È giunto il momento di riaccendere i nostri sogni!
WhiteShark
“CACHET” è il nuovo singolo del duo urban milanese WHITESHARK.
Dopo aver scacciato via i fantasmi del passato con i due brani precedenti, “Stavolta No” e “Non Risponderò” (di questo brano vi abbiamo già parlato in un articolo con questi due scatenatissimi artisti)i due squali, attraverso questo nuovo singolo dal titolo metaforico, vogliono sbranare il futuro e trasformare la loro più grande passione in un lavoro vero e proprio.
Chi sono i Whiteshark?
L’idea del nome è presa dalla fame, dalla costanza e dalla determinazione con cui inseguono i loro obiettivi perché lo “squalo bianco”, uno dei predatori più forti al mondo, non dorme mai. Inoltre hanno iniziato a identificare i loro fan con lo slang “BREZIS“, un nome nato quasi per caso durante una serata e insieme a loro stanno costruendo la “Brezis family”.
Quattro chiacchiere con White Shark
Bentornati! Nella nostra scorsa intervista abbiamo parlato di un amore che non andava tanto bene e che andava superato, ora si passa più al concreto con “Cachet” e parliamo di soldi!
Ci teniamo a precisare che “Cachet” è una metafora e vogliamo trasmettere il fatto di credere sempre e concretamente a quello che si fa. Il brano è abbastanza provocatorio, i soldi per noi sono comunque un mezzo e non devono essere un fine.
Io penso che la metafora sia anche che il lavoro del mondo dello spettacolo debba essere pagato come tutti gli altri.
Esattamente!
Voi siete veramente provocatori e c’è questa frase che voi dite “fatturare senza fare un cazzo” che ovviamente lascia perplessi . Secondo voi c’è molta gente che lo fa?
Assolutamente si e quindi ho scritto “fatturare senza fare un cazzo vi incoraggia” perché c’è gente che non fa niente e guadagna milioni di euro, io che mi spacco il culo per fare questa roba, che diventa un mestiere, guadagno poco niente.
Dite anche che “1100 al mese sono un po’ una miseria”. Non pensate che alcune persone ci portano avanti una famiglia?
Mi sembra misero perché io fino a 4/5 mesi fa lavoravo in un macello di carne 12 ore al giorno e mi davano 1250 euro al mese per lavorare tutte quelle ore e sicuramente ero sottopagato. Noi raccontiamo quello che viviamo.
So benissimo cosa vuol dire guadagnare 900 euro al mese. Mio padre ha lavorato 43 anni in fonderia e non è neanche riuscito a comperarsi una casa, so cosa dico e non è una provocazione per fare incazzare la gente!
Noi ci siamo anche messi nei panni di tutta questa povera gente che fa fatica a fine mese ad andare avanti.
E arriva poi un punto della canzone dove arrivate a citare artisti come Gue, Fabri Fibra, Arisa… spiegatemi questa scelta.
Noi scriviamo quasi sempre insieme, lui (Simoroy)è stato bravissimo perché gli è uscita la prima citazione che credo fosse quella di Fabri Fibra, ricordando il suo titolo “La soluzione” che è stato un tormentone quando uscì.
Poi ci è venuta l’idea di usare altre “frasi famose” con senso compiuto citando dei titoli e facendo giochi di parole. Posso dirlo “Simoroy è stato bravissimo e ha fatto un capolavoro”.
Ma di Arisa “vi sta sul cazzo “la sincerità o lei?
Arisa è un artista clamorosa che stimo particolarmente! Chi fa capire che vuole guadagnare e non fare niente gli dico: “mi stai sul cazzo, sincerità come Arisa!”
Voi siete proprio due squali sempre più affamati e più convinti e dite che è arrivato il momento di riaccendere i vostri sogni. Siete molto giovani… trovate che vi siano stati spenti questi sogni?
Diciamo che oggigiorno se non hai un budget veramente corposo è difficile realizzarsi soprattutto in questo campo. Ti trovi a competere con strutture, artisti, gruppi che fanno video sulla luna e tu hai l’iPhone per fare le riprese.
Per gente nella nostra situazione, che lavora ogni giorno per farsi spazio, è faticoso il triplo quindi la nostra bravura è continuare a fare cose di qualità con costanza e farsi notare per far si che qualcuno poi ti dia tutti gli strumenti per poter uscire bene!
A volte anche il video sulla luna non è significato di un grande qualità artistica. Bisogna soprattutto essere coerenti con un pensiero che si ha e portarlo avanti coi mezzi a disposizione. Mi avete parlato di superare un amore difficile, ora di rispetto di lavoro, questi squali cosa mi vanno ad azzannare per la prossima volta?
Abbiamo un mondo di cose da dire, da trasmettere. C’è tanto carne al fuoco e abbiamo gia le idee chiare su cosa vogliamo dire e come vogliamo dirlo.
Quindi siete già pronti per un altro singolo?
Si ne abbiamo già altri 2 o 3 già “pronti”.
Qualche live?
Abbiamo suonato al “Barios Cafè” e il 15 Aprile, a partire dalle ore 23:30, ci esibiremo al MOVIE CLUB di Desio (MB). Porteremo sul palco i nostri ultimi singoli insieme anche a qualche brano inedito a sorpresa.
Il video di “Cachet” di White Shark
Il Video è stato girato e diretto da Edoardo Novati. I due squali non hanno optato per uno storytelling come sono abituati a fare di solito, ma hanno deciso di aggiungere effetti 3D in modo tale da concentrare l’attenzione più sull’effetto visivo, con l’obiettivo di bucare lo schermo e far arrivare le loro personalità artistiche e umane, oltre al loro logo che ormai li caratterizza da tempo, come visibile dagli orecchini, le collane e le t-shirt.