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NOCTURNUS
Scuro Chiaro
nocturus

MIX DI ARTI VARIE

ESTATE SFORZESCA

PRESENTAZIONE

Eccoci nuovamente nella cornice del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, in questa lunga carrellata estiva di spettacoli di vario genere.

NOCTURNUS è  uno spettacolo che mescola varie arti per far si che lo spettatore ne possa godere in un unico momento.

Cerca insomma di recuperare un arte tipica dell’antichità classica dove la danza, il canto, la parola e la recitazione si mescolano

LO SPETTACOLO

Il tema, come dice il titolo, che accomuna tutto ciò che si sussegue sul palco, è la NOTTE

nocturnus

Si alternano quindi brevi brani recitati, di autori come De Saint Exupéry, Shakespeare, Garcia Lorca, Byron e Anna Del Freo; pezzi classici al pianoforte, ovviamente dei Notturni di Chopin, ma anche non poteva mancare l’adagio del Chiaro di Luna di Beethoven e il Chiaro di Luna di Debussy.

Poi anche alcuni brani d’opera dove ovviamente , pur sotto aspetti e sfaccettature diverse, la protagonista è sempre la notte.

La fa da padrone Verdi con brani dal Un ballo in maschera, Trovatore, la Forza del Destino e Otello, ma non può mancare E lucean le stelle da Tosca di Puccini e Casta Diva dalla Norma di Bellini.

Si chiude infine con La Barcarola da I racconti di Hoffman di Offenbach.

In tutti questi brani vi è il tocco delicato, descrittivo della danza.

Alcune ballerine, introducono e sottolineano le musiche e le romanze con coreografie, minimali, delicate. Un abile miscuglio di classica e moderna, quasi come un sogno che si svolge sullo sfondo.

COMPAGNIA ED ARTISTI

La regia di Nocturnus è di Elena Gigliucci ,direttore artistico della Motus Vitae Academy che ha patrocinato questo spettacolo.

Elena Gigliucci

Elena Gigliucci è danzatrice, coreografa, regista di teatro e architetto, il suo continuo lavoro su tutte le risorse creative l’ha portata a creare questa formula di spettacolo dove le diverse arti si esprimono rilanciandosi l’una con l’altra lo spunto per esprimersi.

Orchestrati quindi dalla sua regia abbiamo ascoltato il maestro pianista Marzio Fullin, collaboratore a diverse stagioni liriche in Italia e docente alla Scuola di perfezionamento del Teatro alla Scala dove ha collaborato in diversi spettacoli dello stesso teatro.

Marzio Fullin

Abbiamo ascoltato le voci del soprano Tatiana Chivarova, che ha calcato le scene di importanti teatri nazionale ed internazionale, del mezzosoprano Ana Victoria Pitts e del tenore Francesco Anichini giovani ma già affermati artisti.

Tatiana Chivarova

Tre voci importanti, di grande forza ed intensità., che hanno saputo suscitare grande attenzione ed emozione nel pubblico.

Ana Victoria Pitts e Francesco Anichini

L’attrice e doppiatrice Dania Cericola, anch’essa un insegnate del Motus Vitae Academy con una lunga carriera alle psalle, ha recitato i brani poetici, facendo da intermezzo ed allo stesso tempo da trai d’union tra i vari momenti.

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Chessa

Ed infine per soddisfare anche gli occhi abbiamo ammirato Greta Mazza, diplomata all’Opera de Paris e Akos Barat,  splendido danzatore ungherese e Sofia Agnoletto e Matilde Birnbaum, ballerine di MotusVitaeBallet, volteggiare con grazia.

Coreografie in alcuni momenti oniriche, come è giusto che sia in uno spettacolo in cui si parla di notte, di sonno e di sogni!

CONCLUSIONE

Un interessante scorrere e collaborare tra le diverse forme artistiche espressive.

Curioso scoprire i diversi occhi con cui guardare la notte, i diversi sentimenti ed emozioni che sussurrano nell’oscurità tra la luce lunare e scintillar di stelle.

Tutti artisti di grande levatura che hanno suscitato belle emozioni.

Peccato forse che il transitare da un brano all’altro, da una forma espressiva all’altra fosse poco fluido, poco naturale.

In occasione dei brani d’opera, farli precedere da un sunto della trama dell’opera per spiegare il contenuto della romanza è risultato un po’ forzato e ha spezzato un po’ il flusso delle energie e delle emozioni.

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