Ho scritto 2am due anni fa, la mattina dopo una notte mezza insonne. Mi sono resa conto che quando arriva sera sono più vulnerabile a pensieri negativi o tossici, e sono più predisposta a crederci.
Ashes
“2am” (Cantieri Sonori)è il nuovo singolo di ASHES.
Di cosa parla “2am”
Si dice che la notte porti consiglio, e che sia una buona consigliera. Beh, non è sempre così. Molte volte la notte porta dubbio e si diverte ad amplificare le paure, soprattutto le più irrazionali.
2am gira attorno alla sensazione di impotenza di quelle notti che rubano il sonno invece di conciliarlo, in cui credere alle bugie del buio sembra un po’ più facile.
Il pezzo, interamente scritto da ASHES, è stato arrangiato da Ben Cavendish e Dark Svrikatez per Cantieri Sonori, sotto la direzione artistica di Marco Canigiula e del management Valeria Leo.
Conosciamo meglio Ashes
Serena Ventre, in arte ASHES, è una cantautrice pop. Classe ’97, si laurea in Songwriting all’ICMP di Londra ed è proprio lì che inizia a muovere i primi passi della sua carriera musicale. Oltre alle opportunità di performance e co-writing fornite dall’Università, co-scrive un brano per l’artista spagnolo Blas Cantó (Warner), rilasciata nel suo primo album da solista, e dedica alcuni mesi ad esibirsi nelle strade più famose di Londra.
Tornata in Italia dopo quattro anni, ASHES entra a far parte degli artisti di Cantieri Sonori. Nell’estate del 2021 vengono rilasciate “In bilico”, il suo primo singolo, e “Sollievo”, come featuring del cantautore Ben Cavendish.
Quattro chiacchiere con Ashes
Da quello che percepisco da questo tuo brano sei una ragazza che dorme poco… raccontaci di questa notte insonne…
Diciamo che più che dormire poco è che mi addormento tardi proprio per i mille pensieri che spesso mi assalgono. La canzone è una riflessione generale sul momento in cui, nella notte, ci ritroviamo ad essere più vulnerabili e ho tradotto questo sotto il punto di vista di una relazione e dei vari dubbi che uno può avere all’inizio. Però mi rappresenta anche con tante altre cose, rimpianti a cui penso prima di andare a dormire…
Nel brano sottolinei il fatto di essere più vulnerabili di notte. Perché secondo te?
Perché durante la giornata siamo sempre presi dai vari impegni, c’è più vita. Quando ci fermiamo e siamo soli col nostro cervello, nel silenzio e nella quiete, se non sappiamo prenderci cura della nostra mente e dei nostri pensieri, è normale che quelli negativi inizino ad urlare un po’ più forte.
E tutti questi dubbi e questa vulnerabilità quando arriva il mattino? Che fine fanno?
Sono sempre lì però mi dico “Eddai affrontiamo anche questa giornata e lasciamoli stare per un attimo, pensiamo a uscire, a fare la spesa….”! I pensieri ci sono, loro dormono di giorno e si svegliano la notte.
Mi spieghi il tuo nome d’arte?
Ashes nasce da un periodo un po’ difficile che ho attraversato e viene da un versetto della Bibbia (tutti sono sempre un po’ stupiti da questo). Il versetto è Isaia 61:3 che dice che al posto della nostra cenere (ashes) ci verrà data una corona di bellezza. É una cosa che mi ha sempre toccato molto. Per me sta a significare che ogni volta che vediamo distruzione, tristezza o avversità nella nostra vita c’è sempre la bellezza che arriva ad un certo punto.
Questo è molto bello anche perché tu sei molto giovane e fare già un pensiero di questo tipo vuol dire che hai già fatto un bel percorso. Quanto la musica ti ha aiutato?
Tantissimo! La musica è il mio mezzo per esprimermi, per esternare quello che provo, anche solo per essere capita. Io ascolto anche molta musica cristiana e li trovo sempre un punto di speranza quando mi sento abbattuta.
Tu hai studiato a Londra,che formazione diversa o che marcia in più ti ha dato rispetto a una formazione italiana?
Sicuramente mi ha dato molte esperienze sul “campo”, per quanto riguarda soprattutto la scrittura. In classe eravamo con altri autori, produttori e insegnanti qualificati molto molto bravi e quindi il poter collaborare costantemente, condividere idee e sentirti anche dire “quest’idea fa schifo… cambia!” è assolutamente il modo migliore per crescere.
Ora che sei in Italia come vedi proiettato il tuo percorso, quali sono i tuoi prossimi step?
Mi piacerebbe far uscire un EP a breve, sicuramente quest’anno, non so ancora bene le date però stiamo già lavorando sul terzo singolo e sto collaborando con tanti altri artisti per tenermi attiva e creare contatti.
Ci sarà anche un video di questo tuo nuovo singolo?
Videoclip ufficiale no. Ho fatto un visual che ho creato prendendo clip video girati la sera, la notte, tra Londra, Genova, Roma e poi ricondividendo le risposte a una domanda che avevo fatto su Instagram “Quali pensieri ti tengono sveglio la notte o ti rubano il sonno?”.
Siamo reduci dal Festival di Sanremo, chi dei cantanti in gara ti è più musicalmente affine?
A parte i vincitori che avevo capito dalla prima sera che avrebbero vinto, mi è piaciuto tanto Michele Bravi. La sua penna è assurda, secondo me si meritava almeno miglior testo, davvero bravo!
E nel tuo futuro un Sanremo Giovani, un talent, ci hai mai pensato?
Si ogni tanto ci penso, abbiamo provato Sanremo Giovani lo scorso anno ma non è andato… Sicuramente proveremo anche quest’anno perché è una buona opportunità ed è qualcosa che sicuramente ti arricchisce anche se non dovessi passare tutte le selezioni. Stessa cosa per gli altri Talent. Non sono una grandissima fans, li guardo però spesso non mi ci vedo dentro, ma provo lo stesso perché sono esperienze.
Tu hai scritto già brani per altri, hai scritto un brano per un artista spagnolo. Se potessi scrivere per un artista italiano per chi scriveresti?
Più che PER mi piacerebbe scrivere CON o i “Bunker 44” che non conosce mai nessuno ma che menziono sempre, oppure l’artista più grande per me è Brunori Sas che considero il re del cantautorato italiano in questo momento.