Lo stupore e l’incanto!
Portare i bambini a teatro dovrebbe essere una tappa obbligatoria del nostro essere genitori. Non dovremmo aspettare che sia la scuola ad avvicinarli a questo mondo così magico, come di solito accade.
I bambini a teatro sono uno spettacolo nello spettacolo e potremmo stupirci di come la loro immaginazione, così prolifica, riesca a creare storie fantastiche, anche da scenografie scarne.
Se pensate che si annoino e che non possano capire, vi sbagliate. Loro sono più pronti di noi a divertirsi e a interagire con gli attori per tessere trame avventurose, commuoversi con una filastrocca, tremare di paura quando le luci in sala si spengono e un rumore repentino annuncia l’arrivo del cattivo.
Preferite il teatro al cinema. Gli attori sono lì sul palco e possono fare sognare i nostri bimbi e, con loro, noi. Per i bimbi molto piccoli (3-4 anni), il teatro è indicato più del cinema, che richiede uno sforzo di concentrazione superiore alle loro possibilità; ma anche per i più grandi, gli spettacoli teatrali sono fonte inesauribile di stimoli e divertimento.
La dimensione teatrale è naturale per i bambini, che amano le favole, le filastrocche, i racconti. Del resto, lo spettacolo teatrale altro non è che un racconto, arricchito di suoni, colori, luci che lo rendono ancora più magico.
Uno spettacolo per bambini è la sfida più difficile, a mio parere, per un autore, un regista o un attore. Non è la critica blasonata, quella con cui si dovrà confrontare, ma l’apprezzamento genuino dei suo piccoli spettatori.
Spesso la parola d’ordine è semplicità: un solo attore, pochi oggetti, uno strumento musicale e una storia ben congegnata e raccontata
possono dar vita ad un momento memorabile che i piccoli porteranno sempre con sé.
Teatro è un parola che deriva dal greco theatron, essere spettatore, participio del verbo theaomai guardare, e presuppone la relazione tra attore e spettatore. Ed è proprio questa relazione che, con i piccoli spettatori, diventa, essa stessa, un elemento costitutivo della trama teatrale. I bambini interagiscono con gli attori molto più di noi adulti: rispondono entusiasti alle loro provocazioni, cantano insieme, battono le mani e sembrano guidarli attraverso la storia.
Oggi le rassegne di teatro per bambini uniscono, all’interno di un unico spettacolo, diverse arti come musica, pittura, giocoleria, danza, canto, teatro di burattini e marionette, in una sperimentazione innovativa e sorprendente che dà vita a risultati inaspettati, anche per noi adulti.
Chiudo con un ringraziamento a chi dedica le sue energia a questa forma d’arte importantissima, spesso mal pagata e sottovalutata. Continuate a far sognare i nostri bambini, e non smettete di credere che il teatro ci renderà persone migliori.
Per essere più concreta vi lascio anche i miei personali consigli di visione:
http://www.ilbaulevolante.it/index.htm
Cara Flora, mi congratulo per l’articolo e sono completamente d’accordo con te, purtroppo mi sorge spontanea una riflessione, e attenzione non sto dicendo che dovrebbe essere altrimenti per ovvie ragioni, ma la scelta tra teatro e cinema a volte è dettata dai costi, non sempre permissivi per tutti.
Ciao Barbara, grazie. So che il teatro in genere costa più del cinema, noi però a Settimo Milanese abbiamo la fortuna di avere una rassegna teatrale e cinematografica per bambini, Il Caffè della Peppina, che offre spettacoli meravigliosi a 4,50 € a biglietto. Un costo assolutamente accessibile a tutti. Non è facile trovare proposte di questo tipo, ma cercando cercando, qualcosa si trova.
Bisogna dire che proprio i bambini sono i primi ad inventare e fare del teatro quando giocano a “facciamo che io ero…”