“Le foglie del destino. Libro I – La Saga della Druida Bianca” è il primo romanzo di Marco Motta.
Si tratta del primo volume di una trilogia fantasy avvincente e ricca di magia, in cui si racconta la storia della druida Alys, che per la prima volta si avventura fuori dal microcosmo rappresentato dal suo circolo druidico per immergersi nel mondo e trovare la sua Via.
Durante il cammino dovrà fronteggiare un’oscura minaccia, legata profondamente al suo destino.
La sinossi di “Le foglie del destino. Libro I- La sagra della Druida Bianca”.
Alys è una giovane druida che intraprende un coraggioso cammino alla ricerca della Via. La sua missione è divenire una Essyn adulta.
Ha commesso un grande errore: ha creduto di essere la migliore, sentendosi superiore alle sue compagne, ma è pronta a rimediare. Molti saranno gli incontri che farà lungo il viaggio, molte le visioni, gli ostacoli, la magia da plasmare, le foreste da liberare, i combattimenti che dovrà affrontare.
Conosciamo meglio Marco Motta
Marco Motta è da sempre appassionato di letteratura fantasy ma anche di romanzi thriller e storici; è inoltre un master nei giochi di ruolo. Questo suo lato irrazionale e fantasioso si scontra con il lato quotidiano del lavoro, che è sicuramente molto più razionale dati i suoi studi di ingegneria.
Ama viaggiare e provare nuove esperienze in diversi continenti; culture diverse e luoghi lontani lo attirano sempre di più e viaggia verso il sudest asiatico e in Sudamerica.
Attraverso la fotografia e la scrittura di diari di viaggio, imprime ricordi di queste avventure oltre che nella propria memoria attraverso diversi strumenti. L’esplorazione, la curiosità e la voglia di seguire i propri sogni lo portano alla scrittura di opere fantasy.
Quattro chiacchiere con Marco Motta.
Domanda ovvia ma imprescindibile: come nasce il desiderio di scrivere romanzi fantasy nella mente di un ingegnere che di solito di fantasioso ha poco?
Si esatto, siamo un po’ agli antipodi. Io ho la passione per i romanzi fantasy e i giochi di ruolo da quando avevo 16 anni, passione che mi ha sempre accompagnato nella mia vita: ecco da dove nasce questa mia dualità.
Tutto questa parte più sognante appare nel tuo romanzo proprio entrando nel mondo dei druidi che immagino tu abbia studiato e conosca bene.
In realtà essendo da molti anni nel mondo dei giochi di ruolo ed essendo un master sono abituato a creare ambientazioni o mondi diversi da me. Mi è così venuta l’idea di creare questa storia legata al mondo della natura e della magia ma in modo soft rispetto ad altre ambientazioni e mi sono buttato.
C’e anche un sottotesto nel tuo romanzo a mio parere. Si il fantasy ma anche una ragazza che cerca la sua strada, vuole uscire da una sua realtà, si credeva la migliore… una serie di riferimenti al mondo attuale?
Assolutamente sì. Viene fuori verso la fine di questo primo romanzo anche come il cambiamento che sta imponendo la natura sia legato anche a situazioni che stiamo vivendo anche noi: guerra, carestie, violenza…
“Le foglie del destino. Libro I” quindi sappiamo già che ci sarà un seguito.
Si ci saranno due libri che chiuderanno la trilogia come un classico fantasy. Sono già scritti e conclusi dopo diverse revisioni.
Tu ami anche il mondo dei romanzi thriller e storici. Potremmo quindi avere anche dei cambi di tematica nella tua scrittura?
Si in futuro penso di si. Dopo questa trilogia vorrei scrivere un romanzo più storico, medievale. Viaggio molto, mia mamma è di Praga e mi piace moto questa ambientazione gotica.
Potrebbe essere che lo scrittore diventi il primo lavoro rispetto all’ingegnere o l’ingegnere vincerà sempre?
Molto volentieri farei vincere lo scrittore!