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Opera in Jeans: La Traviata
Scuro Chiaro

Opera in Jeans: La Traviata

Siete sicuri di conoscere la storia di Violetta Valery?

INTRODUZIONE

Rompiamo gli schemi, ma non del tutto, infatti anche oggi parliamo di un’opera di un autore Italianissimo: Giuseppe Verdi. 

Sicuramente molti sanno già di cosa parleremo, sarà infatti un viaggio in una delle più famose opere di Verdi; tratta dalla rinomatissima pièce teatrale di Dumas jr “La signora delle camelie”, oggi si parla de “La Traviata”.

Ci troviamo in Francia, a Parigi. Non vi dico altro, l’opera è lunga:

Si spengano le luci, si apra il sipario e iniziamo.

Siamo subito travolti dal preludio, famosissimo e usato in mille pubblicità (il preludio è quel momento a teatro in cui si ripercorrono a ritroso alcuni momenti salienti dell’opera che si andrà a vedere, partendo dalla fine ed arrivando all’inizio). 

Subito si apre un tema molto drammatico e tragico, che trasmette le sofferenze di Violetta (il soprano protagonista), il secondo è il tema che verrà cantato nel secondo atto (celebre pezzo “Amami, Alfredo”), che racconta l’amore e lo spirito di sacrificio che guidano le azioni di Violetta.

Infine la melodia si fa via via più leggera e frivola, per introdurre finalmente il primo atto: una festa nel salone parigino di Violetta. 

LA TRAVIATA : PRIMO ATTO

Presentazione rapida di tutti i personaggi, con una trama un po’ complessa. 

Cerchiamo di farla facile.

I personaggi che compongono gli ospiti che arrivano a casa di Violetta, sono il Marchese d’Obigny, Flora Bervoix e il visconte Gastone de Letorières. Il visconte, che poteva benissimo farsi i fatti suoi, presenta Alfredo Germont a Violetta, dicendole che durante la sua malattia (Violetta non era stata bene), il buon Alfredo si era presentato spesso per sapere come stava la fanciulla protagonista. 

Dopo che ti dicono una cosa del genere o pensi allo stalking o (solo in un’opera lirica) pensi che cupido abbia lavorato, quindi Violetta chiede ad Alfredo il motivo per cui abbia deciso di perdere tutto quel tempo, e rimprovera il visconte di non aver fatto la stessa cosa.

Adesso iniziamo sul serio, Violetta propone un Brindisi, e tutti alzano i calici.

In tutto questo ci si immerge nel meraviglioso e famosissimo Valzer de “La Traviata”.

Tutti vengono invitati a spostarsi nella sala affianco, nello spostamento Violetta si sente poco bene e si ferma, si guarda allo specchio, si vede pallida e vede che insieme a lei è rimasto Alfredo (stalker). 

È il momento giusto, Alfredo raccoglie le forze e si dichiara innamorato di Violetta, la quale però, incapace di amare una persona sola, lo friendzona. 

Ma visto che Violetta sa provocare molto bene, da un fiore ad Alfredo dicendogli di riportarglielo il giorno successivo (è un appuntamento, se non si fosse capito). 

Quando tutti vanno via, Violetta ripensa ad Alfredo e, pensandoci davvero poco, decide che l’amore non fa per lei, ed è meglio fare la cortigiana. (Con la celeberrima “sempre libera”)

LA TRAVIATA : SECONDO ATTO
Primo quadro 

Alfredo (scemo) è comunque contento della sua relazione con Violetta, con cui ormai è andato a convivere da mesi nella costosissima casa dei Germont e, incontrando la sua domestica in giro scopre che la Cortigiana tanto amata, manda la sua domestica a vendere oggetti in giro per Parigi per mantenere la grande casa. 

Allora Alfredo (veramente scemo) decide di occuparsi completamente della parte economica, ma chiede alla domestica di non dire nulla a Violetta. 

Cambia ambientazione e il cameriere di Violetta l’avvisa di una festa, quella sera, a casa dell’amica Flora, e le dice inoltre che c’è un uomo, in giardino, che attende di vederla. 

È Giorgio Germont, il padre di Alfredo, che preoccupato per il patrimonio di famiglia accusa Violetta di approfittarsi dell’Amore del povero figlio scemo. 

Violetta gli mostra gli atti di vendita degli oggetti per il mantenimento della casa, il padre di Alfredo capisce tutto e decide di chiedere alla Cortigiana un sacrificio: abbandonare Alfredo. 

Vi spiego bene, Alfredo ha una sorella, che deve sposarsi; il padre dei due teme che, visto il fatto che Alfredo se la fa con una donna “dai facili costumi”, il matrimonio dell’amata figliola possa essere in pericolo (lo spiega nel pezzo “pura siccome un angelo”). 

Violetta non vuole per nessun motivo abbandonare Alfredo, ma dopo che il padre (stronzo come pochi) le dice in sintesi che un giorno diventerà vecchia e brutta, e Alfredo si stancherà di lei, accetta la sorte e decide di assecondare la volontà del padre di Alfredo. 

Vi risparmio la parte in cui Alfredo entra nella stanza, Violetta si fa giurare il suo amore, poi fugge, Alfredo trova l’invito alla festa di Flora e capisce che troverà lì la sua amata perduta. 

Secondo quadro
Traviata

Questo ve lo faccio breve, sono una serie di eventi super interessanti:
Alfredo arriva alla festa, vede Violetta con il Barone sottobraccio, incazzato come una iena (ricordatevi che è scemo) insulta Violetta, il barone si arrabbia e lo sfida a carte, Alfredo vince, Violetta lo prende da parte, gli dice di andare via mentendo, dicendogli che è innamorata del Barone, Alfredo (di un’idiozia sesquipedale) riunisce tutti e getta una borsa di denaro ai piedi di Violetta (notevole affronto).

Violetta sviene, arriva il padre di Alfredo che lo cazzia mentre tutti gli inveiscono contro, il Barone sfida Alfredo a duello. 

In chiusura di questa apoteosi di follia, Alfredo e Violetta si dichiarano finalmente l’amore reciproco. 

LA TRAVIATA : TERZO ATTO

Siamo alla fine, Violetta malata ormai terminale di tisi, attende la morte imminente. Per una serie di eventi Alfredo scopre tutta la verità e accorre da lei.

Ormai la fanciulla è consapevole della sua situazione fisica, ma attende l’amato, che sul capezzale le promette che la porterà lontano. 

Violetta consegna ad Alfredo un medaglione in ricordo. 

Colpo di scena incredibile, Violetta sembra riacquisire le forze, s’alza dal letto da sola, si tira in piedi, sembra un miracolo divino, ma poi cade morta a terra. 

Si, frustrazione e assurdità fino alla fine.

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