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Colpo di scena ha aperto al Teatro Manzoni!
Scuro Chiaro

Colpo di scena ha aperto al Teatro Manzoni!

Colpo di scena vi terrá con gli occhi incollati al palcoscenico dalla prima all’ultima battuta!

Un thriller comico, o un giallo poliziesco. Definitelo come vi pare, la sostanza è che Colpo di scena saprá farvi ridere e tenervi col fiato sospeso allo stesso tempo.
Il sipario si apre su un commissariato campano, dove i poliziotti di turno (Monica Assante di Tatisso, Gino Monteleone, Peppe Miale, Roberta Gesuè, Giordano Bassetti, Matteo Tugnoli) sono in attesa del vice-questore Piscitelli (Carlo Buccirosso).
È appena stato eseguito un arresto e Piscitelli ha convocato una riunione speciale. L’arrestato è Donnarumma (Gennaro Silvestro), uomo dalla fedina penale ricca di spiacevoli sorprese che in ultimo ha violentato una donna, la neurologa Cuccurullo (Fiorella Zullo).
Il vice-questore si fa paladino della caccia agli stupratori e con mano ferma assicura a Donnarumma di farlo finire in galera. Manca solo una denuncia, una firma che possa spedire l’uomo in tribunale e, senza dubbio, in prigione.


La dottoressa Cuccurullo sembra restía a denunciare il suo stupratore: la paura la fa da padrona e la donna non ha il coraggio di parlare dell’abuso.
La situazione si infiamma quando si scopre che Donnarumma aveva tentato di avvicinare nuovamente la donna pochi giorni prima a casa del padre del vice-questore (Gino Monteleone), suo paziente.
Tutto si sposta dunque in quel luogo dove l’anziano vive con la sua badante rumena, Gina (Elvira Zingone).

La vicenda messo in scena è senza dubbio reale, al punto da far immergere lo spettatore completamente nella storia permettendogli di vivere paure e sentimenti di Piscitelli e co.
Ciò si deve tanto all’estrema bravura di tutti gli attori, realistici sia nelle differenti parlate (in primis napoletano ed anche emiliano e rumeno) che nelle intenzioni, tanto alla qualità della scenografia e degli effetti speciali che hanno caratteri alquanto cinematografici.
Menzione particolare meritano il protagonista Carlo Buccirosso, che ancor più che al cinema dimostra le sue qualità attoriali dando mille sfumature al vice-questore Piscitelli; Gennaro Silvestro che riesce a farsi odiare dal pubblico per la sua arroganza e volgarità e , che rende il personaggio molto determinato senza stereotiparlo.

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Il cast è comunque molto equilibrato e nessuno risulta più debole interpretativamente.
Sul finale i Colpi di scena non mancheranno (e d’altronde non ci si poteva aspettare altrimenti) e di certo uscirete dalla sala col sorriso sulle labbra e con non pochi spunti di riflessione!

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