Scopriamo similitudini, differenze, atmosfere dei due tour di Claudio Baglioni in questo 2022 che riserverà ai suoi fans ancora molte sorprese!
Gli spettacoli
DODICI NOTE SOLO
Per tutto il tour durante l’inverno e la primavera, come si intuisce dal titolo, Baglioni è stato da solo, “e se da una parte c’è una grande responsabilità, dall’altra anche tanta libertà. Il problema è stato mettere d’accordo musicista e cantante“, scherzava all’inizio degli show Claudio Baglioni, accompagnato dai pianoforti su cui si divide in tre. “A rappresentare, in tre ore, ieri, oggi e domani”.
Il passato con il pianoforte a coda, il presente con il piano elettrico e i suoi suoni, ed il futuro con il pianoforte digitale.
«Per muovermi in una sorta di circolo antiorario, anche per sconfiggere il tempo che passa. Tre caravelle che spero mi portino alla scoperta di una mia America».
La scaletta, circa una trentina di pezzi partendo da Solo e finendo con “La vita è adesso”, ripercorre 50 anni di successi, “e non è mai semplice, si combatte con pezzi cardinali della memoria collettiva. E’ meglio a inizio carriera quando hai un album o due“, ha detto Claudio Baglioni.
“Ci sono dei pezzi che sicuramente rimangono in un calendario oramai distante, altri che hanno avuto il passaporto del tempo e sono di nuovo attuali, mentre altri ancora, e ce ne saranno diversi in questa performance, che invece sono molto meno usuali nei miei repertori“.
Ci sarebbe davvero tanto da raccontare di uno spettacolo di oltre tre ore che ripercorre in chiave personale ed intima, ma allo stesso tempo grandiosa, i brani del repertorio di Baglioni scelti tra oltre trecento canzoni attraverso un’attenta selezione delle canzoni più rappresentative della sua carriera, ma anche di quelle che meglio potessero adattarsi al contesto dei teatri lirici in cui si è esibito.
“Ci sono pezzi del passato distante, altri molto attuali, altri ancora poco usuali nel mio repertorio ma che amo particolarmente e ritengo tra le cose migliori che sono riuscito a fare – racconta Baglioni – Certo, ci sono anche le canzoni fondamentali, quelle popolari“. La scaletta alternava infatti pezzi molto conosciuti e cantati a gran voce dal pubblico, a cose recenti ad altre ancora più lontane nel tempo, anche dei periodi degli esordi, “quando la musica era un passatempo, un trampolino di lancio, mentre ora è ciò che mi dà la sensazione di vivere con importanza” ha confidato Claudio al suo pubblico.
“Dodici note sono anche quelle con cui si crea tutta la musica, dalla composizione di questi mattoncini riusciamo a fare qualsiasi tipo di genere, classica, sinfonica, operistica, folk, pop, jazz, ogni musica nasce dagli stessi ingredienti“, ha aggiunto Baglioni.
I suoi fans ricorderanno che già una ventina di anni fa si lanciò in una simile avventura nei teatri storici italiani, “il che mi fa abbracciare luoghi che sono stati creati appositamente per la musica, in cui mi sento meno estraneo che a esibirmi rispetto ad un palasport o uno stadio“.
La nostra recensione
Baglioni canta, racconta aneddoti, spiega le sue canzoni, si rivela a tratti un mattatore simpatico, un intrattenitore piacevole che interagisce con il pubblico, che placa le fans più scatenate, mai fuori luogo , sempre in perfetto equilibrio tra musica, parole, riflessioni, umorismo.
Uno spettacolo amato soprattutto da chi predilige il rapporto con l’artista, le “chiacchiere”, le confidenze e quel filo inenarrabile che si crea tra palco e platea.
“Dodici note solo” è stato uno spettacolo inedito con 71 tappe sempre in location diverse, infatti nonostante i sold out quasi dappertutto, Baglioni ha scelto di non replicare in nessuna città, ma di toccare più luoghi possibili per portare la sua musica in un viaggio più vicino possibile alle persone.
DODICI NOTE TUTTI SU
Lo stesso tour di “Dodici note solo” si è trasformato dal 3 giugno al 27 luglio in “Dodici note tutti su”, in cui assieme a Baglioni sul palco ci sono stati la sua band, un’orchestra, un coro lirico per un totale di ben 123 artisti e 12 performer guidati da Giuliano Peparini già direttore artistico del tour trionfale 2018/2019 AL CENTRO e dello show televisivo UA su Canale 5 dal 4 al 18 dicembre 2021.
Un tour che ha toccato le location italiane più suggetive all’aperto: Terme di Caracalla Teatro Greco di Siracusa e Arena di Verona con uno spettacolo dall’impronta diversa rispetto al tour nei teatri lirici, innovativo e sorprendente.
Questo tour all’aperto era previsto per l’estate 2020 ed è stato rimandato più volte. Claudio Baglioni dal palco ha mostrato la sua gratitudine, durante il concerto all’Arena di Verona dal ritmo serratissimo ha detto: “Avete dovuto aspettare due anni, qualche giorno e cinque minuti, ed è di quei cinque minuti che io mi scuso. Abbiamo due anni in più, ma per fortuna siamo in un posto molto più vecchio di noi“, aggiungendo la speranza di tornare ad all’Arena per una nuova serie di concerti “Al centro”.
“Spero, prima di smettere, di poter tornare in questo posto magico e fare dei concerti con il palco al centro, come avevamo fatto qualche anno fa (2018/19 n.d.r), per sfruttarlo come era stato pensato originariamente, visto che questo non è un teatro ma un anfiteatro“.
GIULIANO PEPARINI ancora una volta ha mostrato la sua genialità nella direzione artistica, è riuscito a coreografare e creare quadri per canzoni su cui già aveva lavorato nei concerti di “Al centro” e nello show UA (su canale 5), dando sempre nuovi spunti, nuove intenzioni ai suoi ballerini che sono sicuramente tra i migliori nel panorama italiano e che sanno letteralmente raccontare le canzoni in modo sempre diverso.
I performer infatti hanno espresso le storie delle canzoni, con coreografie intense, come nel tour “Al Centro”, c’erano acrobati, contorsionisti, ballerine di flamenco, soldati, e anche un quadro sul femminicidio: in “Un po’ di più”, infatti, i performer hanno ballato con delle scarpe rosse col tacco appoggiate su dei vassoi.
Il palco era arredato solamente da pedane bianche ed occupato quasi totalmente dagli artisti. I gradoni di pietra e i resti archeologici delle Terme di Caracalla, del Teatro Greco di Siracusa e dell’Arena di Verona, hanno offerto uno sfondo unico su cui proiettare le immagini di scenografia… alberi, bambini, paesaggi al crepuscolo, cuori colorati o le bandiere. Bellissima la cornice illuminata da un fascio di luce, da cui Baglioni è entrato ad inizio concerto sulle note di “Io sono qui“, seguito dai ballerini.
I classici sono stati raccolti in un medley piano e voce (Questo piccolo grande amore, Amore bello,E tu…, Sabato pomeriggio, E tu come stai?), che ha introdotto il gran finale con Strada facendo, Avrai, Mille giorni di te e di me, Via e la classica chiusura con La vita è adesso.
La nostra recensione
Oltre tre ore di spettacolo senza pause. Con la direzione artistica di Peparini è stata creata una rappresentazione teatrale in cui il pubblico ha potuto letteralmente “vivere” la musica pop, le melodie liriche, le performances dell’orchestra e dei ballerini.
Tutto perfettamente sincronizzato e studiato nei particolari, per un risultato davvero stupefacente.
Uno show grandioso, che dimostra come Claudio Baglioni oltre ad essere uno dei cantautori più importanti della nostra storia ed un eccellente musicista sia anche un uomo che sa intrattenere, come ha dato prova anche con la direzione di Sanremo, che riesce a riunire sul palco mondi anche distanti tra loro, grazie alla sua musica, ma anche alla sua capacità di mettersi in gioco, di crescere ogni giorno, di sperimentare.
Uno spettacolo amato da chi adora il teatro, l’opera, la danza, da chi canta le canzoni del suo idolo, ma desidera anche “vederle narrate” da coreografie, luci e scenografie.
Due spettacoli molto diversi tra loro con cui Claudio Baglioni ha incontrato il suo pubblico, l’ha portato con sè senza risparmiarsi mai ed emozionando sempre in modo unico.
Grandi novità
Nel giorno del suo 71° compleanno Claudio Baglioni ci regala il bis.
Ho percorso 25.000 km in cento giorni cantando e suonando per sei sere a settimana. Senza mai provare un istante di noia o stanchezza. Senza mai cadere nella trappola della ripetitività. Teatri bellissimi e spettatori attenti ed entusiasti sono stati lo spettacolo per i miei occhi e le orecchie. Io ci ho messo la voce, le mani, il cuore. Gli altri le emozioni, le grida e gli applausi. Così che ogni concerto fosse speciale e si potesse ricordare. Sono alla fine di una lunga e fantastica avventura umana e professionale. Ma non termina qui. Se il pubblico chiama, l’artista torna in scena, ringrazia e concede il bis.
Claudio Baglioni
Claudio Baglioni prosegue il suo “DODICI NOTE SOLO”, un tour che è una vera e propria celebrazione per l’arte e per l’artista. Proprio nel giorno del suo compleanno ha infatti annunciato che il tour tornerà questo autunno con nuovi appuntamenti live a partire da ottobre.
“DODICI NOTE SOLO BIS”vedrà nuovamente Baglioni, solo, voce, pianoforte e altri strumenti, con le composizioni più preziose del suo repertorio, sui palcoscenici dei teatri lirici.
L’intervista a Claudio Baglioni per il tour
“Io, da solo sul palco di 60 teatri”: Intervista a Claudio Baglioni per il tour “Dodici note solo”.
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