Sabato 9 luglio all’Arena di Verona è andata in scena la seconda recita di una spettacolare Traviata, ultima creazione di Franco Zeffirelli.
Sul podio Marco Armiliato, Direttore Musicale del Festival, guida il cast della prima: Vittorio Grigolo, Vladimir Stoyanov e Nina Minasyan splendida protagonista.
Ad Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona si aggiungono i primi ballerini Andreoudi e Staiano e centinaia di mimi e figuranti.
Il Cast di “La Traviata”.
Marco Armiliato – Direttore Musicale
Il Maestro Armiliato riconferma con ogni sua direzione la sua grande eleganza e compostezza. Un’attenta lettura dello spartito che porta ad una “accurata sottomissione” al volere del compositore. Il tutto volto ad assecondare in modo eccelso la parte drammaturgica ottenendo risultati di altissimo livello senza sbavature o eccessi.
Nina Minasyan – Violetta Valery
La protagonista Violetta è il giovane soprano armeno Nina Minasyan, reduce dal felice debutto veronese del 2 luglio scorso.
Egregiamente calata nel personaggio e con una vocalità indiscutibile per questo ruolo: una voce chiara e cristallina assolutamente perfetta anche nei momenti di virtuosismo del primo atto.
Di grande livello anche la sua parte interpretativa che ci regala un “Addio del passato” ricco di grande intensità emotiva sorretta sempre da una tecnica vocale che le permette di spaziare nei tre “diversi soprani” richiesti dal Maestro Verdi per questo capolavoro senza alcuna sbavatura o cedimento.
Grandi applausi durante tutta la recita lo confermano.
Vittorio Grigolo – Alfredo Germont
Vittorio Grigolo, tenore dalla carriera internazionale, travolge il pubblico dell’Arena con la sua indiscutibile presenza scenica e con una vocalità indiscutibile che sostiene un’interpretazione dove la passione diventa l’elemento predominante.
Grigolo sulla scena porta la veemenza, l’ardore, la rabbia e il dolore che penso connotino in modo quasi cinematografico la personalità del giovane Germont.
Anche per lui moltissimi applausi a scena aperta che ricambia con la sua totale devozione al pubblico.
Vittorio Grigolo sul palco dell’Arena ci porta una ventata di grande melodramma italiano senza risparmiarsi ma dandosi al capolavoro con tutto se stesso.
Vladimir Stoyanov – Giorgio Germont
Il baritono Vladimir Stoyanov è un vero papà Germont. Una indiscutibile vocalità verdiana e un’interpretazione intrisa di grande compostezza, rigore e doveri sociali che si intrecciano ad un dolore che si dipana atto dopo atto fino a culminare nell’ultimo in modo davvero splendido.
Con il suo “Di provenza il mar, il suol” ci convince con un bel canto senza alcuna sbavatura che non vacilla neanche nei tanto attesi acuti sul finale dell’aria.
La regia dell’inarrivabile Maestro Franco Zeffirelli.
Come fare di un opera lirica un dipinto scenico, questo in poche parole il capolavoro registico dell’indimenticabile Maestro del teatro italiano Franco Zeffirelli.
Il commovente inizio con il funerale di Violetta, la realizzazione del borghese mondo ottocentesco, una festa tra maschere, balli e goliardia senza freni per arrivare ad un finale in cui la morte diventa regina incontrastata della scena rendono questa messa inscena quasi un opera cinematografica a Teatro.
Completano il Cast
Gli altri ruoli del grande capolavoro verdiano sono affidati a cantanti già affermati a livello internazionale e giovani promettenti, cui Fondazione Arena pone particolare attenzione: il visconte Gastone è interpretato da Carlo Bosi, il Barone Douphol da Nicolò Ceriani; Lilly Jørstad è Flora, insieme al giovane Marchese d’Obigny di Alessio Verna; Francesco Leone è il Dottor Grenvil, Francesca Maionchi e Max René Cosotti sono i fedeli Annina e Giuseppe. Completa il cast come Domestico di Flora e Commissionario Stefano Rinaldi Miliani.
Le luci sono create da Paolo Mazzon e le coreografie da Giuseppe Picone, étoile internazionale e direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli nonché popolare volto televisivo.
Daniel Ezralow coreografa i ballabili del terzo atto aggiunti nella versione parigina.
Critiche e complimenti
Difficile trovare delle critiche a questa messa in scena all’Arena di Verona e quindi direi ci si possa tranquillamente dichiarare che ci si trova davanti ad un lavoro di altissima qualità dato spesso, per chi ha il ruolo di “critico musicale”, che è più facile trovare i lati negativi di una produzione che quelli positivi.
Un Cast scelto con grande cura del personaggio dato che ognuno dei protagonisti in scena ha dato vita a gli esatti ruoli che ci si aspettano sia per vocalità che per carisma interpretativo.
Nina Minasyan protagonista indiscussa di questo allestimento, Vittorio Grigolo un Alfredo che con la sua passione ti travolge dal primo passo sul palcoscenico (ancor prima di cantare) e Vladimir Stoyanov ci regala un Giorgio Germont che sempre vorremmo vedere e ascoltare.
I lunghissimi applausi durante l’Opera e al termine hanno dato prova che il non facile pubblico dell’Arena ha confermato l’eccelsa qualità di questa strepitosa Traviata.