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Mesa: non bisogna avere paura del giudizio. Il nuovo singolo “Colpevole senza colpe”. Intervista esclusiva.
Scuro Chiaro

Mesa: non bisogna avere paura del giudizio. Il nuovo singolo “Colpevole senza colpe”. Intervista esclusiva.

Mesa

«Non ho paura del giudizio, la fame di certezze, la voglia di scalare il mondo senza temere di cadere.  Ogni passo che compio, è un passo verso la verità. Questo brano è per chi è capace di sorridere nonostante tutto».».

Mesa


Colpevole senza colpe è il nuovo singolo di Mesa. Una canzone in cui il futuro parla al passato per aiutarlo a trovare la forza di rialzarsi, soprattutto nei momenti difficili, momenti che sono capaci di forgiare il carattere di ognuno.
Stabilire se si ha ragione o torto quando si fa una scelta, è sempre molto complicato, ma vale la pena trovare il coraggio di affrontare le proprie paure ed incertezze, per arrivare alla soluzione.

 

Chi è Mesa?

Mesa
Mesa, cantautore italiano.

Mattia Mitrugno (in arte MESA) originario di Mesagne, fin da piccolo coltiva la passione per la musica. Decide di trasferirsi a Milano per fare sul serio e qui, nella capitale meneghina , matura tante esperienze televisive sino ad arrivare in Rai, alla trasmissione “Ti lascio una canzone”.  Su Rai 2 invece, partecipa a “The voice”.  Anche se ancora molto giovane realizza importanti traguardi ed esperienze tra cui la partecipazione al gruppo “Made in italy”. Successivamente approda con un progetto discografico da solista.

L’intervista a Mesa.

Perché la scelta di una cover con questo cuore sotto un aspetto più anatomico che romantico?
C’è tutto un mondo dietro a “Colpevole senza colpe”, dipende da come lo vuoi interpretare. Potrebbe parlare di un amore come di qualsiasi difficolta della vita, perciò a livello anatomico è come avere una visione del cuore nelle sue molteplici sfaccettature. Con i grafici abbiamo creato questa copertina che potesse aprire a più modi di pensare.

Mi ha colpita molto la frase “il futuro che parla al passato” per aiutarlo. Quindi non è il passato con le sue esperienze che consiglia il futuro?
No esatto. E’ il futuro che dice che ha capito determinati cose che sono successe determinati sbagli, e quindi dice che non succederanno più.

E il discorso “non ho paura del giudizio” è un po’ una cosa che hai voluto esternare perché è qualcosa che hai vissuto?
Questo brano è dedicato un po’ anche a chi vuole esternare ciò che è e che vorrebbe essere: magari in certe circostanze non riesce a farlo e quindi ho dedicato una parte del brano anche a loro.

Cover di Colpevole senza colpe
La cover di “Colpevole senza colpe”

“Sorridere nonostante tutto” hai trovato la strada per farlo?
Sì, col tempo. Io inizio a fare musica facendo varie esperienze che mi hanno fatto capire diverse cose. Ad un certo punto dopo aver fatto anche diverse esperienze televisive, ho deciso invece di cavalcare l’onda di abbandonare tutto per andare a studiare musica. Mi sono iscritto all’Accademia Europea della Musica a Milano. Ho lasciato qualsiasi contatto, tutto quello che avevo fatto negli anni e oggi devo dire che è stata la scelta migliore perché mi sono allontanato da un mondo che non m apparteneva e sono ritornato con la musica che volevo e consapevole di ciò che faccio.

Come dicevi da piccolo hai fatto “Ti lascio una canzone” e da come ne parli non è un canale che ti ha lasciato un’esperienza positiva?
Dipende. Da un certo punto di vista, quando sei ragazzino e fai un programma del genere, ti si apre un mondo ma se lo vedi sotto un altro punto di vista eravamo tanti bambini messi li al macello, considera che il più grande aveva 16 anni. Venivamo messi li uno accanto all’altro completamente gestiti e senza la consapevolezza di un artista che può scegliere e parlare in un determinato modo. E’ sicuramente un’esperienza bella che ti lascia il segno ma non so se la rifarei.

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L’esperienza con “The Voice” invece?
Quella è stata l’ultima un’esperienza televisiva che ho fatto e dopo quell’esperienza ho detto “ok è arrivato il momento di abbandonare il palcoscenico e andare a studiare e stare un po’ dietro le quinte”. Il mio essermi stufato è arrivato molto presto, solitamente le persone fanno quarant’anni da carriera e poi si stufano, io all’inizio ho detto stronchiamo prima di arrivare poi a non volerne sapere più. Dopo sono ripartito in un altro modo, più giusto, più musicale. Sono tornato da musicista come volevo.

Quindi anche quando nel brano parli del concetto di scelta “un dilemma per tutti ma da affrontare” è dato anche dal bagaglio di queste tue esperienze?
Certo, le esperienze servono per crescere. Tutte le mie esperienze le ho portate con me per dare consigli, e per tornare io oggi con l’esperienza del passato a essere consapevole di come è questo mondo e questo oggi mi porta a decidere in maniera diversa.

Perché il nome d’arte Mesa?
Mesa è metà del mio paese di origine Mesagne. Un pò per rimanere attaccato alle radici. Sono 7 anni che vivo a Milano, mi sono trasferito a 14 anni però il mio paese rimane sempre il mio paese e ho voluto dedicargli il nome.

Cosa bolle in pentolate il futuro?
Sicuramente bolle tanta roba. Ci sono tanti brani che usciranno e questo è il primo di una lunga serie. Sicuramente le uscite saranno molto mirate. Una cosa è uscire con un brano, una cosa è uscire con un’identità musicale, con qualcosa che vuoi lasciare alle persone. Tutte le mie uscite saranno comunque dedicate a qualcosa, in un qualsiasi genere o sound . Dal lato televisivo vedremo… perché ci sono molte cose da valutare. Però sicuramente punto ai live, suonare con musicisti e poter cantare davanti alla gente, anche se fossero solo quattro persone!

Ascolta ” Colpevole senza colpe”

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