Dal 13 al 15 maggio, torna a Cuneo la rassegna CITTÀ IN NOTE. LA MUSICA DEI LUOGHI, ideata e prodotta dalla Fondazione Artea in collaborazione con il Comune di Cuneo, per riscoprire la bellezza delle arti e valorizzare, attraverso la musica, i luoghi della cultura e il patrimonio storico-artistico cittadino.
La rassegna torna dopo il successo della prima edizione dello scorso anno che ha visto, in un solo weekend, ben 23 eventi animare il centro storico cittadino e più di 60 artisti esibirsi su palchi d’eccezione tra cui il jazzista di fama internazionale Fabrizio Bosso e il celebre violoncellista e direttore d’orchestra Enrico Dindo.
Conosciamo meglio la rassegna “CITTA’ IN NOTE. LA MUSICA DEI LUOGHI“
CITTÀ IN NOTE.LA MUSICA DEI LUOGHI è una rassegna diffusa che promuove attraverso la musica e mediante processi di valorizzazione partecipativi il patrimonio culturale e storico-artistico di Cuneo. Musei, chiese, teatri, biblioteche, ma anche parchi, vie e piazze del capoluogo piemontese per tre giorni diventano cornice di imperdibili concerti, spettacoli, talk, incursioni ed installazioni sonore.
I luoghi della Rassegna “CITTÀ IN NOTE. LA MUSICA DEI LUOGHI“
Lo storico Teatro Toselli, la Biblioteca Civica, il Salone d’Onore del Palazzo Municipale, la Chiesa di Santa Croce, la centrale via Roma e molte altre location saranno palcoscenico d’eccezione di numerose performance che vedranno il coinvolgimento e la collaborazione di alcune delle principali realtà musicali del territorio.
Il team creativo di “CITTÀ IN NOTE. LA MUSICA DEI LUOGHI“.
Riconfermati alla Direzione Artistica della rassegna Claudio Carboni, musicista e produttore del “Festival Internacional de Musica” di Cartagena in Colombia e del “Quarrata Folk Festival”, e Carlo Maver, flautista, bandoneonista e compositore che insieme a Carboni è ideatore e direttore del festival bolognese “Crinali”.
Quattro chiacchiere con Davide De Luca.
CITTA’ IN NOTE. LA MUSICA DEI LUOGHI fonde arte e musica. Da cosa vi è nata questa ispirazione?
L’arte è una sola ma i linguaggi sono differenti. L’ispirazione è nata dalla missione della nostra fondazione Artea che si occupa di arte, cultura e valorizzazione del patrimonio culturale. Dare voce al patrimonio di una città come quella di Cuneo vuol dire esaltare i punti identitari di eccellenza che la contraddistinguono dal punto di vista della dimensione artistica. Ci sono beni culturali architettonici e ambientali e c’è la musica che, oltre ad essere un linguaggio artistico con cui intendiamo dar luce a tutto questo, è anche un’eccellenza del territorio con tante istituzioni pubbliche e private e professionisti.
Voi siete partiti in piena pandemia. Ora siete alla seconda edizione e avete un numero di eventi incredibile e ospiti di fama internazionale.
Quest’anno quasi raddoppiamo i numeri dello scorso anno soprattuto dal punto di vista dell’offerta culturale. Saranno tre giorni di rassegna con oltre 41 eventi in 11 location scelte nella città di Cuneo, 12 Enti Patner oltre 100 performance con ospiti di prestigio mondiale.
Avete scelto un programma musicale che spazia tantissimo, ovvero dal Barocco alle installazioni.
Assolutamente si è un vero caleidoscopio di linguaggi. Per questo dobbiamo ringraziare la Direzione Artistica di Claudio Carboni e Carlo Maver.
Volevamo avere un panorama musicale molto ampio dal jazz, alla classica, all’elettronica fino alle nuove forme di musica contemporanea.
Avete trovato una forte cooperazione, che non è poco, con le realtà amministrative locali e date anche grande spazio alle realtà musicali del territorio di cui c’è tanto bisogno.
Questo è nella nostra mission ed è un nostro obiettivo insieme al Comune di Cuneo e alla Regione Piemonte.
La rassegna cerca di creare rete e contatti sia a livello locale che nazionale che internazionale. Vogliamo accendere un faro sulle eccellenze che ci sono sul territorio e che non vanno dimenticate o sottovalutate.
Si parla anche di “formazione” in questa tre giorni con un occhio anche rivolto alle famiglie e ai più piccoli.
Non abbiamo tralasciato nessun segmento di pubblico e abbiamo avuto particolare attenzione appunto alle famiglie e ai giovani.
Ci siamo rivolti a tutte le scuole del cuneese che faranno parte del progetto “de ius Factor”. I ragazzi saranno messi a confronto fra di loro e con esponenti del mondo della produzione culturale.
Voi siete la dimostrazione che “volere è potere”. Cuneo potrebbe passare come una realtà piccola e a tratti chiusa eppure avete realizzato tutto questo. Quindi fare arte è ancora possibile anche si parla di grande crisi?
Io non sono cuneese, vengo da Roma e quindi la domanda calza a pennello. Io credo che in una città considerata forse un po’ lontana, riuscire a fare quello che stiamo realizzando, dimostra che dove c’è un terreno di cultura così vivo si può fare arte ad altissimi livelli.
Ci aspettiamo quindi la terza edizione?
Assolutamente si.
Informazioni e biglietti
L’accesso agli eventi è gratuito, fino a esaurimento posti, ma è consigliata la prenotazione sul portale Ticket.it. Nei punti vendita convenzionati e sul circuito Ticket.it è inoltre possibile acquistare i biglietti per i concerti a pagamento. Per tutte le informazioni e il programma completo della seconda edizione della rassegna consultare il sito www.fondazioneartea.org.