Siamo sicuri che di riuscire ad adattarci a questi cambiamenti continui? O magari abbiamo soltanto bisogno di tornare alle origini, di sederci, guardarci negli occhi, parlare, stringerci?
Danilo Sapienza
“SETTEMBRE” è il nuovo singolo delle OPPOSITE, il duo modenese da oltre 2 milioni di ascolti su Spotify.
Con la volontà di rallegrare la propria community, Francesca e Camilla hanno sempre cercato di portare contenuti leggeri, senza tuttavia risultare banali.
Di cosa parla “Settembre” del duo “Opposite”.
Con il singolo “Settembre”, e il cortometraggio che accompagna l’uscita del brano, affrontano invece temi più complessi tra cui quello purtroppo molto attuale della guerra.
Prendendo spunto da un evento terribile per i nostri soldati come quello avvenuto nel 2003 in Iraq, il cortometraggio vuole celebrare tutte le persone che hanno speso la loro vita per la pace.
Visti i recenti avvenimenti in Ucraina e l’importanza di un tema così delicato come la guerra, le due ragazze desiderano sensibilizzare i loro coetanei su un argomento che spesso crea uno sgomento iniziale e poi finisce per essere banalizzato.
Conosciamo meglio le “OPPOSITE”
Per conoscere meglio questo giovane e promettente duo con oltre 300mila iscritti su YouTube clicca qui.
Quattro chiacchiere con Francesca del duo OPPOSITE.
Un nuovo singolo dove cambiate, e non poco, il focus della vostra musica. Come mai questa scelta?
Abbiamo sempre fatto dei pezzi abbastanza leggeri e non impegnati come questo, ma non è stata una scelta studiata a tavolino ma un’esigenza.
Il pezzo lo abbiamo scritto un anno fa e lo troviamo vero anche se non di immediata comprensione.
L’abbinarci il tema della guerra, argomento importante su cui volevamo porre l’attenzione, è avvenuto quando abbiamo studiato insieme al regista il cortometraggio.
Abbiamo fatto un passo che può sembrare azzardato ma volevamo dare un messaggio forte sia con la canzone che con il corto.
Voi parlate di guerra rendendo centrale una figura molto importante nella vita di tutti noi ovvero quella della mamma.
La nostra è una visione molto famigliare, interiore e emotiva.
La canzone nasce per i nostri genitori, per ringraziarli dei valori e degli insegnamenti che ci hanno dato e per ricordargli che se anche un giorno saremo lontane da casa le nostre radici rimarranno sempre li con loro.
Abbiamo voluto trattare il tema della guerra in modo “casalingo”.
Voi avete un pubblico numerosissimo che vi segue anche nel mondo social. Pensi che sia possibile arrivare ai giovani tramite la musica portando valori fondamentali che a tratti si stanno perdendo?
Assolutamente sì. Questo era il nostro obiettivo principale. La musica come è giusto che porti spensieratezza lo è altrettanto che porti messaggi importanti.
Camilla e Francesca, come nasce questo duo che funziona!
La storia è davvero particolare. Noi ci conosciamo nel 2012, abbiamo un anno di differenza e al tempo frequentavamo due scuole diverse.
Io facevo il liceo scientifico e un giorno la mia prof. di biologia decide di fare una band all’interno della classe (cosa molto strana) e io decido di fare la batterista del gruppo anche se non avevo mai studiato questo strumento.
Ci manca la cantante e una mia compagna di classe chiama la sua amica Camilla convinta che fosse cantate ma invece lo era la sorella ma Cami accetta comunque il ruolo anche se non aveva mai cantato in vita sua.
Così ci conosciamo e prima di tutto diventiamo molto amiche e poi avendo questa passione in comune iniziamo a postare questi video sui socia di cover, in maniera totalmente giocosa, fino a quando non ci viene in mente di importare il format americano, che in Italia non faceva nessuno, dei mash – up.
Da qui riscopriamo molti consensi e decidiamo di aprire un canale e farlo in maniera seria pubblicando un paio di video la settimana e nel frattempo iniziamo a lavorare alla nostra musica e nel 2019 esce il nostro primo singolo.
Come si fa ad unire amicizia e lavoro e durare nel tempo?
Per me è come un matrimonio. Quando si lavora in due e si sta a contatto così tanto tempo e in particolare nell’arte, dove c’è tanta empatia, bisogna mantenere un equilibrio sottile che siamo fortunatamente riuscite a mantenere in tutti questi anni che penso sia dovuto al legame personale costruito negli anni che è davvero molto solido.
Voi avete già fatto l’esperienza di “Sanremo Giovani” con un buon risultato. La si rifarà nel tempo?
Questa domanda me la fanno spesso ma io non rispondo perché sono una persona estremamente scaramantica!! Resta comunque un grande sogno per noi Sanremo.
Prossimi progetti?
Stiamo lavorando all’Album e a Tour da iniziare a primavera inoltrata e proseguire nell’estate perchè abbiamo tanta voglia di suonare.