“Feste” Familie Flöz – Teatro Menotti.
Sono tornati Familie Flöz, li avevamo visti, sempre qui al Teatro Menotti alle soglie della pandemia con Hotel Paradiso.
Ora, dopo tre giorni dove hanno riproposto un loro precedente spettacolo, “Teatro Delusio“, dal 25 marzo ci propongono una novità, “Feste“, appunto.
La trama de “Feste”
Dopo un prologo che si svolge quasi come un Backstage, sul palco intanto che il pubblico si accomoda.
Vediamo infatti un rincorrersi di camerieri che entrano ed escono con bicchieri, piatti, la torta degli sposi.
Capiamo, allora che ci troviamo nel cortile interno di una villa, sul mare, poiché si ode il continuo frangersi delle onde.
Comprendiamo anche che si sta preparando una grande festa, un matrimonio, con relativa cena e festa.
Sul palco si avvicendano camerieri, direttori del personale, padroni di casa, il cuoco, il giardiniere e guardiano con il compito di aprie e chiudere il cancello. La sposa che attende l’abito e poi il padre che viene per accompagnarla all’altare.
E poi la festa, lo sposo, gli amici dello sposo e una misteriosa piccola donna incinta, venuta chissà da dove, entrata di nascosto, che sembra essere motivo di riflessione, ma anche stimolo per gli aspetti migliori dell’animo delle persone.
Il cast di “Feste”
Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk ( Familie Flöz )
Tre baldi ed atletici giovanotti con delle capacità di mimo veramente stupefacenti.
L’originale scelta di recitare con queste maschere di cartapesta, anche perché solo così potrebbero interpretare i molteplici personaggi che lo spettacolo richiede, dona ai loro personaggi delle espressioni fisse ed immutate e quindi spetta tutto alle capacità interpretative corporee rendere i sentimenti e le emozioni.
Il trailer di “Feste”
Produzione Familie Flöz
Coproduzione con Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg, Theater Lessing Wolfenbüttel.
Un opera di Andres Angulo, Björn Leese, Hajo Schüler, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel
Regia Michael Vogel
Co-Regia Bjoern Leese
Maschere Hajo Schüler
Set Felix Nolze, Rotes Pferd
Costumi Mascha Schubert
Sound Design Dirk Schröder
Musica Maraike Brüning, Benjamin Reber
Canzone Hold on Marlena Käthe
Disegno luci Reinhard Hubert
Teatro Menotti
“Feste“
dal 25/03/2022 al 3/04/2022
Sito web: www.teatromenotti.org
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
0282873611
biglietteria@teatromenotti.org
La nostra recensione
Si tratta di uno spettacolo che è una piccola poesia, a tratti ironica, a tratti melanconica.
Il cortile interno di questa villa è un crocevia di vite e di mondi.
Il mondo dei sottoposti, la cameriera tutto fare e il portiere guardiano che si stuzzicano, si provocano, ma sognano insieme di vincere con i “gratta e vinci”.
Il cuoco, pur sempre un sottoposto, ma che si sente superiore.
I padroni, o comunque i direttori della servitù, malvisti e scherniti dal personale, anche loro con i loro piccoli sogni segreti, i loro lati un po’ oscuri.
Poi c’è questa piccola donna incinta, una senzatetto? una pellegrina? fatto sta che la sua presenza sembra stimolare i lati migliori di chi l’avvicina, sembra alimentare il senso di comunione e fratellanza di chi la conosce.
Inoltre non si può non rimanere stupefatti dalla bravura dei tre componenti di Familie Flöz.
Vi assicuro che nessuno riesce ad immaginare che solo loro tre riescano a dar vita a questo turbinio di personaggi che continuano ad avvicendarsi sulla scena.
Tanto meno si può immaginare che siano tutti uomini. Vi assicuro che quando interpretano personaggi femminili, a parte la maschera che li identifica, le movenze e gli atteggiamenti sono perfetti, non effemminati, non eccessivi e caricati, ma precisi.
Bravura estrema di questo trio! Velocità nei cambi, perfetta sincronia, capacità mimiche e controllo del corpo perfetti! Nessuno può immaginare che siano solo tre e uomini!
Grande ironia e allo stesso tempo tenerezza nel cogliere gli stati d'animo, le grandezze, ma anche le piccolezze dell'animo umano.
Bel commento musicale, fondamentale per lo spirito dello spettacolo. Temi con un giusto mix di tenerezza, nostalgia e melanconia.