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IL RAGAZZO E L’ AIRONE: un viaggio onirico d’addio da parte del maestro Hayao Miyazaki.
Scuro Chiaro

IL RAGAZZO E L’ AIRONE: un viaggio onirico d’addio da parte del maestro Hayao Miyazaki.

Il ragazzo e l'airone recensione studio ghibli

Il 2024 non poteva non iniziare meglio: il 1° gennaio è uscito al cinema “Il ragazzo e l’airone”, l’ultimo film di animazione dello Studio Ghibli diretto dal maestro Hayao Miyazaki. Il regista, vincitore del premio oscar come miglior film d’animazione con “La città incantata”, ci porta in un viaggio onirico, quasi autobiografico, attraverso il personaggio di Mahito, un ragazzino di 12 anni, costretto a seguire il padre e a trasferirsi in una nuova città dopo la morte della madre.

Un vero spettacolo per gli occhi e un caldo abbraccio d’addio per tutti i fan. In questo lungometraggio ripercorriamo la vita del maestro sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista registico, con tantissime citazioni cinematografiche, autoreferenziali e artistiche in tutte le forme: ad esempio, vi è un chiaro riferimento alle opere di De Chirico o, in maniera più autoreferenziale, alcune citazioni ai suoi film, come il balcone di “Porco Rosso”.

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Mahito, il ragazzo protagonista del film.

La trama di “Il ragazzo e l’airone”

Anno 1944, Giappone. Mahito, il protagonista, è un ragazzino di 12 anni che, a causa di un incendio divampato all’ospedale, perde la madre Hisako. Il padre Shoichi risposato con la sorella di Hisako, Natsuko, si trasferisce l’anno successivo nella città della nuova moglie e con lui anche Mahito, il quale dopo l’incidente è molto chiuso e diffidente con tutti, soprattutto con la sua nuova mamma.

Si ritrova ad abitare in questa villa di famiglia in una vecchia città giapponese, intorno alla quale si aggira spesso un airone cenerino molto particolare: infatti, questo uccello riesce a parlare con il ragazzo. Un mattino Mahito vede la sua nuova madre allontanarsi dalla casa e dirigersi verso la torre abbandonata del vecchio prozio per poi sparire nel nulla. Il giovane decide così di cercarla e, attirato dall’airone alla torre, viene trasportato in un mondo fantastico per trovare e riportare indietro la dispersa Natsuko.

Il trailer di “Il ragazzo e l’airone”

Dove vedere “Il ragazzo e l’airone

Il film è uscito l’1 gennaio 2024 ed è tuttora disponibile nelle sale italiane.


LA NOSTRA RECENSIONE


Questo film è un grande addio da parte del maestro. Riprende tutto ciò che abbiamo amato negli anni e lo moltiplica del 1000%: i disegni sono forse i più belli mai visti, con un mix artistico che è unico nel suo genere; alcune scene sono sicuramente diventate già oggi iconiche nella storia dell’animazione non solo giapponese ma mondiale. Le colonne sonore, anche se non le migliori di sempre rispetto ad altri film Ghibli, sono eccezionali e calzano veramente a pennello con il lungometraggio.

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Nonostante io personalmente sia un grande amante di tutti i lavori di Miyazaki, questo film non mi ha convinto al 100%: una trama molto semplice e complessa allo stesso tempo. Ma è proprio questa storia così complicata che rende il film troppo complesso e contorto, nonostante non sia la prima volta che vediamo una struttura surreale in uno dei suoi film: anche la città incantata, infatti, è un grande sogno allegorico. A parer mio, inoltre, il protagonista è il peggiore di tutti i film: l’evoluzione del personaggio avviene in maniera non sempre chiara e alcuni suoi cambi di atteggiamento risultano campati per aria.

Nel complesso si tratta di un film che voleva segnare la fine di un percorso nella maniera più personale possibile e, nonostante la sua complessità, scorre via che è un piacere. Sicuramente non è un film per tutti e che molto probabilmente richiede più di una singola visione per essere apprezzato fino in fondo.

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Pro

Stile d'animazione e di disegno sono qualcosa di unico e di iconico.

La colonna sonora è eccezionale e accompagna una trama semplice quanto complessa.

Un vero grande addio del maestro che decide di ripercorre tutta la sua vita di uomo e di artista.

Contro

Il fatto che sia un gigantesco viaggio onirico rende il film non per tutti.

A parer mio, il protagonista ha un'evoluzione durante il film non sviluppata al meglio: alcuni suoi comportamenti cambiano senza un vero perché.

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