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“Un anno di NOTTE”: BLUEM, teatro e magia.
Scuro Chiaro

“Un anno di NOTTE”: BLUEM, teatro e magia.

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Grazie a Davide e a Daniele per aver condiviso con me questa esperienza. A quest’ultimo un ringraziamento anche per le foto, il mio telefono le fa brutte ne “l’altare vivente dove la schiena terminando cambia nome”.

Il 24 maggio 2022, al Teatro Filodrammatici di Milano, è andato in scena “Un anno di NOTTE”, evento organizzato dal MI AMI Festival che ha accolto la performance della cantautrice e producer BLUEM. Il concerto è stato pensato per festeggiare il primo album in italiano dell’artista, “NOTTE”, pubblicato esattamente un anno fa, il 28 maggio del 2021.

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BLUEM sul palco del Teatro Filodrammatici.

Premessa: se non avete sentito il disco vi siete persi uno dei più bei lavori musicali dell’anno scorso, per il modestissimo parere di chi scrive, il più riuscito. Non credo di essere in grado, in poche parole, di descriverlo: vi troverete di fronte a nemmeno 20 minuti di musica che ve ne faran volere minimo il triplo.
Le sette tracce che compongono “NOTTE” – una per ogni giorno della settimana – lasciano in bilico tra sonorità presenti e passate, richiamando le origini sarde della cantautrice. Durante questo arco temporale veniamo accompagnati nel personale viaggio dell’artista alle prese con il proprio io e le proprie emozioni.

Ma torniamo al concerto.
Sul palco non c’è spazio per gli orpelli: ci si trova di fronte solo alla cantautrice che si ritaglia un piccolo angolo dove potersi esibire, accompagnata in penombra da Andrew Malakay e Claudio Spanu, curatore dei visual apparsi durante lo show. Shout-out per Simone D’Avenia, compagno d’avventure di BLUEM che questa volta purtroppo non era presente. Il grosso del palcoscenico è dedicato ai ragazzi di raichinasa, un collettivo che ha coreografato “NOTTE” ed ha regalato alla musica una sua raffigurazione visiva a dir poco eccellente.

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Il collettivo raichinasa sul palco per coreografare “NOTTE”.

Il concerto quindi prosegue e non si ferma mai, regalandoci in una manciata di minuti un’esperienza sospesa tra reale ed immaginifico. BLUEM porta in scena tutta la sua settimana, dando anche spazio ad “UMMA”, sua ultima fatica pubblicata, trait d’union tra le esecuzioni di “MARTEDÌ” e “MERCOLEDÌ” (infatti la traccia nacque ai concerti con questo scopo).
Ad intervallare le canzoni, i visual ci intrattengono con audio provenienti direttamente da abitanti sardi, tra i quali troviamo anche un’illustrazione su un proverbio dell’isola. C’è spazio anche per uno spezzone di intervista alla cantautrice ed attrice sarda Maria Carta da parte di Mike Bongiorno.

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Tutto questo ricordo che è andato in scena al Teatro Filodrammatici a Milano, che per chi non lo conoscesse può ospitare fino a 200 persone. Il teatro, con il suo modesto numero di posti, non ha fatto altro che creare una profonda e sentita intimità tra l’artista ed il pubblico presente.
La settimana scorre veloce fino alla sua conclusione in “DOMENICA”. Dopo qualche secondo di pausa, BLUEM ci saluta con un ultimo brano fuori scaletta. I doverosi e meritati ringraziamenti di rito ed il sipario viene chiuso, riportandoci alla realtà.

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Pochi strumenti permettono di percorrere questo intendo viaggio.

Non posso quindi che concludere suggerendovi caldamente di recuperare “NOTTE”. Questo disco ha lasciato in me un segno profondo, marcato ancora più saldamente dopo questa notte (tee-hee) a teatro. Spero possa lasciarlo anche a voi. Ah, ovviamente correte poi ad assistere ad un live di BLUEM, per supportare una delle artiste più talentuose dei tempi moderni e per regalarvi un attimo di magia.

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