La protagonista della storia è una ragazza: Phoenix De Lumière. Anche se virtuale mi faceva stare bene, nonostante i miei genitori fossero contrari alle relazioni a distanza.
Roberto Casuccio
Diciassette è il nuovo singolo ed esordio ufficiale del giovane artista partenopeo ROBERTO CASUCCIO.
Nato durante la prima quarantena, Diciassette è il primo esperimento in musica dell’artista, che entra così a tutti gli effetti nel panorama musicale pop italiano con un singolo godibile e leggero, nei temi e nel sound. Nel testo, ecco tornare alla mente un ricordo dell’adolescenza di Roberto Casuccio, che racconta così la sua prima relazione con una ragazza, conosciuta online.
“Ho iniziato a scrivere Diciassette nell’aprile del 2020, nonostante avessi poca autostima, dato che a scuola ai temi prendevo sempre 3 o 4”, racconta l’artista.
Un brano dolce che riporta alla mente quei momenti emozionanti dell’adolescenza in cui ognuno di noi è in grado di rispecchiarsi. Diciassette vi trasporterà in un viaggio fatto di ricordi e spensieratezza. Il videoclip, curato da Matteo Manunta, fa emergere ancora di più questi toni nostalgici ma felici, con una video animazione che vede come protagonisti Roberto e la stessa Phoenix De Lumière.
Chi è Roberto Casuccio?
La passione di Roberto Casuccio per la musica inizia già al liceo, quando, aiutato da Internet, naviga alla ricerca delle cover dei suoi brani preferiti, che spesso risultano essere migliori degli originali. In quel momento si accorge che, spesso, le carriere prendono il via passando proprio dalla realizzazione di cover. Questo lo spinge ad avvicinarsi alla musica ancora di più, finché nel dicembre 2012, iscrivendosi su YouTube, inizia proprio a cimentarsi nella realizzazione di cover, specialmente in lingua inglese.
Successivamente si sposta su Facebook, poi su Instagram e infine su TikTok, in base alle tendenze, per abbracciare un pubblico sempre più ampio.
Non ama rivelare molto di sé, tanto che la sua età è tuttora sconosciuta ad amici e followers.
Un suo segno caratteristico è la bandana, simbolo della sua crescita artistica grazie all’ascolto di brani rap/hip hop e r’n’b. Gli occhiali, invece, rappresentano il suo lato nerd, fatto di videogiochi e fumetti, una sua attualissima grande passione oltre alla musica.
L’intervista a Roberto Casuccio
Il tuo singolo s chiama “Diciassette” ed è chiaramente riferito all’età ma fa anche capire che tu non sei scaramantico.
Diciamo che qui a Napoli il 17 non è ben visto ma io vado contro corrente e per me invece può portare fortuna poi… essendo il mio primo singolo…
Con questo brano hai fatto un salto nell’adolescenza, momento molto bello per tutti noi, raccontandoci di questo tuo amore. Come mai hai deciso d ritornare li?
In realtà “Diciassette” rappresenta la mia primissima esperienza sentimentale, un amore iniziato con line. Da li tutto è cambiato, prima era tutto molto monotono. Diciamo che rappresenta il vero inizio della mia vita.
E’ nato tutto durante la prima quarantena, aprile-maggio 2020, non avevo niente da fare avevo tanto tempo libero e così ho iniziato a scoprire cose nuove tra cui scrivere canzoni e la primissima è stata questa.
Tra l’altro ci parli di un amore che hai interrotto tu.
Si perché a 17 anni non riuscivo a prendere delle decisioni ed ero un po’ influenzato da quello che dicevano i miei genitori, i miei amici. Lei viveva ad un’ora di distanza con la macchina da dove abito io, non prendevo mezzi… era tutto molto complicato.
Ora che è uscito “Diciassette” lei si è resa conto che è dedicato a lei?
Si. Noi siamo in ottimi rapporti, ci seguiamo su Instagram, l’ha ascoltata e ha detto che le piace.
Tu non eri molto convinto di buttarti nella scrittura musicale dato che a scuola non era proprio il tuo forte scrivere…
Si si dalle medie 3/4 fisso! Questo mi ha abbattuto molto e per questo mi rifugiavo molto nella realizzazione delle cover. Poi nella quarantena ho deciso di uscire dalla confort zone sfidando un mio pregiudizio personale.
Avete poi realizzato un video che trovo fantastico, con i fumetti. E’ bello, giovane, fresco, come mai questa scelta?
Io sono un grandissimo appassionato di manga e quindi volevo collegare tutto. Anche la copertina con scritto “01” vuole significare “primo volume”.
La musica, il desiderio di cantare quando entra nella tua vita e perché?
Io giravo molto su YouTube, quando ero più piccolo ai tempi del liceo e mi imbattevo in ragazzi che realizzavano cover che spesso risultavano più interessanti delle canzoni originali. Seguivo questi artisti, più che altro americani, che facevano le cover nella loro cameretta con la chitarra acustica, e poi nel tempo iniziavano a fare tour trasformando la loro passione in un lavoro.
Così ho pensato… fighissimo voglio farlo anche io! Ne parlai con i miei genitori e al mio compleanno papà mi regalò una chitarra acustica e da li iniziai subito a esercitarmi, cantarci su e capii che la musica non era una passione qualunque ma stava diventando qualcosa di più.
Tu ti sei e ti stai creando un personaggio: la bandana ha un suo perché, gli occhiali hanno un loro perché…. raccontaci!
La bandana rappresenta un po’ il genere musicale con cui sono cresciuto, mi è sempre piaciuto ascoltare canzoni pop, rap, R&B e molti artisti nei video o nelle interviste indossavano questo accessorio.
Gli occhiali invece rappresentano il mio lato nerd, sono sempre cresciuto tra videogiochi, fumetti, manga…
Qual’è il tuo videogioco e il tuo fumetto preferito?
Il mio fumetto preferito si chiama One-Punch Men e nel video c’è un riferimento a questo.
Il video gioco non saprei dire….
Tu hai anche creato un mistero su di te… nessuno sa la tua età.
Esatto si… neanche i miei amici!
Hai avuto un buon numero di visualizzazioni per questo primo singolo, questo ci fa presumere che ce n’è un altro in arrivo?
Si assolutamente, spero esca tanto altro.
Tu sei un personaggio molto d’interessante per il mondo talent. Ci hai mai pensato?
In realtà sono stato chiamato qualche tempo fa da due Talent importanti ma ho rifiutato. Non sono nato con questa idea, mi sento più personaggio del web. Rispetto chi partecipa, possono essere un ottimo trampolino di lancio ma se hai un’idea ben precisa secondo me internet è la soluzione migliore.
Se invece ti chiamassero per un Sanremo giovani?
Sarebbe meglio ma in ogni caso preferisco rimanere nel web al momento.