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Night Stalker – la docuserie su Netflix: di cosa parla, trailer e recensione!
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Night Stalker – la docuserie su Netflix: di cosa parla, trailer e recensione!

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Night Stalker: true crime su Netflix

Night Stalker è una nuova docu-serie disponibile su Netflix.

Si tratta per la precisione di quello che viene definito un true crime; la ricostruzione, tramite interviste degli agenti interessati e filmati del periodo, dei crimini, delle indagini ed infine della cattura di un serial killer.

Night Stalker racconta di una serie di efferati fatti di violenza e di sangue che si verificarono in California, principalmente a Los Angeles nell’estate del 1985.

LA TRAMA

Night Stalker si articola in quattro episodi.

Nel primo episodio, Un diavolo nella città degli angeli, si esaminano i primi episodi di omicidi, stupri e rapimenti che inizialmente sconcertano la polizia.

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Nei primi momenti nessuno li collega, perché sembrano molto diversi l’uno dall’altro. Il giovane detective dell’omicidi di Los Angeles però intuisce che seppur i reati sembrino molto diversi l’uno dall’altro c’è un unico colpevole.

Faticherà a far accettare questa sua intuizione finché non incontra Frank Salerno, più anziano e già famoso per aver risolto altri casi di serial killer come quello dello strangolatore di Hillside. Comincia così una collaborazione tra i due.

Il secondo episodio di Night Stalker, Potrebbe toccare a chiunque, ci illustra da un lato l’estrema difficoltà dell’indagine, poiché gli indizi sono veramente scarsi e i metodi non sono ancora cosi scientifici e sistematizzati come appaiono ora nei classici telefilm del tipo C.S.I.

Dall’altro capo ci parla del terrore che si va diffondendo nella popolazione, poiché non si individua un soggetto preferito dallo Night Stalker, e chiunque è esposto alle sue malate attenzioni

Nel terzo episodio, Chiudete le porte, i due agenti Carrillo e Salerno hanno forse per la prima volta in mano un elemento, un veicolo sequestrato, che può dare la svolta alle indagini fornendo indizi rilevanti. Purtroppo la divulgazione di elementi importanti da parte di un sindaco ormai demoralizzato, alla stampa, toglierà ogni vantaggio ai detective.

Finalmente nel quarto episodio, Caccia all’uomo, i detective Carrillo e Salerno riescono a dare un nome al Night Stalker ed inizia allora una estesa caccia all’uomo.

Nelle battute finali sarà fondamentale anche l’apporto della gente comune che scenderà in strada per aiutare le forze dell’ordine e porre fine ad una lunga estate di terrore.

In questo episodio una parte è anche dedicata al processo, a come Richard Ramirez fosse diventato una sorta di sex symbol satanico ( si, perché in tuti questi eventi sanguinari e violenti c’era anche il satanismo), con una schiera di giovani fan che gli scrivevano e partecipavano al processo.

Infine il Night Stalker Richard Ramirez condannato a morte, passera 20 anni nel braccio della morte, morirà nel 2013 per malattia.

I PERSONAGGI E IL REGISTA

Richard Ramirez: è il serial killer. Soprannominato dai media “Night Stalker”, il cacciatore della notte, uccise almeno 13 persone dal 17 marzo 1985 al 31 agosto 1985, anno della sua cattura. Alle spalle un infanzia ed una giovinezza da manuale per dar vita ad un serial killer.

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Frank Salerno già noto detective con decenni di esperienza alle spalle, detective principale nonché risolutore del caso dello Strangolatore di Hillside .

Frank Salerno

Gil Carrillo detective relativamente nuovo nella squadra omicidi del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles. Fu il primo a intuire che i diversi fatti criminali avevano un unico esecutore.

Los Angeles Sheriff’s Department homicide detective Gil Carrillo

Anastasia Hronas, una delle sopravvissute, aveva solamente 6 anni quando Ramirez la rapì e abusò sessualmente di lei. E’ stata una delle testimoni principali.

Anastasia Hronas

Maria Hernandez coinquilina della prima vittima, riesce a sopravvivere all’attacco e fornisce agli investigatori un identikit dell’aggressore.

Tiller Russel è il regista. Sua la scelta di concentrare la narrazione sulle figure dei due detective, soprattutto sul Gil Carrillo, anziché concentrarsi sulle imprese di Richard Ramirez.

“Abbiamo deciso che non avremmo reso affascinante questa persona che all’epoca, dopo essere stato catturato, diventò un improbabile sex symbol satanico in un’atmosfera da circo.”

“Io e il mio team abbiamo deciso di raccontare questa storia dal punto di vista di Gil perché aveva questa storia incredibile, e non è quello che normalmente si considera un eroe normale”

3 MOTIVI PER VEDERLO
  • Nonostante sia un documentario e lo svolgersi dei fatti e il finale sono noti, è avvincente come un vero giallo;
  • È interessante seguire, oltre le indagini, il percorso, gli stati d’animo e i sentimenti dei due detective. Come il lavoro d’indagine di un caso così complesso e cruento finisca per penetrare anche nella vita personale di Carrillo e Salerno;
  • Per avere l’ennesima conferma, se mai ce fosse stato bisogno, che la realtà supera sempre qualsiasi fantasia.
IL VOTO: 9
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