“La Reginetta di Leenane” di Martin McDonagh al Teatro Franco Parenti
Martin McDonagh è un drammaturgo, sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico. Di origini irlandesi ma nato e cresciuto a Londra.
Conquista il successo a soli ventisei anni proprio con questo spettacolo “La Reginetta di Leenane”che è la sua prima opera.
Quest’opera, come tutta la sua drammaturgia è profondamente legata alla tradizione irlandese.
La trama di “La Reginetta di Leenane“
Maureen Folan è una donna quarantenne che vive da sempre con l’anziana madre Mag, in una casa isolata tra le colline , per la precisione in cima ad una collina, della Contea di Galway nell’Irlanda rurale degli anni ’90.
Anni di convivenza forzata hanno portato ad una relazione parenterale logora fatta di dipendenza, silenzi , piccoli ricatti quotidiani, attimi di violenza verbale e non solo.
Mag, la madre, è fragile e manipolatrice, mentre Maureen è aspra, fragile e sola.
Quando Maureen, per la prima volta dopo anni, riceve l’invito per una festa d’addio di un vecchio amico in partenza per l’America, Mag tenta di fare in modo che la figlia non riceva l’invito.
Maureen sventa il tentativo della madre e dopo averla fortemente ripresa verbalmente, si reca alla festa. Rientra la sera in compagnia di Patrick Dooley, detto Pato, una vecchia conoscenza di Maureen che è emigrato in Inghilterra.


Quando, al mattino, Mag scopre che Patrick ha passato la notte in casa sua con la figlia, si sente oltraggiata e umiliata. Contrattacca con aggressività e cerca di allontanare l’uomo dalla figlia mettendolo in guardia sul fatto che Maureen è stata ricoverata in clinica psichiatrica ed è sotto le sue cure.
Patrick si allontana, ma non si dimentica di Maureen, anzi le scrive una lettera dichiarando il suo affetto e cercando di convincerla a trasferirsi con lui a Boston, cambiare definitivamente vita e lasciare la madre.
Anche questa volta però Mag intercetta la missiva e la distrugge bruciandola.
Come sempre però i nodi vengono al pettine e…le situazioni esplodono per giungere a…
Il cast di “La Reginetta di Leenane“


Ambra Angiolini – Ivana Monti: è necessario considerarle insieme queste due protagoniste, perché nello spettacolo sono strettamente legate l’una all’altra e una non può esistere senza l’altra.
Ambra Angiolini in questi ultimi anni è cresciuta sempre più nelle sue capacità interpretative, come già avevamo visto in Oliva Denaro.
Per Ivana Monti ogni parola è superflua perché rappresenta una icona del teatro italiano.
Entrambe si completano perfettamente, come due pezzi di un puzzle.
Ivana Monti/Mag la madre, esaspera con tocchi leggeri, ma efficacissimi gli aspetti oppressivi, quasi dittatoriali, le capacità manipolatorie, il carattere ipercontrollante. Fino a rendere il suo personaggio quasi odioso, salvo poi rivelarne anche le sfumature di fragilità, di solitudine ed anche in fondo di affetto materno se pur espresso assai malamente.
Altrettanto Ambra Angiolini/Maureen esprime al meglio questa giovane donna fortemente fragile, sola, continuamente altalenante tra il suo bisogno di affetto, il suo bisogno di indipendenza, il bisogno di un cambiamento, di respirare aria libera e nello stesso tempo la paura di tutto ciò


Stefano Annoni, Edoardo Rivoira anche i due interpreti maschili si trovano ad affrontare due personaggi solo apparentemente semplici. I fratelli Dooley infatti sono sicuramente delle persone semplici, non particolarmente acculturati. Hanno bisogni solo in apparenza primitivi, come divertirsi, avere da mangiare, avere degli amici, una compagna, un lavoro.
La grande abilità sia di Stefano Annoni nelle vesti di Patrick che di Edoardo Rivoira nei panni di Ray, è di calcare un po’ su l’aspetto comico dei loro personaggi, senza mai farli diventare dei “pagliacci”.
Riescono sempre a far percepire la loro umanità.
Il Trailer di “La Reginetta di Leenane“
La nostra recensione
Un opera dai molti spunti sconvolgentemente attuali anche se è stata scritta una trentina di anni fa ed è ambientata in un paesaggio isolato dell’Irlanda.
Si parla di solitudine vissuta da più o meno tutti i personaggi dell’opera.
Si parla di malattie mentali tenute nascoste, per orgoglio o per vergogna.
Si parla del rapporto madre-figlia, di come possa diventare oppressivo, invadente, controllante pur se magari dettato dall’amore.
Si parla della voglia di cambiare la propria vita e nello stesso tempo della paura di affrontare i cambiamenti, il nuovo.


Di tutto questo si parla attraverso uno spettacolo che è un po’ commedia, un po’ thriller, dove tutti i personaggi appaiono inizialmente “monocolori”, salvo poi rivelare molte altre sfumature.
Si parla anche attraverso una scenografia scarna: un tavolo e due sedie, un lavello e una sedia a dondolo che è il centro, la sedia di Mag-la madre, il perno intorno a cui gira lo spettacolo-
Una parete -palizzata, muro che separa e si apre sul mondo.
Scene scure, rese ancora più scure da un velo nero che chiude la scena ad ogni cambio temporale.
Unica fonte di luce la porta che si apre sul mondo fuori.
Cast Artistico e Tecnico di “La Reginetta di Leenane“
In scena: con Ambra Angiolini, Ivana Monti,
Stefano Annoni, Edoardo Rivoira
di Martin McDonagh
traduzione italiana Marta Gilmore
regia Raphael Tobia Vogel
scene Angelo Linzalata
luci Oscar Frosio
costumi Simona Dondoni
musiche Andrea Cotroneo
produzione Teatro Franco Parenti
assistente alla regia Beatrice Cazzaro
direttore di scena Mattia Fontana
elettricista Gianni Gajardo
fonico Marco Introini
sarta Evelin Cacace
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
costumi realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
Si ringrazia Fausto Cabra per aver prestato la sua voce
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di Knight Hall Agency Ltd
Teatro Franco Parenti
“La Reginetta di Leenane“. – Sala Grande
dal 8/10/2025 al 2/11/2025
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
