Nella vita non ho mai scelto la strada corta
Lisa Di Giovanni
Lisa di Giovanni, di cui vi abbiamo già parlato in occasione di altre sue interessanti pubblicazioni, ci parla del suo nuovo libro “Libere spudorate sinapsi alfabetiche” scritto a quattro mani con Maura Ianni, edito da Jolly Roge
Di cosa parla il libro
In una vesione simpaticamente cartoon, reduci dai precedenti successi tornano dai loro lettori Maura Ianni e Lisa di Giovanni.
Il testo, come suggerisce il titolo, presenta una serie di argomentazioni sottoforma di sinapsi spudorate.
I capitoli si avvicendano gli uni dopo gli altri, in una serie di spinte alla riflessione senza pari. Il lettore, di fatto, si troverà dinanzi ad un testo fitto di argomenti.
Primo fra tutti l’importanza dell’arte e della possibilità di utilizzo per veicolare un dato messaggio.
Segue l’importanza di buona cura capace di abbracciare il malato e accompagnarlo verso una guarigione dell’anima.
Di grande impatto il capitolo sulle emozioni, sul dubbio, sul degrado di una civiltà ormai allo sbando. Le due autrici affrontano l’orrore dei femminicidi, l’importanza di avere momenti di qualità in un’era dove tutto è digitale.
Il garbo, l’invidia, la tenerezza, vengono affrontate dalle autrici in maniera esemplare, attraverso un testo capace di accompagnare il lettore in un percorso emozionante volto alla riflessione e al ritrovamento di sé stesso.
Quattro chiacchiere con una delle Autrici: LISA DI GIOVANNI
Da cosa nasce questo titolo molto accattivante e originale?
Il titolo nasce da una volontà di scuotere le coscienze. La “sinapsi spudorata” riporta alla concretezza.
Nel libro dopo che abbiamo dato spiegazione alla parola scelta (tutte le parole sono state scelte in modo voluto) c’è questa sinapsi che ti segnale che da un lato c’è il significato letterale della parola ma poi a livello cerebrale noi diciamo quello che invece deve essere concreto per l’essere umano.
Parliamo degli argomenti trattati nel vostro libro…
In questo nostro lavoro vengono trattati temi universali, un po’ per risvegliare le coscienze e un po’ per riportare l’umanità “verso la riscoperta dei valori” e quindi noi alla fine di ogni lettera, dopo aver parlato e approfondito il concetto, diamo una specie di “gong” e diamo la sinapsi!
Avete toccato moltissimi argomenti importanti ed è sicuramente stato difficile selezionarli. Con che criterio li avete selezionati?
È stato davvero difficile. Abbiamo cercato di scegliere gli argomenti che potevano essere attuali e utili.
Io penso ci sia molta povertà educativa e un’involuzione a livello di cultura e competenze e anche a livello interiore.
L’umanità è come se si fosse adeguata a determinati eventi che si sono verificati, in particolare la digitalizzazione ha portato di tutto nel mondo virtuale, dal filosofo a chi ha una bassa scolarizzazione.
Questo a portato a far credere alle persone di poter far tutto perché solamente lo studio approfondito e il conseguimento di titoli e l’esperienza lavorativa e di vita portano l’essere umana ad essere una persona competente.
Il nostro messaggio vuole essere che dobbiamo essere alfabetizzati, ma tutti, me compresa.
Io continuo costantemente a aggiornare, formarmi, studiare perché il fatto che abbia una laurea e un Master non fa si che io sia arrivata, perché il mondo è in continua evoluzione.
Una delle lettere che mi ha più colpito è quella della “buona cura”…
Questo è l’ingrediente fondamentale di tutto quello che una persona può fare.
La costanza, la perseveranza, divulgare alle altre persone quelli che sono i principi corretti di come si dovrebbe andare avanti nella vita ricordando che l’unicità di ognuno di noi fa la differenza.
Hai scritto questo lavoro a quattro mani con Maura Ianni. Come è nato l’incontro e come vi è nata questa idea da realizzare insieme?
La Prof.ssa Ianni insegna all’Università di Tor Vergata e non solo, lei è un vero tecnico della mente.
Noi veniamo dallo stesso paese ma ci siamo conosciute e diventate amiche dopo aver già reso stabili le nostre vite.
Ci siamo rincontrate in prima battuta in ambito sociale e poi abbiamo scoperto di avere tante cose in comune, oltre al fatto che arrivavamo dalla stessa estrazione sociale.
Quindi prima siamo diventate amiche e nell’amicizia, nel rispetto e nell’ammirazione reciproca abbiamo deciso di intraprendere questo percorso.
Il nostro commento
Io credo che questo libro sia una sorta di “bigino etico – emozionale” che dovremmo portare con noi per leggerlo e rileggerlo, convinta del fatto che ogni persona sarà colpita dove ha più necessità di esserlo, nelle sue fragilità o nei suoi bisogni.
Cristina Rampini
Dove trovare “Libere spudorate sinapsi alfabetiche” di Lisa Di Giovanni e Maura Ianni.
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