Rocky the Musical di Lynn Ahrens e Stephen Flaherty
Per la prima volta in Italia il Musical ispirato al film vincitore di tre premi Oscar.
Vincitore del premio Oscar come miglior film, Rocky torna sul ring in questo nuovo spettacolare musical.
Rocky è un musical mozzafiato, ma allo stesso tempo pieno di poesia, canzoni straordinarie, splendidi numeri di ensamble. La musica e le liriche sono dei vincitori del Tony Award e candidati all’Oscar Lynn Ahrens e Stephen Flaherty, il libretto del pluripremiato Tony Thomas Meehan, adattato dall’acclamata sceneggiatura nominata all’Oscar di Sylvester Stallone, lui stesso tra gli autori dello spettacolo.
Lo spettacolo
Rocky Balboa (PIERPAOLO PETRELLI) è un piccolo pugile di Filadelfia che viene scelto per affrontare Apollo Creed, campione mondiale in carica dei pesi massimi, che doveva invece affrontare un altro campione improvvisamente infortunato.
Mentre Rocky si allena con passione e disciplina per il combattimento guidato da Mickey (GIANCARLO TEODORI), inizia una relazione con Adriana (GIULIA OTTONELLO), fragile commessa di un piccolo negozio di animali, gestito da Gloria (LAURA DI MAURO), stanca di essere maltrattata da suo fratello. Man mano che il loro amore cresce, Rocky e Adriana trovano ciascuno la propria forza interiore e tirano fuori il meglio l’uno dall’altro.
Con grinta e cuore in parti uguali, Rocky parla del trionfo dello spirito, della forza e dell’amore.
La produzione è di Fabrizio di Fiore Entertainment, la regia di Luciano Cannito che dopo i successi di Sette Spose per Sette Fratelli, Cabaret e Saranno Famosi si conferma una delle firme di spicco del nuovo musical italiano.
Le coreografie sono firmate da Luciano Cannito e Fabrizio Prolli, le scene da Italo Grassi, i costumi da Veronica Iozzi, la direzione musicale da Ivan Lazzara e Angelo Nigro, le luci da Valerio Tiberi, gli arrangiamenti Angelo Nigro tutte figure di spicco nel mondo del musical e del teatro internazionale.
ROCKY ha debuttato in prima nazionale al Teatro Alfieri di Torino, ha stupito, emozionato e coinvolto il pubblico dal 18 al 27 ottobre ed ora è pronto a prendere il volo verso i principali teatri italiani.
Da segnalare la presenza dell’orchestra di 13 elementi che ha superbamente accompagnato il musical creando un’atmosfera suggestiva, piena di energia e molto emozionante.
I protagonisti
Pierpaolo Petrelli porta in scena con una fisicità perfetta un Rocky tenero, ma caparbio, impacciato, ma determinato e conquista il pubblico con la sua interpretazione soprattutto nell’eccezionale scena del combattimento sul ring finale.
Giulia Ottonello, con una voce strepitosa ed un’interpretazione perfetta, racconta la storia d’amore e di conquista dell’ indipendenza di Adriana in modo superbo.
Laura Di Mauro torna al musical dopo aver superato una brutta malattia e ci regala un’interpretazione di Gloria forte, appassionata, generosa e sicura, coinvolge e travolge nei suoi numeri musicali.
Giancarlo Teodori con il suo Mickey scalda il cuore del pubblico portando in scena tutte le emozioni del personaggio, in un momento di bilancio di vita, e riesce a far immedesimare e commuovere il pubblico con la sua voce potente.
Incontriamo GIULIA, GIANCARLO E LAURA al Teatro Alfieri di Torino poco prima di una replica, gli artisti si aprono, si raccontano, svelando anche retroscena personali e dettagli curiosi!
Come definiresti questo spettacolo?
Giulia Ottonello (Adriana)
Questo spettacolo è forte, appassionato e pieno di resilienza. É pieno di forza, di senso di riscatto, di rivincita nel migliore dei termini! Non riscatto a discapito di qualcun altro, ma rivincita nei confronti di una vita che ti ha messo un po’ all’angolo. Credo che questo spettacolo possa aiutare le persone così come fanno tutte quelle storie che fanno sentire la forza di volontà e dell’amore, perché fa scoprire che nessun altro potrà fare al posto tuo e che non importa quante volte cadi, non importa se andrai a tappeto l’importante è come ti rialzi e vai avanti. . . è un po’ una metafora della vita!
Giancarlo Teodori ( Mickey)
Probabilmente questi aggettivi te li avranno già detti: per me è iconico, sicuramente emozionante ed internazionale.
Coinvolge emotivamente perché confluiscono nella storia tutte le cose della vita, in un film molto commerciale com’è stato come Rocky, ognuno di noi recupera emozioni, sentimenti, delusioni, disincanti e aspirazioni e ritrova nel musical tutti questi elementi .
E’ internazionale perché a tutte le latitudini del mondo conoscono Rocky e questo è il motivo della grande responsabilità che sentiamo sul palcoscenico ogni sera.
E’ iconico soprattutto per queste musiche, noi abbiamo vissuto una grande emozione quando le abbiamo sentite per la prima volta, ma anche dopo in corso d’opera e la prima volta che abbiamo provato la scena finale, abbiamo finito piangendo.
Laura Di Mauro (Gloria)
Definirei questo spettacolo forte, resiliente e con una grande spinta di incoraggiamento. Forte come Balboa, ma non è solo forza fisica perché il pretesto del ring e dello sport diventa la metafora della vita, la forza è quella di andare avanti emotivamente superando le difficoltà, nonostante le malattie e le cadute, ci si rialza sempre da tappeto e questo spettacolo coinvolge ognuno di noi perché ognuno di noi ha la propria storia e ha dovuto usare la propria forza per potersi rialzare.
E’ resiliente perché invita a trovare anche il bello, l’occasione e lo spunto per rialzarsi e vedere la vita sotto un altro aspetto. Stimola la resilienza cioè la capacità di cambiare la visione dei fatti e far diventare quella difficoltà un punto di forza. E’ incoraggiante perché lo stesso film e le stesse musiche sono motivanti, lo spettacolo è un coach che ti dice: Dai che ce la fai!
Cosa c’è di te nel tuo personaggio e in cosa invece è stato più difficile immedesimarti?
Giulia Ottonello
Sicuramente ci sono delle similitudini caratteriali che abbiamo io ed Adriana nel senso che io nasco come una persona abbastanza introversa, timida, schiva e riservata, ma con la scelta del lavoro che ho deciso di fare, ho dovuto lavorare per tanti anni contro questa cosa per evolvermi “in fuori nei confronti della specie umana”. Mi sono aperta verso gli altri, sono diventata più generosa altrimenti non avrei mai potuto fare questo mestiere. Questo personaggio mi ha riportato indietro, alla Giulia timida e riservata. Adriana mi ha fatto un po’ tornare indietro, mi sono un po’ chiusa sotto certi punti di vista però m’ha fatto bene perché mi ha permesso di ricordare da dove sono partita e quanta strada ho fatto…
A differenza di Adriana però non ho ancora incontrato il grande amore della mia vita e quindi posso solo ipotizzare cosa si provi. Cerco di immedesimarmi il più possibile in questo film cult ,in questi 2 personaggi stratosferici e iconici e appunto nel grande amore di Adriana per Rocky, cerco di farlo come meglio riesco perché nella mia vita sono nella fase un po’ Bridget Jones.
Giancarlo Teodori
Mi sono proiettato in un mondo che non conoscevo assolutamente, quello della boxe, ed è stato estremamente stimolante. Il gioco dell’attore è proprio diventare qualcuno di completamente diverso da se stesso. Il primo approccio è quello di conoscere la materia che si va a trattare. Il personaggio di Mickey ha 76 anni, io ne ho 60, ma ci sono tanti aspetti, come le malinconie e le aspettative disattese che lui proietta su Rocky, che riesco a comprendere molto bene. A un certo punto dello spettacolo Mickey dice: “Avresti dovuto vedermi quand’ero nel fiore degli anni”. Se fosse diventato famoso da giovane, l’avremmo saputo; non è così. Però con Rocky lui ritrova, come spesso accade alla nostra età, un entusiasmo nuovo e in questo mi assomiglia, infatti ho fatto un parallelo mentale con la mia esperienza quando insegno nelle scuole e cerco di infondere agli allievi quell’entusiasmo, quella forza e quella tenacia che forse a me sono un po’ scemate nel tempo.
Mickey ricorda il passato e quando canta la sua canzone, metto dentro cose mie. Quando dice “Il tempo è scaduto”, avverte il senso di aver perso delle occasioni. In quel momento, ci metto la mia vita, come si fa sempre un po’ con il proprio vissuto, ma trasposto in un mondo a me sconosciuto, quello della boxe. Grazie anche a un trainer che abbiamo avuto, un campione europeo venuto a formarci per avere una gestualità credibile, mi sono preparato bene al ruolo. Ci aspettiamo che dei veri pugili vengano a a vedere lo spettacolo e tutto ciò che si fa a bordo ring deve essere assolutamente vero e credibile. Ho cercato nello spettacolo di non dimenticare mai la difficoltà; ho cambiato un po’ il mio timbro vocale ispirandomi a un altro mio grande maestro, Saverio Marconi. Ho pensato di provare a ispirarmi alla sua voce, per rappresentare un sessantenne un po’ più anziano .Infatti, quando canto nel lavoro, la mia voce può essere squillante o meno; devo sempre ricordarmi che per Mickey la mia voce deve sembrare più anziana e i miei movimenti più lenti.
Devi sapere che indosso l’unico costume di scena che mi sono portato da casa: il mio berretto con cui ho fatto il provino. Noi attori siamo anche un po’ scaramantici. Quando ho fatto la prova costume, me ne hanno comprato uno simile, ma un po’ più scuro, ma io ho chiesto di indossare il mio… Non ho mai fatto una prova tecnica senza il mio berretto perché per me rappresenta Mickey. Non riesco a pronunciare una battuta senza quel berretto; lo tolgo solo per cantare e nella scena del ricordo del periodo della guerra.
Laura Di Mauro
Se avessi interpretato il ruolo di Gloria qualche anno fa, probabilmente avrei cercato di imparare da lei una forza che desideravo e una personalità solare che affronta la vita con coraggio e determinazione. Gloria sembra volare leggera, ma non è così: è una donna che sa il fatto suo. Oggi ritrovo in me una nuova luce, che si incrocia perfettamente con il personaggio di Gloria, dopo varie vicissitudini. Gloria affronta le situazioni con un tono ironico e sarcastico, ma sotto questa leggerezza si nasconde una profonda consapevolezza. La sua forza non è solo apparente; è costruita su esperienze reali e sfide affrontate, rendendola un personaggio complesso e affascinante in cui mi ritrovo perfettamente.
Quale brano o scena preferisci e perché?
Giulia Ottonello
Ritengo che questo musical sia straordinario, musicalmente ricco e con tanti brani davvero belli, cantati anche da altri personaggi. Ogni sera sento interpretare canzoni da Rocky e altri momenti indimenticabili, come quelli di Apollo e mi emoziono moltissimo! Se parliamo dei brani di Adriana, i due principali mi piacciono molto e hanno emozioni molto diverse. Il primo è una sorta di preghiera intima in cui lei riflette sul suo percorso e si rende conto di amare qualcuno, ma è ancora legata a questioni del passato che le impediscono di vivere in modo indipendente. Anche se c’è amore con il fratello, la loro è una relazione un po’ tossica e pesante, e lei vive nell’ambivalenza di questo doppio mondo. Ha la speranza di volare verso l’amore con Rocky e l’indipendenza che desidera, ma rimane ancora legata al suo passato. Il secondo brano rappresenta l’illuminazione di Adriana, in cui dichiara “Adesso basta”. Entrambi i momenti sono molto significativi per me e mi piacciono tantissimo.
Giancarlo Teodori
Nel secondo atto, c’è un momento che mi piace particolarmente: quando prendo Rocky e lo sbatto in proscenio. Questo rappresenta il gesto cruciale per farlo diventare un buon pugile, e per me è molto significativo. Mi sento credibile in questa scena, poiché ci metto tanto impegno e, grazie alla benevolenza delle persone, ho già ricevuto tante conferme positive sul mio lavoro. È gratificante sapere che il pubblico apprezza ciò che faccio!
Laura Di Mauro
Ci sono tanti momenti che amo, ad esempio quando Rocky canta “Io non cado giù”. Questo brano l’ho fatto mio, perché esprime la determinazione di resistere a tutte le intemperie che la vita presenta. Non cadere è un augurio per me e per tutti coloro che lo ascoltano. Credo che sia molto emozionante dal punto di vista emotivo. La scena in cui Rocky la canta rappresenta, non solo la sua forza, ma anche un messaggio universale di resilienza. È un momento che tocca profondamente il pubblico, e spero che chi lo guarda possa sentirne l’impatto.
Perchè il pubblico non deve perdersi questo spettacolo?
Giulia Ottonello
Il tour di “Rocky” è un’opportunità imperdibile per il pubblico, e ci sono molti motivi per non perdere questo spettacolo.
- Curiosità per il Musical : Questo è il primo musical di “Rocky” che arriva in Italia, e rappresenta un’opera relativamente recente. È interessante vedere come un film iconico come “Rocky” sia stato adattato per il teatro.
- Passione per la Storia : Se sei un grande fan di Rocky Balboa e di Sylvester Stallone, questo spettacolo offre una nuova prospettiva su una storia che ha segnato generazioni. La curiosità di scoprire come il film sia stato reinterpretato in chiave teatrale è un forte incentivo.
- Aspetto Sportivo e Motivazionale : Il pugilato ha dei messaggi motivazionali che sono centrali nel musical. La storia di Rocky è una celebrazione della resilienza e della determinazione, temi che possono ispirare chiunque.
- Storia d’Amore : La relazione tra Rocky e Adriana è profonda e autentica. La loro storia d’amore va oltre le aspettative, mostrando un legame genuino tra due persone buone. Questo aspetto umano rende la narrazione ancora più toccante.
- Musica Coinvolgente : Le musiche del musical sono straordinarie e contribuiscono a creare un’atmosfera emozionante. La colonna sonora arricchisce l’esperienza teatrale.
- Rocky” non è solo un musical; è un’esperienza che combina sport, amore e musica in modo unico. Ogni spettatore può trovare qualcosa di speciale in questa produzione, che invita a riflettere su temi universali come la forza interiore e la speranza. Non perdete l’occasione di partecipare a questo spettacolo coinvolgente!
Giancarlo Teodori
Sono molti i motivi per cui il pubblico non dovrebbe perdersi questo spettacolo!
- Un’Occasione Unica : Questo musical rappresenta la prima volta che “Rocky” arriva in Italia, offrendo un’opportunità unica di vedere un adattamento teatrale di un film iconico, vincitore di tre premi Oscar.
- Un Cast di Talento : Pierpaolo Pretelli che interpreta Rocky Balboa e Giulia Ottonello che veste i panni di Adriana hanno dimostrato grande impegno e dedizione nel loro lavoro, e il loro talento è evidente sul palcoscenico. Pretelli, in particolare, personaggio televisivo verso cui qualche addetto del settore teatrale è partito prevenuto, ha lavorato sodo senza mai lamentarsi, guadagnandosi il rispetto del pubblico e della critica.
- Musiche Emozionanti : Le canzoni del musical, scritte da autori di fama come Stephen Flaherty e Lynn Ahrens, sono straordinarie e arricchiscono l’esperienza teatrale. La presenza di un’orchestra dal vivo rende ogni esibizione ancora più coinvolgente e memorabile.
- Storia di Resilienza e Amore : La trama non è solo una celebrazione dello sport, ma anche una profonda storia d’amore tra Rocky e Adriana. La loro relazione è autentica e commovente, mostrando come l’amore possa ispirare e dare forza.
- Impatto Visivo e Atmosfera : Le scenografie curate da Italo Grassi e le luci di Valerio Tiberi creano un’atmosfera avvolgente che trasporta il pubblico nel mondo di Rocky. Ogni dettaglio contribuisce a rendere l’esperienza ancora più immersiva.
“Rocky – The Musical” è molto più di uno spettacolo; è un’esperienza che combina emozione, musica e una storia avvincente. Chiunque ami il teatro o sia fan della saga di Rocky non può lasciarsi sfuggire questa opportunità. Venire a vedere questo musical significa anche fare un atto di fiducia che sarà ampiamente ricompensato.
Laura Di Mauro
Il pubblico non deve perdere l’occasione di vedere “Rocky – The Musical”, perché offre emozioni e atmosfere che richiamano il film originale. Come grande fan della saga di Rocky Balboa, posso dire che questo spettacolo non delude affatto. Possiedo i cofanetti dei film, tutti i CD e lo rivedo sempre con entusiasmo, anche per la centesima volta. Rocky the musical è da non perdere per:
- Fedeltà al Film : La versione musicale riesce a catturare l’essenza del film, mantenendo intatte le emozioni e le atmosfere che mi appassionano. Nonostante ci possa essere la paura che un adattamento teatrale possa appiattire la storia, il musical riesce a trasmettere la stessa intensità emotiva.
- Coinvolgimento del Pubblico : Durante le performance, noi attori viviamo le stesse emozioni dei personaggi. Nel finale, il pubblico è coinvolto come se fosse presente a un vero incontro di boxe, vivendo l’esperienza in modo autentico e umano. Ognuno di noi porta una parte di sé in scena, rendendo l’esperienza ancora più profonda.
- Musica Emozionante : Le musiche del musical sono straordinarie e contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente. La colonna sonora include brani iconici che risuonano con il pubblico, facendo rivivere momenti indimenticabili del film.
- Messaggi di Resistenza e resilienza : “Rocky – The Musical” non è solo una storia di sport; è anche un racconto di resistenza e amore. La lotta di Rocky per superare le avversità risuona con chiunque abbia affrontato sfide nella vita.
In conclusione, questo spettacolo è un’esperienza che non solo intrattiene, ma ispira anche. Se sei un amante del film o semplicemente cerchi una storia che parli al cuore, “Rocky – The Musical” è da vedere. Non rimarrai deluso!
Qual è la forza di questo cast? Com’è condividere il palco con questo artisti?
Giulia Ottonello
Il cast di “Rocky – The Musical” rappresenta una forza straordinaria, frutto di un attento processo di selezione e di un lavoro collaborativo di alta qualità. Luciano Cannito, regista e coreografo, insieme ai suoi collaboratori, ha svolto un lavoro eccezionale nella scelta degli interpreti, garantendo che ogni membro del cast fosse all’altezza delle aspettative.
La scelta del cast è stata effettuata con grande cura, avvalendosi della supervisione dei produttori originali americani e inglesi. Questo processo ha incluso audizioni rigorose, in cui le registrazioni di canto e recitazione sono state inviate per approvazione ai produttori stranieri.
Io e Pierpaolo Pretelli siamo stati confermati solo dopo che le nostre registrazioni di canto e recitazione sono state visionate ed approvate. Questo dimostra quanto sia stato dettagliato il lavoro di selezione.
Il cast è composto da talenti eccezionali, e mi trovo molto bene con tutti, in particolare con Pierpaolo, che trovo bravissimo nel ruolo di Rocky e che ha ricevuto elogi per la sua performance autentica e coinvolgente. La chimica tra i membri del cast contribuisce a creare un’atmosfera di sostegno reciproco e collaborazione.
La forza sta anche in questa produzione, paragonabile a quelle di Broadway, con un team creativo composto da professionisti rinomati nel settore. La direzione musicale è affidata a Ivan Lazzara e Angelo Nigro, mentre le coreografie sono curate da Cannito stesso,con la collaborazione di Fabrizio Prolli, garantendo uno spettacolo visivamente e musicalmente accattivante.
“Rocky – The Musical” rappresenta un punto di svolta per il teatro musicale italiano, portando la qualità a un livello superiore. Con una produzione così ambiziosa, si spera di ispirare nuove generazioni di artisti e spettatori.
In sintesi, la forza di questo cast risiede nella sua diversità, nel talento individuale e nella dedizione collettiva a creare uno spettacolo memorabile. Ogni performance è un’opportunità per il pubblico di vivere l’emozione della storia di Rocky Balboa in un modo nuovo e coinvolgente.
Giancarlo Teodori
Prima di tutto voglio esprimere chiaramente l’entusiasmo e la gratitudine per l’opportunità di lavorare in “Rocky – The Musical”. Spero di continuare a lavorare con questo gruppo, perché mi sono trovato benissimo e alla mia età, è importante avere un ambiente positivo e stimolante.
Il maestro Luciano Cannito ha dimostrato che si possono ottenere risultati straordinari senza alzare la voce o ricorrere a crisi isteriche, che spesso si vedono in altre produzioni. La sua eleganza e il suo modo nel comunicare le cose mi hanno affascinato. La scelta del cast è stata fatta con grande attenzione; ogni attore è stato selezionato attraverso un processo rigoroso che ha coinvolto anche i produttori originali americani e inglesi. Sono davvero grato e felice di far parte di questa produzione. Riguardo alla mia performance, durante la prima prova c’era una certa tensione, Fabrizio di Fiore il produttore mi ha fatto notare che la mia canzone non riceveva applausi perché la interrompevo. È interessante notare che anche le versioni americane e tedesche hanno questa caratteristica, proprio quando Mickey sta cercando di esprimere una nota forte e quasi disperata per raccogliere l’attenzione del pubblico, la scena si stoppa. Le parole del produttore mi hanno dato una certa soddisfazione, ho capito di averlo colpito con la mia canzone!
Laura Di Mauro
La caratteristica principale di questo cast sono la forte sinergia e l’umanità che ciascun membro porta in scena. La produzione ha creduto fermamente in questo progetto e ha collaborato con il maestro Luciano Cannito, un regista di grande sensibilità e umanità, che ama profondamente il teatro e gli attori.
Il cast è stato scelto con grande cura, con un processo di selezione e questo ha garantito che ogni artista fosse non solo talentuoso, ma anche adatto al proprio ruolo. Ognuno di noi ha portato una parte di sé nello spettacolo e questa connessione personale rende le prestazioni autentiche e potenti. La forza del musical risiede nella capacità di ogni attore di rappresentare il proprio personaggio con verità, creando una catena umana che si sostiene una vicenda. Ogni membro del cast è motivato dalla passione per questo mestiere, proprio come Rocky sul ring. Questo impegno si traduce in una performance coinvolgente che tocca il cuore del pubblico.
Luciano Cannito guida il cast con un approccio elegante e rispettoso, dimostrando che si possono ottenere risultati straordinari senza alzare la voce o ricorrere a metodi rigidi. La sua capacità di comunicare le sue visioni artistiche è stata fondamentale per il successo della produzione.
In sintesi, “Rocky – The Musical” non è solo un adattamento teatrale; è un’esperienza collettiva che celebra l’umanità e la resilienza. La forza del cast e la direzione sensibile di Cannito contribuiscono a creare uno spettacolo memorabile, capace di ispirare e coinvolgere ogni spettatore. Non perdere l’occasione di assistere a questa straordinaria produzione!
Qual è un tuo sogno nel cassetto?
Giulia Ottonello
Per me, continuare a fare ciò che amo è un grande sogno. Dopo qualche anno di pausa dal mondo del musical, tornare a esibirsi in questo spettacolo è un sogno che si è finalmente realizzato. Il fatto di poter continuare a lavorare in questo campo, di andare avanti serenamente è davvero entusiasmante. In questo momento mi sento molto serena, felice e grata per questo periodo della mia vita, essere di nuovo sul palcoscenico, esprimere le mie emozioni attraverso il musical e condividere questa esperienza con il pubblico è qualcosa di straordinario. Ogni giorno è un’opportunità per crescere e vivere appieno la mia passione.
Giancarlo Teodori
Desidero semplicemente stare sereno e vedere le persone che amo felici e tranquille soprattutto perchè purtroppo ogni giorno porta con sé nuove sfide e situazioni difficili. Mi piacerebbe tanto avere una piccola casetta al mare, magari con cani e gatti. Questo è un sogno che ho nel cuore…
Per quanto riguarda la mia vita professionale, ho realizzato molto di ciò che desideravo. Ho debuttato in questo teatro ( Teatro Alfieri di Torino ndr) con “Coraline”, partecipando alla prima edizione storica. Successivamente, sono tornato con “Grease”, poi con “La Regina di Ghiaccio”, “Piccole Donne” e altre produzioni come Footlose. Amo profondamento il teatro musicale, sono grato per tutto ciò che ho vissuto e per le esperienze che ho avuto nel corso della mia carriera.
Laura Di Mauro
La sua testimonianza è profondamente toccante e riflette un viaggio di personale di coraggio, resilienza, passione con un tocco di “magia”
Stavo facendo “Mamma Mia!” con Massimo Romeo Piparo al Teatro Sistina quando, durante le repliche estive nel 2022, ho scoperto di avere un cancro al seno. È stata una diagnosi bruttissima, che mi ha costretto a fermarmi e ad iniziare un trattamento di chemioterapia molto forte. Questo ha comportato la perdita dei capelli e delle sopracciglia, trasformando non solo il mio corpo, ma anche il mio cuore. Durante le sedute di chemioterapia, senza neanche immaginare che un giorno avrei fatto il musical, mi portavo la colonna sonora di “Rocky”. Quando mi hanno attaccata alla macchina per la prima volta, ero paralizzata dalla paura. Mi sono truccata, ho indossato un paio di tacchi alti, sono andata in poltrona, ho messo le cuffiette e ho ascoltato “Gonna Fly Now” e tutta la colonna sonora di “Rocky IV”. Questa musica era l’unica cosa che mi faceva sentire viva durante il trattamento, illuminando la mia strada verso la guarigione. In un momento inaspettato, ho scoperto che avrebbero realizzato un musical intitolato “Rocky”, un film a cui sono profondamente legata per il mio grande amore verso la sua storia e la colonna sonora e sono entrata nel cast!
Ritornare a vedere il mio palcoscenico, la mia platea, è stato fondamentale per me. Ho dedicato la mia vita al teatro e, quando tutto si è fermato a causa della malattia, ho sentito che anche il teatro si era fermato. Ma “Rocky” mi ha dato l’opportunità di tornare. Ogni sera sul ring tifo per Rocky, non solo come personaggio ma anche come simbolo della mia vittoria e rinascita. Essere in scena con queste musiche potenti è stato un sogno realizzato… La musica che mi ha tenuto in vita, ora accompagna il mio ritorno sul palco, permettendomi di realizzare il sogno di tornare a esibirmi.