e Gioele Dix, attore e comico ben noto.
Perché 30 per 100?
Perché i due artisti, di due mondi così apparentemente lontani, in un “gioco semiserio”, come l’hanno definito, affiancano le 30 Variazioni di Goldberg di J. S. Bach (musica del XVIII secolo) e le 100 micro-storie o, come dice l’autore Giorgio Manganelli, cento romanzi fiume tutti della massima lunghezza di una pagina e mezza, raccolti nel libro Centuria (prosa del XX secolo).
Due elementi accomunano e muovono questi autori e quindi le loro opere l’ironia e la profondità.
Vi è poi un altro elemento in comune tra le “variazioni” di Manganelli e quelle di Goldberg, ed è il ritmo.
«Ma quello che accomuna le due creazioni è anche la grande ironia e il senso di leggerezza rispetto alla vita e all’essere-non essere dei due maestri»( Bahrami)
Così vi è un continuo gioco di rilancio: momenti intensi di musica, sempre eseguita con un tocco lieve e delicato si alternano ai brevi racconti talora un po’ surreali, ironici.
In alcuni casi musica e lettura si sovrappongono e si mescolano con semplice naturalezza.
Tutto ciò si alterna a divertenti intermezzi comici tra Ramin che si rivela un’ottima spalla alle improvvisazioni ed alle battute di Gioele.
E’ un tentativo di trovare un “formula” matematica che provi a dare una forma, una dimensione al arte.
Il tentativo di dimostrare che musica classica e letteratura possono divertire.
«Ci si può vedere, in tutto ciò, una proposta un po’ alta e complessa. Ma in un periodo di frequenti bassezze come è quello attuale, forse una cosa del genere serve». (Gioele Dix)
E’ stata un’esperienza nuova, una formula di spettacolo certamente inusuale.
Si è creato un clima quasi salottiero, la sensazione di essere in un ambito più ristretto con due amici che amabilmente, scherzando, divertendosi e nello stesso tempo molto seri provano a mescolare i loro strumenti per creare un nuovo “spartito”.
Uno spazio di lievità, leggerezza, bellezza e giocosità.
Questa “strana coppia” farà un’altra serata al teatro Manzoni di Monza l’11 aprile e vi consiglio vivamente di non perdere questa occasione.