“Gli errori rendono amabili” Teatro Carcano – Estate al Castello Sforzesco 2024. di e con Gianrico Carofiglio.
Dal 21 di giugno ha ripreso nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco le rappresentazioni che spaziano da concerti musicali a spettacoli di danza, di teatro e serate come quella del 16 luglio con Gianrico Carofiglio che stanno tra la conferenza, la chiacchierata e la riflessione.
La trama di “Gli errori rendono amabili”
Ovviamente non c’è una trama, ma il libero pensiero, una sorta di flusso di riflessioni che Carofiglio ha elaborato nel corso degli anni.
Prende inizio da alcune frasi che tutti abbiamo spesso sentito: “Tornassi indietro, rifarei tutto uguale.” “Nessuno mi può dare lezioni”, per indicare la stupidità dell’essere umano in generale.
Invece proprio dagli sbagli bisogna imparare, se ci è data un opportunità di ripetere, riprovare è bene cambiare strategia.
Un invito ad essere aperti e critici, partendo da quello che riteniamo inattaccabile, come la nostra memoria e ciò che abbiamo visto e di cui siamo stati testimoni.
Utilizzando alcuni episodi della sua carriera di magistrato ci dimostra come la memoria ed i ricordi siano spesso parziali, influenzabili.
L’invito è ad essere flessibili, a prendere le distanza, a non avere il terrore di sbagliare perché “solo sbagliando possiamo capire”
Per rafforzare questa affermazione parte dal ricordare come nelle arti marziali orientali la prima cosa insegnata è “imparare a cadere, a cadere con grazia, leggerezza e rialzarsi velocemente”
Procede smontando la consuetudine che oggi dilaga di affidarsi ai super esperti. Perché il super esperto si fida troppo del suo sapere, è convinto di poterlo applicare ad ogni situazione e quindi perde di criticità e di flessibilità.
Infine invita, oltre ad essere critici con se stessi e porsi sempre delle domande e dei dubbi, a non temere anzi a pretendere le critiche altrui.
La cultura della critica insieme all’autoironia e alla pratica delle domande permette di procedere per “piccoli” errori che ci eviteranno gli errori catastrofici.
Tutto questo percorso è punteggiato da storie, episodi, capitati a lui personalmente, da citazioni che spaziano da Pirrone, Aristotele a Bruce Lee e Mike Tyson.
Il cast di “Gli errori rendono amabili”
Gianrico Carofiglio: Nato nel 1961 a Bari, Gianrico Carofiglio è stato magistrato antimafia e Senatore della Repubblica prima di diventare scrittore di racconti, romanzi e saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Nel 2016 è stato insignito del Premio Vittorio De Sica per la letteratura e del Premio speciale alla carriera della XVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa.
Si presenta nella sua semplicità, un uomo mite, ironico, con una gran sapere e grande esperienza che sa porgere con semplicità e chiarezza.
La nostra recensione
Dura poco più di un ora, ma staresti tutta la serata a sentirlo!
Perché non è saccente, non parla ex cattedra, ma riflette ad alta voce, racconta con divertita ironia esperienze personali, constatazioni di una vita di incontri, stupefatte scoperte.
Sapete la famosa frase “Errare è umano”, Carofiglio te lo fa toccare con mano e te lo rende anche una caratteristica amabile, per l’appunto, imprescindibile per apprendere e progredire.
Certo, altrettanto vera la seconda parte del detto “perseverare è diabolico”! Infatti fin dall’inizio ci dice che è da “sciocchi” non voler cambiare nulla del nostro procedere.
Ci avverte di porci sempre delle domande, di non dare tutto per scontato, di non rimanere sulla posizione rigida di “si è sempre fatto così”.
Infine sbagliare ci rende amabili perché ci umanizza e ci rende più simpatici agli altri, ma soprattutto gli errori ci rendono amabili con noi stessi.
Si, si può sbagliare, quasi si potrebbe dire si “deve” sbagliare, sempre che sappiamo rendere il nostro sbagliare un passo avanti nell’apprendere, nel trovare soluzioni.
Estate al Castello Sforzesco 2024
nel Cortile delle Armi
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