“Tutte le mie notti” è un film del 2018 visibile in streaming dal’ 8 aprile su Netflix.
E’ il primo lungometraggio di Manfredi Lucibello, che fino ad oggi si era occupato di documentari. Il film è prodotto dai Manetti Bros.
Lo spunto della storia è, purtroppo, molto attuale e già visto molte volte.
Nonostante questo, riesce ad indurre una certa tensione e mistero che si svela poco a poco.
Il film si svolge tutto nell’arco di una notte, in un unico luogo, questa grande casa, con soli due (alla fine tre) personaggi. La situazione ricorda in qualche modo quella di una altro film di cui vi abbiamo parlato, “La Stanza”.
La trama di Tutte le mie notti
Una ragazza corre sola, di notte, per le strade di una cittadina di mare.
In vestito da sera, senza scarpe, sta evidentemente fuggendo da qualcuno.
Sopraggiunge una macchina, al volante un altra donna che la raccoglie e la conduce…
Dove?
Una grande casa. La casa della soccorritrice, il cui nome è Veronica?
La giovane ragazza, Sara, un po’ ferita, un po’ spaventata e sospettosa, piano piano si apre alle confidenze con Veronica.
Ognuna delle due donne, svela all’altra ruoli, paure e segreti.
Che faceva Sara, da sola in questo speduta cittadina? Ma non era da sola.
C’è una misteriosa amica, Claudia, che si è sentita male? E’ morta?
Ma cosa dovevano fare le due giovanette e con chi?
E Veronica, chi è veramente?
Passava li per caso o si è presentata appositamente con un compito?
E chi è il misterioso Federico con cui parla al telefono e che le da indicazioni su come muoversi con Sara?
Storie di donne, dei diversi modi con cui hanno affrontato la vita in un mondo regolato dai soldi e dai maschi.
Cast di Tutte le mie notti
Benedetta Porcaroli (Sara): Una giovane ragazza, ingenua ed allo stesso tempo cinica e disillusa. Lentamente ci svela che forse a tempo perso, fa la baby prostituta. Molto turbata, spaventata e piena di sensi di colpa, per aver coinvolto un’amica che forse ha pagato un prezzo troppo alto.
Barbara Bobulova (Veronica): una donna quarantenne, elegante, raffinata, sensibile. Lentamente si racconta: è un avvocatessa che ha dedicato tutta la sua vita lavorativa, ma anche privata e sentimentale ad un unico cliente e all’azienda tessile da lui gestita.
Forse la sua fedeltà cieca al principale, non è solo dedizione al lavoro, forse c’è anche un sentimento personale per il suo capo.
Alessio Boni (Federico Vincenti): per due terzi del film è una voce al telefono che parla con Veronica. C’è in ballo una serata di divertimento. C’è in gioco un grosso contratto da firmare che deve portare nuova linfa all’azienda sull’orlo del fallimento.
Si presenterà infine di persona Federico, perché la situazione gli sta scivolando di mano.
Forse ha fatto il passo più lungo della gamba?
Il trailer di Tutte le mie notti
Dove vedere Tutte le mie notti
Ecco il link per vedere “Tutte le mie notti” su Netflix.
La nostra recensione
Interessante svelamento delle due figure femminili di Sara e Veronica.
Alla fine le due donne così lontane per età, provenienza e formazione, trovano una solidarietà che le porterà a fare "la cosa giusta".
Una domanda: ma perché Alessio Boni deve sempre fare queste parti da "potrei anche essere un buono, ma il mondo è cattivo e quindi bisogna adeguarsi"?
La trama a volte è confusa; i personaggi, le loro motivazioni, i loro caratteri psicologici, sono poco approfonditi e contestualizzati.