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LEGALLY BLONDE intervista quadrupla al cast
Scuro Chiaro

LEGALLY BLONDE intervista quadrupla al cast

Legally Blonde

“Legally Blonde” uno spettacolo pieno di energia, colore, allegria e con un messaggio profondo e attuale… mai giudicare un libro dalla copertina!
Incontriamo il cast al Teatro Alfieri prima dello spettacolo. Si respira un’aria di complicità, di empatia tra le persone e l’accoglienza è, come sempre con questi artisti di lunga esperienza, meravigliosa!

Con quali aggettivi o espressioni definiresti “Legally Blonde” e perché?

Lucia Blanco
Lucia Blanco è Elle.

LUCIA BLANCO (ELLE): è uno spettacolo esplosivo, colorato e che stimola la riflessione. È molto colorato perchè ci sono tante personalità all’interno dello spettacolo, tanti ruoli a cui ti puoi affezionare e ritrovare, esplosivo perché le musiche sono stupende, le coreografie pure e stimola la riflessione perché tocca dei temi importanti: si cerca di sensibilizzare tanto sul pregiudizio e sullo stereotipo della donna e della bionda superficiale.

CLAUDIO ZANELLI (EMMETT): Legally Blonde è nuovo perché non si è mai visto un musical così nel panorama italiano, è colorato perché porta in scena tanti “colori” valoriali ed emotivi. È un musical che per alcuni versi mi ricorda “Kinky Boots” e lo dico perché il messaggio finale che passa è comunque un messaggio bello, di accettazione di sé stessi, che sia della propria bellezza, della propria sessualità, è comunque lo stesso messaggio e poi ci sono tanti tacchi in entrambi gli spettacoli!

GiO’ D’ANGI ( PAULETTE): questo spettacolo è senza dubbio colorato, è forte, è bello anche se questo aggettivo è riduttivo secondo me perché, per la prima volta, nonostante venga da quasi 20 anni di carriera, sento che questo prodotto è veramente forte sotto tutti i punti di vista e poi dà la possibilità di trasmettere dei messaggi importanti. Questo credo che sia la cosa più importante per uno spettacolo perché alla fine è bello divertirsi, è bello passare 2 ore diverse, ma è ancora più importante lasciare qualcosa… e questo è quello che fa Legally Blonde: lascia qualcosa nel cuore delle persone che vengono a vederci.

LUCA POZZAR (WARNER): per definire Legally Blonde direi come espressione “senza uguali”, come aggettivo unico! Sono fermamente convinto di questa cosa innanzitutto perché la storia è meravigliosa sia dal punto di vista musicale che drammaturgico e poi perchè ha un cast di un livello altissimo inoltre siamo abituati molto alle commedie musicali dove tante volte la musica non è al servizio del prosieguo della storia, mentre in questo spettacolo veramente metà del copione è scritto in musica quindi diventa un vero musical e non ce ne sono molti così!

Cosa c’è di te nel tuo personaggio? In quale aspetto invece non ti ritrovi?
LUCIA BLANCO (ELLE): con Elle c’è tanto in comune, innanzitutto l’esuberanza, la determinazione e questo si vede subito, lei è esplosiva, colorata e solare e in questo mi ci ritrovo, mi sento molto affine a lei; è difficile dire qualcosa che mi diversifichi tanto… Ti direi d’istinto non sono così ingenua come lei, ma in realtà no perché lei non è neanche ingenua è soltanto in alcune cose un po’ disattenta, meno preparata, perché ha sempre avuto una vita agiata e invece si ritrova a farsi il mazzo ad Harward e all’inizio è un po’ in difficoltà, ma poi invece vince… La differenza più evidente tra me ed Elle? Io non ho la passione del rosa, non sono così fan della rosa preferisco più il nero!

Claudio Zanelli
Claudio Zanelli è Emmett.

CLAUDIO ZANELLI (EMMETT): in Emmett c’è sicuramente una carineria di base, è molto buono, tende ad aiutare gli altri e in questo io mi ci ritrovo. Appena vede Elle, non nota soltanto la bellezza della bionda, ma vede un essere umano in difficoltà e anch’io sono abbastanza così. La cosa in cui non mi ritrovo è che il mio personaggio è uno studioso, è impostato, è ordinato… invece io sono un caciarone, io e mia moglie ci scordiamo qualunque cosa, quindi sul lato organizzativo io e Emmet siamo molto diversi!

GIO’ D’ANGI (PAULETTE): devo dire che di me ho trovato tanto nel personaggio, perché lei, per quanto sia alla vista un personaggio forte, in realtà nasconde delle fragilità e sono un po’ così anch’io nella vita.
Dentro Paulette c’è tanto di Giovanna, in ogni personaggio devi portare un po’ di te, però ci sono delle sfumature di lei che mi porterò nella vita anch’io dopo questo spettacolo come quella voglia di far comunque trasparire le fragilità, di non averne paura. La cosa bella di Paulette è che si dà al 100% a questa nuova amicizia che nasce in corsa.

LUCA POZZAR (WARNER): Warner è una persona tremenda, un arrivista ed io invece sono molto empatico, molto buono quindi non tratterei mai una persona come lui, in lui di me non c’è niente. Non è stato difficilissimo comunque interpretare il cattivo, anche perchè Warner più che cattivo è una macchietta in senso buono, sempre un po’ fuori luogo, desideroso di compiacere la sua famiglia, quindi non c’è stato bisogno di scavare dentro di me eccessivamente per portarlo in scena.

La storia è molto divertente, è facile immedesimarsi nei personaggi e offre tanti spunti di riflessione… Come sono caratterizzati i ruoli maschili e femminili?
LUCIA BLANCO (ELLE): questo musical inizia proprio facendo la presentazione dei personaggi sia maschili che femminili con una direzione ben precisa: nel caso di lei, la bionda un po’ più superficiale, un po’ più disattenta, un po’ più frivola che però nel secondo atto comincia ad avere una rivincita, nel caso di Warner un famosissimo ragazzo, ricco, bello, famoso che vuole diventare senatore e che ha un atteggiamento un po’ maschilista nei confronti di una donna. Alla fine dello spettacolo Warner si trova messo da parte e in difficoltà così come Elle invece vince… e questo tocca un po’ tutti i personaggi, tutti hanno un bel cambio durante questo spettacolo.

Gio D'Angi
Gio’ D’Angi è Paulette.

GIO’ D’ANGI (PAULETTE): il messaggio più importante è quello della solidarietà femminile e, per la prima volta in Italia, c’è questo spettacolo che punta più sulle donne, che parla tutto al femminile, il girl power, le donne che fanno gruppo e che insieme possono diventare una potenza, un vulcano inesauribile! La figura maschile ha un percorso al contrario perché l’uomo, che all’inizio dello spettacolo si pone in un determinato modo, abbastanza maschilista e dominante, grazie alla storia, poi tira fuori anche qualcos’altro; ogni personaggio grazie a un percorso ben definito, fa vedere l’evoluzione dei ruoli femminile e maschile… la bellezza di questo spettacolo è anche questa: nonostante ci siano dei protagonisti, rimane sempre lo spettacolo corale dove ogni personaggio ha la sua storia portatrice di valori positivi.

LUCA POZZAR (WARNER): ogni personaggio impara una lezione da questa storia, maschio o femmina che sia, chi non evolve, impara. La tematica dello stereotipo è alla base della storia, chiaramente Elle è il capro espiatorio, ma in realtà è semplicemente un modo per riflettere sul superamento degli stereotipi facendo della propria unicità l’arma più forte.

Qual è il tuo brano o la tua scena preferita?
LUCIA BLANCO (ELLE): la scena, che comprende anche il brano che preferisco, è nel secondo atto ed è in realtà drammatica perché lei si trova costretta a tornare a casa dopo un’enorme delusione che le fa pensare che, nonostante tutto, lei resterà per tutti la bionda senza cervello. Questo pezzo che si chiama “Vivo il cliché” e lo canto insieme a Claudio Zanelli… è una sorta di rassegnazione allo stereotipo, una scena molto emozionante.

CLAUDIO ZANELLI (EMMETT): il mio brano preferito è nettamente tutta la sequenza di “Testa al suo posto” che personalmente ritengo sia la cosa più difficile a livello musicale che abbia mai fatto, è scritto in una maniera veramente “bastarda”, musicalmente molto, molto difficile, tutto lo spettacolo è difficile, ma quella roba lì è il peggio! È nel primo atto nella parte dove Emmet aiuta Elle a diventare diversa e a scoprire la sua strada, è una sequenza molto lunga che varia di location in continuazione, con vari personaggi che intervengono, ci sono salti temporali e continui cambi di tonalità, difficilissimo, però è in assoluto la mia scena preferita.

Luca Pozzar
Luca Pozzar è Warner.

LUCA POZZAR (WARNER): c’è un pezzo che facciamo alla fine solo io e Elle in cui ci guardiamo, lei mi guarda negli occhi e canta e io mi devo dare una scrollata perché per me è un’emozione pazzesca, Lucia è aperta, dà uno scambio emozionale fortissimo, crea empatia in modo naturale, lei è veramente eccezionale!
La mia scena preferita è sicuramente questa parte finale dove lui fa la gaffe e cerca di salvarsi… però la scena madre di Warner è invece all’inizio del primo atto quando c’è la canzone “Serio”; è proprio l’apparizione di Warner, drammaturgicamente è molto molto divertente.

GIO’ D’ANGI (PAULETTE): direi il brano “Irlanda” dove Paulette esprime racconta di sé, delle tradizioni della sua famiglia e confida i suoi sogni!

Come descriveresti il rapporto… tra Elle e Warner?
LUCIA BLANCO (ELLE): con Warner passo quasi tutto lo spettacolo a venerarlo, a volerlo con me perché sono follemente innamorata di lui, mi trasferisco e studio ad Harvard per lui, faccio di tutto per riconquistarlo e sposarmi con lui! Poi incontro Emmet e piano piano lui riesce a farmi vedere un’altra faccia anche di Warner…
Com’è un po’ in tutti i personaggi è veramente un gioco di dare e avere, è un bello scambio, io permetto a Emmet di credere molto di più in sé stesso, nella sua bellezza e nelle sue capacità e lui fa la stessa cosa con me.

LUCA POZZAR (WARNER): c’è empatia sempre, io provo un senso di protezione verso Elle, questo atteggiamento in allestimento mi è stato anche corretto perché quando nello spettacolo Elle viene derisa e sbattuta fuori io energeticamente accusavo il colpo… invece ho dovuto mettere una maschera, ma senza cadere nello stereotipo macchiettistico del figaccione che entra e fa sempre quello… volevo dare un po’ di spessore a Warner e così ho tenuto qualcosa del combattimento interno. Torno a Luca, Lucia Blanco è la migliore Elle che si potesse avere e lei crea un’empatia pazzesca, Lucia è incredibile.

… tra Elle e Emmet?
CLAUDIO ZANELLI (EMMETT): il rapporto di Elle ed Emmett ha un’evoluzione importante perché se da una parte lui è il primo che vede il bisogno di aiuto di lei per capire alcuni aspetti della sua vita, dall’altra parte Emmet, pur non sapendolo, ha necessità di aiuto e sarà proprio lei ad aiutarlo; la cosa bella di questi due personaggi e che è il rapporto che hanno è reciproco.

… tra Elle e Paulette?

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GIO’ D’ANGI (PAULETTE): il rapporto tra Paulette e Elle è un’amicizia che si consolida fin dai primi momenti perché Paulette rappresenta un appiglio sicuro, una spalla su cui piangere dopo l’arrivo ad Harvard di Elle, ma allo stesso tempo Elle spinge Paulette a buttarsi nella vita e nei sentimenti.

Perchè il pubblico non deve perdersi Legally Blonde?
LUCIA BLANCO (ELLE): lo spettacolo non è da perdere perché è divertente, esci da teatro che hai riso tantissimo e poi perché a mio parere la storia è molto, molto attuale, fa riflettere sul non giudicare il libro dalla copertina e lo fa però con gioia, ironia, scherzo e con tanto tanto rosa.

CLAUDIO ZANELLI (EMMETT): il pubblico non si deve perdere lo spettacolo perché lancia un messaggio molto importante in questo momento di lotta per i diritti delle donne, soprattutto con quello che sta succedendo in Medio Oriente dove le donne lottano per il diritto allo studio, lo spettacolo parla anche di questo: donne che studiano, che fanno le università e affermano il loro essere non oggetto estetico, ma persona che ragiona, che studia che ha un’anima e un cervello oltre l’apparenza.

GIO’ D’ANGI (PAULETTE): il pubblico non deve perdersi questo spettacolo perché ha un messaggio che dovremmo portarci nella vita: non sai mai qual è il vissuto di una persona, non puoi mai giudicare solo da quello che vedi, la persona va conosciuta ed è necessario sicuramente il superare il pregiudizio non solo verso la donna, ma in generale il pregiudizio in ogni ambito.

LUCA POZZAR (WARNER): il pubblico non deve perdersi Legally Blonde perché vedendolo si porterà a casa un’energia pazzesca, una bomba e poi delle voci spettacolari! Lo spettacolo a livello di partitura è fatta proprio per mettere in risalto delle vocalità pazzesche, la scenografia è semplice, arricchita da incredibili proiezioni, ma lo spettacolo vince soprattutto grazie alla personalità del cast.

Finito Legally blonde… qual è il tuo sogno nel cassetto?
LUCIA BLANCO (ELLE): finito Legally Blonde il mio sogno nel cassetto, se si parla di musical, è Roxie o comunque un personaggio di “Chicago” dopo di cui posso appendere le scarpette! In generale, nella mia vita, il sogno nel cassetto è poter vivere la mia vita con un po’ più di serenità circondata da persone vere che mi vogliono bene.

CLAUDIO ZANELLI (EMMETT): finisce Legally Blonde e il mio sogno è quello di farmi una bella baita in montagna dove io e mia moglie diamo da mangiare alle vacche… però non subito, tra una decina d’anni! Prossimamente abbiamo gli impegni con l’accademia e altri spettacoli. Un altro mio sogno nel cassetto sarebbe fare come a Broadway dove gli uomini interpretano le donne e viceversa… E poi se potessi farei Roxie di “Chicago”!!

GIO’ D’ANGI (PAULETTE): per me ce ne sono tanti… aspetto che continuino ad aprirsi altri cassetti! Sicuramente il mio grande sogno è riuscire a vivere facendo quello che amo, come faccio ormai da quasi vent’anni di onorata carriera; mi piace prendermi la vita per quello che mi regala e vivere il momento, quindi attendo quello che il destino mi regalerà.

LUCA POZZAR (WARNER): il sogno nel cassetto di Luca non è uno solo, io ho tanti sogni, prima di tutto vorrei vivere facendo questo lavoro ancora a lungo… ci sono tanti ruoli che ho nel cuore e che… arriveranno!

Noi di Dejavù ringraziamo i nostri 4 ospiti, l’ufficio stampa, la coreografa Ilaria Suiss, il Teatro Alfieri con la direzione artistica di Luciano Cannito per l’accoglienza ed il tempo dedicato a Dejavù.
Legally Blonde ha finito, per ora, il tour con le repliche di Torino, ma dopo una stagione all’estero, speriamo di vero cuore che riparta in Italia, portando il colore, l’allegria, l’energia e il bellissimo messaggio in tutti i principali teatri! Ci auguriamo che sia solo un arrivederci a questo cast fatto di professionisti di grande esperienza e capacità vocali e interpretative fuori dal comune!

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