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Bohemian Rhapsody, i Queen sbarcano al cinema
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Bohemian Rhapsody, i Queen sbarcano al cinema

Bohemian Rhapsody

Arrivano i Queen al cinema con Bohemian Rhapsody, film diretto da Bryan Singer e con protagonista Rami Malek

Esce nelle sale italiane il 29 novembre 2018 il film “Bohemian Rhapsody” che vede l’attore Rami Malek (già protagonista della nota serie tv Mr. Robot) nei panni del grande Freddy Mercury.

 

Noi di Minstrels siamo andati a vederlo in anteprima durante la World Premiere avendo l’opportunità di assistere live all’arrivo degli attori: è a tutti gli effetti un film spettacolare!
Difficile non rimanere incantati davanti alle celebri canzoni che hanno determinato il successo della band, e altrettanto difficile non farlo davanti alla splendida fotografia di cui può vantare la pellicola (merito di Newton Thomas Sigel). I colori vividi, i brani inseriti accuratamente in momenti chiave e i costumi e le acconciature tipicamente ed eccentricamente anni 80: con precisione tutto ci riporta indietro fino agli anni d’oro dei Queen.

La trama, chiaramente, è la storia dell’ascesa della band dai primi concerti nei locali della zona al grandioso Live Aid, il concerto tenutosi a Wembley nel 1985 a sostegno delle popolazioni africane. All’interno di questo disegno riusciamo a cogliere non solo la personalità artistica di Freddy, preminente, ma anche quella degli altri tre componenti della band: Roger Taylor, John Deacon e Brian May (interpretati rispettivamente da Ben Hardy, Joseph Mazzello e Gwilym Lee). E’ inoltre interessante il personaggio di Mary Austin (Lucy Boynton), donna sempre molto vicina al cantante.

 

Quanto alle reali personalità dei componenti del gruppo, ne sono rimasta delusa: nei tre appena citati (in proporzione a quanto loro dedicato nel film) si è potuta intravedere la loro “anima”, al contrario Freddy Mercury (Rami Malek) risulta a mio parere freddo. E’ indubbio l’enorme lavoro fatto dall’attore (e sicuramente frutto di scelte registiche e non solo) e la sua incredibile capacità di replicare movimenti, movenze, espressioni e perfino tic nervosi del cantante alla perfezione, ma non ho potuto emozionarmi o sentire “vicina” la figura di Freddy Mercury. Trovo che il sentimento sia stato trascurato, e ciò porta ad una fotocopia, una sorta di documentario sulla loro eccezionale carriera che però avrei voluto mi lasciasse qualche spunto emotivo in più.

Bohemian Rhapsody

Altro dettaglio che personalmente avrei gestito in diversa maniera è proprio la velocità dell’ascesa dei Queen: capisco che abbiano trovato il successo velocemente, ma in pochi minuti passiamo dal vederli cantare davanti a poco più di un centinaio di persone, al vederli tra le folle di tutta l’America. Avrei insomma sottolineato di più il duro lavoro e il sacrificio sicuramente necessari per imporsi come astri nascenti.

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Il finale è proprio il Live Aid e vi consiglio di guardarvi il video originale del concerto (cliccando qui) così da poter notare l’incredibile uguaglianza tra film e realtà. Sia le inquadrature che i movimenti del cantante sono stati replicati in modo davvero impressionante!

Ecco il link del trailer (che trovo splendido), spero di avervi incuriosito!

 

 

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