
18 anni in quarantena
IL MOMENTO DELLA SVEGLIA
18 anni… mi fa un po’ paura dirlo, tutte le volte che lo dico mi sembra che parta quella musichetta inquietante dei cartoni e scenda qualcuno di misterioso a puntarmi il dito addosso… ma in realtà non accade proprio nulla.
Ebbene sì: ieri ho compiuto questi fatidici 18 anni in quarantena!
“Che brutto! Che strano! Che noia!”
Penserete voi sicuramente.. e infatti avete ragione… no dai scherzo!
Mi sveglio presto, prestissimo, perché purtroppo sono obbligata a fare queste maledette lezioni online. Il momento del risveglio è stato molto strano: mi sono sentita un peso in più addosso!
Vado in cucina per fare colazione e nel frattempo nel corridoio incontro mio padre che è appena tornato dal lavoro e che, tutto esaltato, mi abbraccia mi bacia.. io alle 8 del mattino sono più stordita di quanto non lo sia di solito, e quindi non l’avevo capito subito che mi stesse facendo gli auguri.. o meglio: non mi ricordavo già più che fosse il mio compleanno!
Comunque tornando a noi: faccio colazione come sempre, e rispondo a tutti i messaggi che mi sono arrivati durante la notte… tutto bello all’inizio eh.. ma dopo un po’.. che stress!
18 ANNI IN QUARANTENA – IL MOMENTO “VAGABONDAGGIO”
Dopo pranzo, inizia il vero momento “Adesso sì che non faccio nulla!” E così è stato: mi sono buttata sul letto come un vegetale, ho fatto la video-chiamata con le mie amiche matte e ho oziato nel vero senso della parola fino a quando non è tornata a casa la mamma dal lavoro.. allora a quel punto ho iniziato ad attaccare addobbi per casa (la scritta BUON COMPLEANNO e i palloncini con le stelline.. che una volta finiti di gonfiare ormai ne avevo 25 di anni!).
Aspetto con ansia la cena: gnocchi con salsiccia stracchino e crescenza! Un toccasana per la mia intolleranza al lattosio!
Mentre i miei genitori preparavano la cena, indovinate cosa facevo io? Niente. Come da tutto il giorno. Ero sul divano a guardare la TV… non è che potessi fare più di tanto d’altronde.
18 ANNI IN QUARANTENA – IL MOMENTO REGALI
Ho mangiato un piatto enorme di gnocchi, infatti, mi tocca dirlo ahimè, non mi ci è stata la torta nella pancia (non ditelo a Manuel che sennò mi stacca la pace!).
Finito di mangiare proprio tutto, fragole comprese, sparecchiamo e mettiamo sul tavolo la torta: mille e miliardi di foto perché, non si sa mai, almeno una bella ne verrà lì in mezzo.
Accendiamo le candeline, momento canzoncina imbarazzante dove tutti ti fissano e tu rimani lì come uno stoccafisso e poi carichi i polmoni e spegni le candeline!
Avrei voluto semplicemente tagliare la torta e basta ma no! Mi sono dovuta sedere sul divano, ed è partito un video di 16 minuti.. si avete capito bene: 16 minuti! Da quando sono nata fino ad oggi… e si mi tocca ammettere anche questo amici, mi sono commossa! (Ma neanche questo diciamolo troppo forte). E come se non bastasse, mi hanno anche dovuto scrivere una lettera.. disgraziati!
Finiti questi momenti sdolcinati, apro i regali: praticamente hanno svaligiato Pandora! Stupendi!
Aperti i regali, possiamo finalmente mangiare la torta (come dicevo non mi ci stava), e terminare questa giornata abbastanza lunga devo dire..

18 ANNI IN QUARANTENA – IL MOMENTO RIFLESSIONE
Riflettere è importante in qualsiasi momento. Ti aiuta a prendere delle scelte difficili, a capire di cosa si ha bisogno e di cosa no.
Io ho riflettuto ieri sera, ed ho capito che non è necessario fare una mega festa stile americano per sentire le persone vicino, insieme.
Ho riflettuto ed ho capito che mi sono sentita amata e coccolata, da parte di tutte le persone che mi amano e mi vogliono bene, forse questa è la vera forma di libertà: sentirsi bene anche essendo obbligati a stare in casa.
Spoiler: mi sto per contraddire.
È vero, essere costretti a stare in casa e non poter nemmeno andare a fare due passi il giorno del proprio compleanno, è un po’ triste, brutto e noioso. Però vi posso assicurare che quando c’è l’amore, non serve nient’altro se non questo.
Mi sono stati molto vicini i miei amici con tutti i messaggi che mi hanno mandato, le mie amiche che, anche loro, mi hanno fatto un video, la video-chiamata.. insomma io non mi sono sentita sola, e sono certa che mai lo sarò.
CONCLUSIONE
Dopo questa piccola riflessione, ci tenevo a ringraziare tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno reso questo giorno così importante, il più speciale di tutti.
Vi auguri di arrivare a questo traguardo nella vita, e non intendo ai 18 anni, perché molti di voi ci sono già, altri ci arriveranno. Vi auguro di arrivare al momento della vita in cui vi guardate intorno e capite che non c’è niente di più bello che sentirsi amati!
E voi? Siete anche voi del team #compleannoinquarantena?