MEDELLÌN è il nuovo singolo di SIBA con l’etichetta discografica Digital Noises di Giuseppe Fisicaro.
Siba oggi ha piena consapevolezza e visione del suo panorama personale, dopo diversi periodi di depressione che però lo hanno aiutato a ritrovare se stesso in tutto e per tutto.
Conosciamo meglio Siba
Cresciuto nel sud-est di Milano nelle zone di via Padova e viale Monza, Siba, fan del rap underground, partecipa a diversi eventi di freestyle a Milano, per poi dedicarsi molto tempo dopo a ricercare un’espressione musicale a lui appropriata, sperimentando la sua voce e ricercando la sua vera esigenza.
Crescendo in una situazione finanziaria non agevole, decide di partecipare a diversi talent per fare conoscere la sua musica, ottenendo degli ottimi risultati.
Ha vinto il talent “The Coach 2021”.
Quattro chiacchiere con Siba.
Parliamo del tuo ultimo brano Medellìn. Ci racconti come nasce e la scelta della tematica che tratti?
La prima esigenza è stata quella di ricercare un suono e un panorama musicale che mi si addica. Volevo rinnovarmi senza farmi influenzare e soggiogare da quello che è il mercato attuale.
Per me la musica va oltre la fama e il successo come invece spesso accade nelle nuove generazioni che cadono in ruoli o a far credere delle cose quando non è necessario farlo.
Serve trovare una coerenza con se stessi e con quello che si esprime al microfono.
Tu cresci a Milano, in zone non facili dove “non ci si fa mancare nulla”. Quanto questa cosa te la sei portata anche nello scrivere la tua musica?
Ancora mi caratterizza un sacco. In molti mi hanno consigliato, negli anni, di provare, dato il il mio timbro vocale, il mondo pop. Io però ho delle radici che difficilmente riusciranno a togliermi nella mia scrittura che derivano dallo stile di vita che ho dovuto affrontare crescendo in zone non facili che però non sono mai andate a ostacolare quello che avrei voluto fare.
Tu fai un percorso musicale abbastanza parallelo a un percorso di vita. Passi momenti legati al mondo della depressione che però ti sono “serviti” nella tua crescita musicale.
Esattamente e oserei dire che sono stati un punto fondamentale anche per le prossime uscite. La depressione è una cosa davvero complicata. Il non star bene con se stessi però a volte può dare una mano a trovare il meglio anche dalle situazioni più brutte.
Hai partecipato a diversi talent usandoli, avendo anche non grandissime risorse economiche, come strada per aiutarti a trovare un tuo posto in questo mondo musicale. Spesso sono molto contestati, il tuo punto di vista?
Sicuramente dipende anche dal tipo di talent che decidi di fare, alcuni prevedono un target e un suono omogeneo altri in cui puoi comunicare senza restrizioni, senza qualcuno che ti debba dare una direzione. A me è servito per mettermi alla prova in situazioni differenti.
Hai parlato di condizionamenti musicali. Siamo a un mese circa dall’ultimo festival di Sanremo. Il tuo gusto dove è andato e… forse qualche condizionamento c’era?
Sono molto sincero, credo di non aver mai visto un Sanremo in diretta negli anni. Vado poi per curiosità personale a vedere le performance anche perché è importante per la propria formazione professionale.
Quest’anno ho visto la prima puntata per fare un favore alla mia compagna e diciamo che nel complesso c’era qualcosa che poteva interessarmi.
Blanco, ad esempio, sono felice della vittoria ma mi aspettavo da lui un’adrenalina diversa per il percorso fatto fino ad oggi e quindi a gusto personale mi ha un po’ deluso!
Era però anche scontato che dopo l’anno dei Maneskin avremmo fatto almeno 20 passi indietro…
Il tuo nome d’arte Siba da dove arriva?
Io sono cresciuto facendo free style nei centri sociali di Milano ed erano i tempi in cui si parlava al contrario. Così il mio cognome abbreviato e girato ha fatto nascere Siba.
Prossimi progetti per il futuro che ci puoi svelare?
E’ appena uscita un preview su instagram che precederà l’uscita di un brano molto, molto particolare che non tutti si aspetteranno. Un brano per me molto difficile da scrivere per quello che mi ha fatto tirare fuori.