Daniele Alessio ovvero il “trainer della musica” e fondatore di Ego Fitness Studio si racconta in questa nostra intervista dove ci parla di come tutto e iniziato e di come ora passione e lavoro siano per lui una cosa sola.
Conosciamo meglio Daniele Alessio.
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Quattro chiacchiere con Daniele Alessio.
Come e perchè sei diventato il “trainer della musica”?
Sono diventato “trainer della musica” in modo molto casuale, non fa parte di qualcosa di premeditato.
Io sono grande amante della musica oltre che del fitness che è diventata la mia professione.
Tra i moltissimi artisti che seguo, qualcuno lo conoscevo già per vie traverse, per amicizie comuni.
Ho cominciato con allenarne uno ora molto forte ed è stato molto interessante come ci siamo conosciuti.
Avevo commentato l’uscita del suo ultimo album e forse quello che avevo scritto lo aveva incuriosito dato che mi ha risposto ringraziandomi.
Da li è iniziata una conversazione che è finita con l’invito da parte mia a conoscerci e se avesse avuto piacere ad allenarsi con me.
Abbiamo così iniziato un percorso insieme e a cascata sono arrivati moltissimi altri artisti nonché anche persone che lavorano al loro fianco.
Quanto è importante, secondo te, il lavoro su se stesso a livello fisico per un artista?
Dal mio punto di vista è fondamentale sopratutto nel mondo attuale e non solo nel mondo della musica ma dello spettacolo in generale.
Non tutti gli addetti ai lavori pero percepiscono questa cosa.
Credo che nella realtà che viviamo e con l’avvento dei social network che propongono questa continua ostentazione della perfezione fisica e non solo, sicuramente nell’economia di un personaggio pubblico l’aspetto fisico è molto importante.
Molti sottolineano però anche l’importanza dell’attività fisica per un benessere mentale e non solo estetico. Condividi questo pensiero?
Assolutamente si. Direi che l’attività fisica da più beneficio mentale alle volte che non fisico perchè anche solo l’avere la costanza, la dedizione e la determinazione di fare attività significa che nella tua testa fai scattare una serie di meccanismi che cambiano il tuo modo di approcciare alle cose e alla vita.
Sicuramente il primo beneficio quindi è mentale e poi se fatto con continuità e bene porta anche un beneficio fisico.
Parlando di costanza tu ne sei un esempio vivente dato che hai tradotto la tua passione in un lavoro e ad alti livelli. Avresti mai pensato potesse accadere e quale è stato il percorso per arrivarci?
Il mio percorso è stato un po’ particolare.
Io non nasco come trainer ma come amante del fitness, dello sport.
Ho inizialmente fatto un percorso di studi totalmente diverso diplomandomi all’istituto tecnico. Ho lavorato in settori che nulla centrano con il fitness e poi ho deciso di entrare professionalmente in questo settore che ero quasi trentenne (circa dieci anni fa).
Non volevo che la mia passione diventasse un lavoro per paura di perderla ed invece è stato un grande errore perché oggi sono molto felice e motivato nel farlo.
Quando però mi ci sono buttato, magari anche più tardi, rispetto ad altri, ci ho messo talmente tanto di me stesso che ho saltato una serie di tappe raggiungendo direi obiettivi molto alti!
Tre consigli come personal trainer ai giovani artisti per unire l’attività fisica al loro grande sogno professionale?
Dato che conosco molti artisti molto giovani credo che dovrebbero approcciarsi all’attività fisica principalmente per riuscire ad avere disciplina che alle volte è quello che fa la differenza tra chi arriva e chi non. Il talento non basta se non ci si unisce un metodo di lavoro e una grande costanza.
Inoltre non dimentichiamo il benessere mentale che ti permette di dedicarti a te stesso che può essere poi anche una fonte di ispirazione per la tua attività creativa.
L’artista dei tuoi sogni che vorresti allenare?
Sicuramente Chris Brown perchè sono un suo grandissimo fan e visto che l’ho visto leggermente appesantito….