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GENTILE: “La solitudine ci può rendere migliori”. Il nuovo singolo “Che male c’è”. Intervista esclusiva.
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GENTILE: “La solitudine ci può rendere migliori”. Il nuovo singolo “Che male c’è”. Intervista esclusiva.

Gentile

«In una notte, durante un temporale  mi sono reso conto che la solitudine può essere la più grande forma di libertà»

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CHE MALE C’È” è il brano che segna il ritorno in grande stile del cantautore pugliese GENTILE.

Scritto da GENTILE e prodotto dallo stesso cantautore presso Flower Studio, il nuovo inedito “CHE MALE C’È” rivela la sua voglia di sperimentare e di approfondire generi musicali attraverso la loro commistione; il risultato è un ensemble di sonorità moderne e ricercate che rispecchiano perfettamente l’evoluzione e l’intensità degli stati d’animo di GENTILE. 
Il brano è arricchito dalle chitarre di Mattia Tedesco (Vasco Rossi, Achille Lauro), dal contributo di Davide “Dado” Neri (Piero Pelù, Gianna Nannini) al basso e da Giuseppe Sangiorgio alla batteria.

Di cosa ci parla “Che male c’è”

“Che male c’è” rappresenta una riflessione sulla solitudine. La presa di coscienza di GENTILE attraversa diversi stadi, partendo da atmosfere oscure sino ad arrivare ad un barlume di speranza finale, grazie ad un climax ascendente di emozioni che porta l’autore a vederci chiaro e ad apprezzare i risvolti positivi di questa condizione.

Caratterizzato da sonorità capaci di miscelare alla perfezione l’identità fortemente rock del cantautore e il suo stile che spazia tra cantautorato e il pop, “Che male c’è” è un brano spontaneo e trasparente, con cui GENTILE dà sfogo ad un flusso di coscienza intimo e personale, che culmina in un’inedita definizione di libertà.

Cover di "Che male c'è" di Gentile
La cover di “Che male c’è” di Gentile

“Che male c’è” rappresenta un interrogativo e al contempo una risposta, una consapevolezza nuova che guida il cantautore verso orizzonti da scoprire. Questo brano è il grido di chi assapora una nuova forma di libertà, fatta di accettazione e di miglioramento.

Conosciamo meglio Gentile

Classe 1981, il cantautore Pasquale Gentile, in arte GENTILE, si approccia per la prima volta al mondo della musica all’età di dodici anni, iniziando a strimpellare la chitarra. La passione si è evoluta poi in interesse verso la batteria, consentendogli di ricoprire il ruolo di batterista in numerose cover band specializzate nel blues e nel rock. 
Nel dicembre del 2020 arriva l’esordio: con il brano Solo musica, GENTILE apre agli ascoltatori le porte del suo immaginario e della sua poetica.  Nell’agosto del 2021 si concede di sperimentare sonorità fresche e spumeggianti, vicine al reggaeton, con il singoloFantastiche bugie.

Quattro chiacchiere con Gentile

Nuovo brano dal titolo “Che male c’è”. Si parla di solitudine e la prima domanda che mi nasce spontanea è: tu sei una persona solitaria?
Si abbastanza, sono un lupo solitario.

Hai condiviso quindi questa tua solitudine con il tuo pubblico con questo nuovo brano?
Si certo. La solitudine porta spesso a riflettere a darci dei messaggi positivi e di scoperta di noi stessi ed è questo che ho voluto quindi far arrivare anche al mio pubblico.

L’ispirazione arriva anche da quello che si è vissuto durante la pandemia?
Si diciamo che la pandemia ha influito parecchio perché ha costretto tutti noi a star rinchiusi e a trascorrere molto tempo da soli e questo, per quanto mi riguarda, ha avuto una notevole influenza sulla mia musica.

Tu dici ance nel tuo brano “se siamo soli ci sarà un perchè”. Secondo te qual è questo perché?
Io credo molto nella lezioni che ci dà l’universo e forse qualche messaggio che ci ha mandato non l’abbiamo imparato e quindi a volte nella vita riaccadono le stesse situazioni e gli stessi eventi che potremmo evitare.
La solitudine quindi credo sia un mezzo che l’universo ci dona per raggiungere una consapevolezza maggiore di noi stessi.

Quindi mi nasce una domanda un po’ marzulliana a questo punto: soli e liberi o soli ma liberi?
La solitudine non voglio dire che necessariamente sia libertà ma credo che possa darci una mano a capire noi stessi e farci capire bisogni inconsci che abbiamo portandoci anche alla meditazione.
Meditando ci avviciniamo a una libertà interiore che ci rende più aperti agli eventi che sono destinati a noi.

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Gentile
Gentile e il suo rapporto con la solitudine nel nuovo singolo “Che male c’è”

Venendo alla parte prettamente musicale hai fatto una ricerca di sonorità moderne che rispecchiano anche la tua forma di evoluzione musicale e tutto questo lo hai fatto con un bellissimo team di artisti. Come è nata questa collaborazione?
Quasi per caso. Ho la fortuna di avere nel mio paese uno studio di registrazione nonché amici e produttori con i quali abbiamo portato avanti il progetto Gentile. Loro sono Saverio De Bellis e Antonio Colangelo che ringrazio e che, a loro volta sono amici di Mattia Tedesco e Dado Neri, abbiamo avuto la possibilità di lavorare insieme e tirar fuori sonorità un po’ ricercate che rispecchiano il mio bagaglio musicale che mi porto da quando ho l’età di 12 anni.

La tua carriera nel mondo della musica parte dagli strumenti non dalla voce…
Si esatto. Ho iniziato a 12 anni quando mia madre mi regalò una chitarra classica per la Befana e da li ho iniziato a strimpellare e poi sono passato al basso, alla batteria che mi prese particolarmente e ho iniziato a suonare in diverse cover band suonando rock, blues…

Poi ho continuato a suonare e comporre facendo musica reggae che adoro anche grazie a mio padre che mi faceva ascoltare Bob Marley.
Ho scritto molti brani tenendoli per un periodo nel cassetto e poi negli ultimi anni forse avevo più cose da raccontare e emozioni da condividere e le ho volute mettere nero su bianco e così è nato Gentile.

Gentile è il tuo cognome e lo hai fatto diventare anche il tuo nome d’arte. Ti connota questo modo di essere? E’ una parte di te che ti piace mostrare?
Io non ho mai avuto un soprannome, mi hanno sempre chiamato Gentile. Molti dicono che rispecchi la mia personalità e non avendo altri nomi, ero molto in difficoltà, ho deciso di lasciare questo che secondo me suona bene.

Prossimi progetti dopo questo brano?
A maggio ci sarà la pubblicazione del mio Album con dieci brani e un secondo singolo sarà pubblicato insieme al disco.

Il video di “Che male c’è” di Gentile

Con questo video Gentile ha voluto unire la musica all’arte volendo far “dipingere” la sua canzone da un artista.

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