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Le Pietre della libertà – Storie di chi ha deciso di resistere. La nostra recensione.
Scuro Chiaro

Le Pietre della libertà – Storie di chi ha deciso di resistere. La nostra recensione.

Le pietre della libertà

“Le pietre della libertà” di e con Alessandro Milan – al Teatro MenottiSpazio Atelier.
Lo Spazio Atelier del teatro Menotti è uno spazio, un luogo di non vaste dimensioni dove proporre contenuti originali.
Proposte che vanno dal teatro alla musica classica, al jazz, al pop, alla presentazione di libri e all’incontro con gli autori.

Alessandro Milan offre un reading del suo libro I giorni della libertà

Un libro che ha preso origine da una passeggiata tra le vie del quartiere dove vive, a Milano, e dall’incontro, o da un inciampo, in una pietra nell’asfalto, di colore ottone, che ricordava un uomo deportato ed ucciso nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale. Da lì è iniziata una ricerca e ricostruzione di vite normali.

La trama di Le pietre della libertà

Storie di persone semplici del periodo della fine della Seconda Guerra Mondiale, dal 1943 al 1945.
Si parte con una famiglia semplice di un operaio Libero Temolo con il figlio e la moglie che si recano alla Rinascente, il 24 ottobre del 1942 e si troveranno nel centro del primo bombardamento massivo su Milano.

le pietre della libertà
Momenti intensi del racconto

Da qui incontriamo altre targhe di ottone incastonate nel terreno. sparse in un quartiere di Milano, tra piazzale Loreto, viale Monza, via Casoretto, via Catalani. che parlano di uomini e donne comuni.
Da Libero, un operaio, e il figlio Sergio Temolo, ad Angelo Aglieri e Aldina Begnis, un impiegato del Corriere e sua moglie, a Carmela Fiorilli una portinaia che fu il fulcro dell’organizzazione dei partigiani in Milano.

Le storie di questi e altri personaggi seguono le loro vie, s’intrecciano, fino a trovarsi incarcerati a San Vittore, fino all’eccidio del 14 agosto 1944, dove 15 partigiani furono fucilati senza alcun processo.

Il cast di Le pietre della libertà

Alessandro Milan: è un giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano. Dal 2018 conduce la trasmissione Uno, nessuno, cento Milan con Leonardo Manera su Radio 24.

Questo suo libro e questo suo racconto, nasce dal suo “vivere” la città in cui vive. Nasce dalla sua curiosità di incotrare le persone, conoscere la vita, i pensieri, le aspirazioni delle persone semplici che vivono accanto a lui nella quotidianità.
o che hanno vissuto in un passato non così lontano, come può sembrare contando semplicemente gli anni.
E sa trasmettere bene con le parole e con la voce questa sua passione.

Raffaele Kohler: diplomato in tromba presso il conservatorio G.Verdi Milano. Le sue attività sono poliedriche, ha collaborato con diversi musicisti e gruppi musicali, ma anche attori, lui stesso è stato contemporaneamente attore e musicista. Inoltre ha composto musiche per spettacoli teatrali.

Accompagna il racconto di Milan con musiche in parte dell’epoca degli anni di cui si parla, in parte comunque caratteristiche della città di Milano.
La potente vibrazione del suo strumento costituisce un crescendo che ti avvolge e ti scuote.


La nostra recensione


Di solito, per sollecitare, per dare una speranza, si dice “Solleva lo sguardo! Guarda avanti!”
Invece Alessandro Milan ci invita ad uno sguardo diverso: guardare il terreno della nostra città!
Perché potremo incontrare pietre particolari, targhe che raccontano, che ricordano.

Persone semplici, persone silenziose, comuni.
Persone che amavano la libertà, che per la libertà avrebbero dato tutto.
Persone che non sono state “indifferenti”, non si sono voltate da un altra parte.

Persone non celebrate dalla storiografia, ma che seppero assumersi la responsabilità e fuorono i protagonisti dell’antifascismo.
E quelle pietre, quelle targhe d’ottone, quelle pietre d’inciampo sono lì a ricordare, a tenere vivo il ricordo.

Alessandro Milan ci racconta il suo percoso a ritroso dalle prime pietre incontrate, al cercare notizie dei personaggi, a conoscere i figli o i nipoti di questi, per farsi raccontare, per ricostruire, per ricordare e per “Ringraziare” la loro silenziosa lotta che ci permette di godere la libertà odierna.

Cast Artistico e Tecnico

In scena:  Alessandro Milan,
Raffaele Kohler tromba

Monologo teatrale di Alessandro Milan, con musiche originali ed esecuzione dal vivo di Raffaele Kohler.

Teatro Menotti – Spazio Atelier

Le pietre della libertà
13/04/2025 ore 11.00
14/04/2025 ore 20.00

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Musiche dal vivo di Raffaele Kohler
17 giugno – Ore 20
18 giugno – Ore 20

Sito web: www.teatromenotti.org

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
0282873611

biglietteria@teatromenotti.org

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