Il dire di Amleto al pubblico di ricordare la sua storia vuole anche rinnovare la fiducia nel mondo del teatro.
Corrado D’Elia
Corrado d’Elia torna in scena al Teatro Leonardo di Milano, dall’ 17 al 27 Ottobre con “Amleto” di William Shakespeare.
Lo spettacolo va ad inserirsi nel filone degli spettacoli shakespeariani della Compagnia: Otello, Romeo e Giulietta e Macbeth, allestimenti caratterizzati da messe in scena originali, un linguaggio visivo marcato e quasi cinematografico, ritmo sostenuto, uso drammaturgico delle luci e della musica e spesso mancanza totale di coordinate spazio-temporali concrete e naturalistiche.
Un percorso verso la frammentarietà, che qui, con Amleto, raggiunge il suo apice
Lo spettacolo
In una stanza vuota si racconta ma, forse è più esatto dire, si ricorda la vicenda di Amleto, così come la memoria di Orazio ce la rimanda: una sequenza più o meno logica di quadri in cui i volti e le immagini emergono dal buio con la rapidità di un battito di ciglia.
La scena è una stanza della memoria, claustrofobica e senza via d’uscita. Le azioni si susseguono al ritmo ossessivo del ricordo, si confondono e si mischiano come avviene nella mente di Orazio, che ci restituisce una storia spezzata, frammentaria, ma colma di umanità.
Con questo Amleto, invitiamo il pubblico a riflettere sulla fragilità del ricordo e sulla necessità di raccontare, condividere, e vivere attivamente la memoria. Il teatro diventa così un atto di resistenza contro l’oblio, un modo per tenere viva la storia e per far sì che ciò che siamo, ciò che amiamo, e ciò che temiamo, non si perda nel caos del tempo. Siamo noi, spettatori e narratori, a dover custodire e tramandare le memorie, perché nessuna macchina, per quanto perfetta, può sostituire il cuore umano nel compito di ricordare.
Corrado D’Elia ci racconta il suo Amleto.
Amleto e il mondo dei ricordi. È forse questo il fulcro di questo tuo nuovo lavoro…
I ricordi sono la nostra ricchezza sono quello che fa ricca ogni nostra giornata, sono le nostre stelline in cielo, sono le cose che rimangono di noi o di quello che incontriamo nel mondo.
Da sempre io sono legato all’idea dei ricordi e in questo spettacolo in modo particolare parto proprio da una frase di Amleto al suo amico e alterego Orazio ovvero “io sono morto, tu continui a vivere, ti prego continua a ricordare la mia storia a chi vorrà saperne di più”.
Da qui c’è tutta la riflessione sia sulla fragilità del ricordo sia sul fatto che questa storia nata ne 1601 e arrivata fino a noi oggi, con qualcuno che continua a raccontarla sia persona fisica o intelligenza artificiale, non può inevitabilmente che subire qualche “deterioramento”.
Si potrebbe incombere nell’alterazione del ricordo quindi…
È esattamente questo. Il ricordo naturalmente si altera e quindi viene riproposto a noi dalla nostra mente come lo ricorda.
Noi immaginiamo nel nostro spettacolo una scatola che può essere come per Shakespeare il Globe il suo teatro, ma anche vista come tutto il mondo o la nostra mente.
Un contenitore che ci rimanda una serie di scene e di battute che non sappiamo se sono giuste o no e la scatola stessa, andando avanti e indietro nella storia, corregge a volte i ricordi, riproponendoli in modo diverso.
Questa scatola o meglio dire questa stanza della memoria non ha vie d’uscita e quindi questo mondo dei ricordi diventa qualcosa da cui non si fugge?
No, ma è diverso pensare ad un attore che entra da una quinta rispetto ad uno che improvvisamente compare in una scena che sta già andando, in cui l’azione è già cominciata.
Vedremo sul palco attori straordinari che si muovono ad una velocità con una tecnica, una precisione e una professionalità pazzesche.
Fanno le loro scene ponendosi “a servizio” degli altri nel senso più alto del termine e questo è straordinario.
Il teatro, il mondo dell’arte, sono una culla di ricordi da custodire in modo prezioso…
Tutta l’arte, tutto ciò che fa comunità.
Ritrovarsi in un luogo per rivedere una storia è qualcosa di speciale.
Questa comunità che si ritrova, ahimè sempre meno, nei teatri per riproporre riti culturali, espressivi, di comunione è la base della nostra civiltà e a me piace raccontarlo in questo io spettacolo.
Stai perseguendo un filone di spettacoli shakespiriani, Otello, Romeo e Giulietta, Machbeth e ora Amleto. Dove Corrado si è ritrovato di più, in quale di questi personaggi?
Questo filone legato al grande teatro è molto diverso rispetto a quello degli spettacoli scritti da me anche se anche questi sono riscritture, adattamenti dove vado a volte anche a incidere sulla parola.
Io sono uno studioso, amo stare sui libri quindi mi piace interpretare ma amo soprattuto creare delle drammaturgie, dirigerle e ritrovare quella famiglia del teatro composta dai miei attori (con alcuni sono davvero tantissimi anni che lavoriamo insieme).
Penso che il nostro compito sia quello di tenere la fiammella accesa rendendo contemporani questi grandissimi capolavori.
Il Cast Artistico e Tecnico
In scena: Corrado d’Elia, Chiara Salvucci, Angelo Zampieri, Raffaella Boscolo, Filippo Lai, Gianni Quillico, Marco Brambilla, Giovanni
Carretti, Marco Rodio
Progetto e Regia: Corrado d’Elia
Assistenti alla Regia: Marco Rodio e Marco Brambilla
Tecnico Luci Francesca Brancaccio
Tecnico Audio: Matteo Gobbi
Produzione Compagnia Corrado d’Elia
Info e biglietti
Teatro Leonardo
giovedì/sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30
Durata dello spettacolo: 90 minuti
Intero € 30,00 – convenzioni € 24,00 – ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) € 24,00 – Under 30 e Over 65 € 17,00 – Università € 17,00 – scuole di Teatro € 19,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 15,00 tagliando Esselunga di colore ROSSO
Info e prenotazioni – biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
Abbonamenti: MTM Respiro, MTM Respiro Over 65, MTM Respiro Under 30 x2 spettacoli, MTM Respiro Under 30 x4 spettacoli, MTM Il piacere di sorridere, Abbonamento Corrado d’Elia – valido fino al 27 settembre 24
Biglietti sono acquistabili sul sito www.biglietti.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita Vivaticket.
I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.