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D.E.O. ex macchina – Olivetti un’occasione scippata – Uno Steve Jobs tutto italiano
Scuro Chiaro

D.E.O. ex macchina – Olivetti un’occasione scippata – Uno Steve Jobs tutto italiano

D.E.O. ex macchina

“D.E.O. ex macchina”  di e con Antonio Cornacchione al Teatro Parenti,

Antonio Cornacchione presenta la storia della Olivetti mescolata alla sua personale di ex dipendente della Olivetti con sede ad Ivrea.

Cornacchione si pone e ci pone una domanda: “Che fine ha fatto l’Olivetti, grande fabbrica, precorritrice nel mondo dell’elettronica?” e soprattutto si chiede “perché non c’è più?”

La trama di “D.E.O. ex macchina”

Il monologo di Antonio Cornacchione vuole quindi raccontare, con qualche libertà narrativa, la storia della Divisione Elettronica Olivetti (D.E.O.).

C’è una premessa dove si parla del capostipite, Camillo Olivetti, e delle prime produzioni che, come tutti sanno erano macchine da scrivere e poi macchine da calcolo.

Fatta questa premessa si giunge all’intuizione di Adriano Olivetti che la meccanica sia destinata a terminare il suo corso e che il futuro sia nell’elettronica e da qui, su un suggerimento anche di Enrico Fermi, la costituzione di un centro di ricerca elettronico, che lavorerà in una villa a Barbaricina di Pisa.
Tra gli anni ’50 e ’60 fu una fucina di idee e di ricercatori geniali, molti italiani, ma non solo.

Antonio Cornacchione
Cornacchione racconta a suo modo la storia dell’Olivetti e del D.E.O.

Si giunge così all’invenzione del primo computer da tavolo (PC); sono gli anni del grande successo della Olivetti, con un espansione mondiale, con la produzione di prodotti esclusivi.

Si giunge infine, con la morte di Adriano Olivetti e dopo breve tempo di Mario Tchou, colui che era a capo e coordinatore del D.E.O., all’inizio del declino di questa azienda che passerà prima nelle mani americane e poi si dissolverà in una infinità di società.

Governanti e uomini d’affari assistono indifferenti al dissolversi di un fenomeno tutto italiano.

Il cast di “D.E.O. ex macchina

Antonio Cornacchione
Antonio Cornacchione racconta la vera storia della D.E.O, Divisione Elettronica della Olivetti.

Antonio Cornacchione: l’ironia tagliente mimetizzata in un fare un po’ modesto dell’uomo medio colpisce ancora.
Con questo suo monologo in cui mescola battute e mini gag da comico puro a stoccate pungenti a personaggi e fatti di attualità, vuole rendere un suo personale omaggio all’Olivetti, dove ha lavorato per otto anni, e ai suoi fondatori e al team di scienziati che ha reso possibile un vero miracolo.

Ha solo qualche attimo di defaiance, ma gliela si perdona perché il suo spettacolo ha una parte di improvvisazione, dovuta al fatto che interagisce con il pubblico e poi perché, con divertita semplicità, lo ammette candidamente.

Collaborazione ai testi Massimo Cirri
Regia Giampiero Solari
Scenografia e video mapping Alessandro Nidi
Produzione: Amicor Sas
con il patrocinio di Associazione Archivio Storico Olivetti, Olivetti spa, CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa

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Il Trailer di “D.E.O. ex macchina


La nostra recensione


Sicuramente divertente!
Come poteva non esserlo con Antonio Cornacchione?

È anche uno spettacolo in qualche modo divulgativo, didattico, perché ricostruisce la storia di una ditta che è stata all’avanguardia, non solo per i suoi prodotti, ma anche per lo spirito umanitario di Adriano Olivetti ideatore della fabbrica comunitaria, che fu sempre attento alla dimensione etica del lavoro e al legame tra impresa e territorio. Antonio Cornacchione ci tiene molto a sottolineare queste caratteristiche nel suo racconto.

D.E.O. ex macchina
Un altro momento del racconto di Cornacchione sulla storia dell’Olivetti.

Spettacolo dunque che fa ridere, sorridere, riflettere e in fondo ti lascia una punta di sconforto poiché, ancora una volta, siamo stati capaci di affondare con le nostre mani un’eccellenza del nostro Paese.

Dove vedere “D.E.O. ex macchina

“D.E.O. ex macchina.” al Teatro Parenti Sala A
dal 23/10/2022 al 30/10/2022

Sito web: www.teatrofrancoparenti.it

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

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