È arrivato anche quest’anno il momento tanto temuto: la maturità 2019.
ANSIA, PAURA
Ma… come direbbe un certo William Shakespeare
“Much Ado About Nothing”
W. Shakespeare
Molto rumore per nulla insomma.
Partono a spaventarti dalla terza superiore con questa maledetta “ansia da maturità” quando poi il difficile è solo arrivarci. Una volta ammessi è tutto in discesa credetemi.
FASE 1: ANSIA DA PRIMA PROVA
Maturata non meno di un anno fa ricordo bene la sensazione del “giorno prima della prima prova”.
“E se non mi viene da scrivere niente?”
“E se esce un argomento di cui non so nulla?”
Il panico pre-maturità è assolutamente normale, chi non l’ha avuto?
Passata la prima prova quelle successive seguono a ruota e l’ansia si butta tutta sull’orale.
FASE 2: L’ORALE
Una decina di professori schierati davanti a te pronti a farti fuori?!
Nah, tanta ansia e poi alla fine sono anche abbastanza clementi.
I professori alla maturità li vedi come non li hai mai visti (a parte rare eccezioni ovviamente).
Ricorda: l’ansia da maturando in crisi è normale ma va presa per ciò che è: un’ultima prova verso la libertà. O almeno così l’ho vissuta io.
Fuori da quell’aula dell’orale sarai libero.
Niente più campanella, niente più firme falsificate, niente più interrogazione e niente più professori alle costole.
Al momento sembra il paradiso, poi un po’ ti mancherà.
Cioè ti mancheranno i tuoi amici, le ore buche e gli intervalli, non certo la parte dei professori e delle interrogazioni.
Non posso intrattenervi troppo perché dovete andare a ripassare le ultime cose per la prova di domani ma un piccolo consiglio posso provare a darvelo…
Affrontate la maturità pensando alla fatica che avete fatto per arrivarci e a ciò che vi aspetterà fuori di lì.
Fate del vostro meglio e dimostrate chi siete.
E ricordate, non sarà un voto a dimostrare il vostro valore!
#100nonfacultura e #60nonfapaura!