La canzone è un grido d’aiuto rivolto a lui, in un periodo in cui non ero pienamente cosciente di me stessa. Con ‘Ansia’ metto un punto ad un problema, trasformando in arte quella sensazione di inadeguatezza che ho vissuto. Ho voluto mettermi a nudo sia emotivamente che esteticamente, senza vergognarmi delle mie forme, con l’obiettivo di sconfiggere i miei vecchi demoni e riemergere dalle ceneri grazie alla musica.
Keyra
“Ansia”, è il nuovo singolo di KEYRA, che anticipa un nuovo Ep in arrivo prossimamente, ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali per Believe e su YouTube il videoclip.
La giovane autrice e cantante salernitana classe ‘98 condensa in uno dei suoi brani più intimi ed emotivi il ricordo di uno stato d’animo, quello con cui ha dovuto fare i conti alla fine del suo primo amore, un periodo difficile che la vede affrontare un significativo problema di auto accettazione.
Un amore turbolento ma passionale, distrutto dall’instabilità emotiva dell’artista. Nel testo, un viaggio in metro diventa la potente metafora della sua storia d’amore, con un inizio e una fine, durante il quale affiora il ricordo di ciò che lui ha rappresentato per lei.
La scelta della lingua francese su molti versi del brano riporta la memoria a Parigi, la città in cui, un giorno, lei avrebbe sognato di andare a vivere assieme a lui.
La musica è il mezzo con il quale Keyra sceglie di diffondere un messaggio fondamentale per tante ragazze come lei: “Ansia” è anche un invito a spingersi oltre le proprie insicurezze, oltre le imperfezioni, oltre un corpo che non per forza si conforma ai canoni estetici di un mondo troppo poco inclusivo.
Body positivity, orgoglio e una nuova serenità sono al centro di una rinnovata Keyra, a suo agio nella propria bellezza e femminilità.
Chi è Keyra?
Annapaola Giannattasio, in arte Keyra, nasce a Salerno il 12 gennaio 1998. Fin da piccola si approccia al mondo artistico, in principio con la danza e in seguito attraverso il teatro ed il canto, trasformando le sue prime poesie in canzoni. Decide in adolescenza di inibire la sua vena artistica a causa di eventi dal forte impatto emotivo. A 16 anni, un grave incidente stradale stava per mandare in frantumi il suo sogno. Risvegliatasi dal coma e dopo aver superato quel periodo non semplice, capendo che la vita è una soltanto, decide di riprendere in mano i suoi obiettivi. Inizia così a frequentare il corso di canto pop al Conservatorio di Salerno, ottenendo una borsa di studio per il corso autorale al Centro Europeo Toscolano (CET), dove ha avuto come maestri i celebri Giuseppe Anastasi e Mogol, quest’ultimo definendo Keyra “esoterica”. Nello stesso anno a Roma esce vincitrice dai One Shot Game 2018 e attualmente frequenta la MAS – Music, Arts & Show di Milano. Keyra con il suo team sta lavorando ad un nuovo progetto che ha come obiettivo quello di mettere “a nudo” la sua vera personalità.
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L’intervista a Keyra
Perché la scelta di questo nome d’arte?
Amo molto la mitologia greca e mi sono sempre molto rispecchiata in quel mondo così, quando in Conservatorio ho studiato storia della musica, ho avuto ancor più modo di approfondire questo periodo anche a livello musicale. Ho iniziato a fare una ricerca su alcuni personaggi mitologici e uscì questo nome. Ho come sentito un richiamo inconscio anche perché Keyra era una donna che rappresentava la forza e il suo simbolo era il fuoco e dato che io ho sempre avuto nella vita, anche se ho solo 23 anni, esperienze molto forti che mi hanno caratterizzata mettendomi davanti a scelte e situazioni importanti, sia a livello psicologico che fisico, mi sono sentita perfettamente identificata da questo nome.
Il tuo singolo ha un titolo abbastanza impegnativo “Ansia”, che è anche legata a una storia di un primo amore. Ce ne parli…
Il brano parla di me al 100%. Ero molto legata ad un ragazzo che è stato il mio primo fidanzato e siamo stati insieme per tre anni e mezzo. Quando ci siamo lasciati sono emerse non solo problematiche di coppia ma anche problematiche che avevo con me stessa. Lui si è fidanzato con un altra ragazza poco dopo che ci siamo lasciati in modo anche brutto; io ero anche isolata causa Covid e i primi giorni stavo malissimo non respiravo soffrivo di disturbi d’ansia e attacchi di panico continui. Ho anche realizzato che un mio altro problema era che io non mi accetavo a livello fisico così non riuscivo a mangiare più.
Come ti ha aiutato la musica?
Ho passato sei mesi bruttissimi e sfogavo tutto nella musica e così ho buttato giù le prime melodie di Ansia in finto francese (musica che ascoltavo molto anche perché il mio ex mi aveva fatto entrare in questo mondo musicale) e mi uscì spontaneo, come se fosse una sorta di linguaggio privato tra me e lui, scrivere alcune parti della canzone in francese. Ho voluto parlare di questi disturbi così da condividerli magari anche con altri che ne soffrono per dire che si può imparare a gestirli. Nella vita devi andare avanti e io con la musica e avendo persone vicino che mi volevano bene sono riuscita a superare questo buio.
Guardano anche il tuo video si evidenzia il fatto che tocchi volontariamente l’argomento, molto delicato, dell’estetica. E’ una tua esperienza che vuoi condividere con altre ragazze della tua età anche per far capire che è una cosa affrontabilissima?
Esattamente. Io ho sempre avuto problemi con il mio corpo anche quando ero piccola e facendo da sempre canto, recitazione e danza, specialmente in quest’ultima il confronto con gli altri lo hai sempre. Mi sono sempre sentita dire “Sei in carne” e ne ho sempre sofferto in silenzio portando con me disturbi alimentari ma agli altri risultavo sempre una persona forte e positiva. Questo mi ha fatto riflettere e ho pensato che anche la mia musica potesse essere un canale giusto per questo. Ho imparato che bisogna accettarsi e amarsi per come si è poi ovviamente se si vuole mangiare sano è una giusta scelta ma non per compiacere gli altri.
Questa sensualità che c’è nel tuo video è qualcosa che tenevi nascosto dentro di te?
Alcune scene del video prima non le avrei mai fatte proprio per il rapporto con il mio corpo ma ora anzi mi piaccio molto. Io sono sempre stata, nel mio essere sensuale, da donna del sud, e lo nascondevo. Oggi ho deciso di dar sfogo anche a questo mio lato.
La tua è una vita di “rinascite” non solo artistiche. Sei anche stata in coma per un brutto incidente. Quanto ti ha cambiato tutto questo anche come artista?
L’incidente è avvenuto che avevo 16 anni ed era un periodo che avevo abbandonato la musica che vedevo come qualcosa di “peso” fatta per accontentare gli altri. Dopo l’incidente sono cambiata molto è ho pensato che se non ero morta c’era un motivo. Così ho iniziato a vederla vita come un dono e che se avevo un’altra occasione dovevo fare qualcosa. A 18 anni ho lasciato la mia città e la musica è tornata a pieno ritmo.
Tra le tue esperienze c’e anche quella al CET di Mogol e mi ha molto incuriosito che lui ti abbia definito “esoterica”.
Il Cet mi ha molto aiutata e formata. Con i maestri ho avuto un bellissimo rapporto fin da subito e durante una sessione di scrittura dove poi cantai quello che avevo composto, un ragazzo perse per un attimo i sensi e disse che era legato all’avermi sentito cantare. Ecco da dove deriva “esoterica” collegato anche alla mia passione per Baudelaire.
Ora studi al Mas. Scelta di riunire ancora il mondo danza e teatro oppure quello è stato messo da parte?
No, no quello c’è sempre. Per me l’arte è importante in generale. Anche se devo fare un video o una performance live ci vedo sempre la danza perché mi appartiene; la recitazione ti fa vivere appieno quello che stai facendo e per me è anche un supporto psicologico. Vorrei che tutte le mie passioni si unissero per farmi diventare una showgirl al 100%.
Progetti per il futuro?
Uscirà un singolo per l’estate e abbiamo in programma anche un EP.
Hai mai pensato a un talent?
All’inizio no ora si perché ho più sicurezze anche a livello vocale! Peso sia davvero una bella esperienza.
Il video di “Ansia”
Abbiamo bisogno di quello spazio sicuro in cui festeggiare noi e ciò che ci rende così belle. Qualunque corpo, che sia conforme o meno, in salute o meno, è valido di rispetto e di amore.
Keyra
La regia del videoclip è affidata a Beatrice Chima, fotografa e regista romana nota per numerosi lavori al fianco di Franco126 e altri artisti della scena romana. In questo video riemerge la sensazione di ansia e angoscia che l’artista ha vissuto. La scena più rappresentativa di questo concetto vede Keyra con le mani legate ad una colonna, impossibilitata a muoversi. Su di lei si muovono i corpi dei ballerini, rappresentando le paure e i pensieri che la opprimono. La direzione artistica del video è invece affidata ad Arianna Puccio di Studio Cemento, una nuova e fresca realtà milanese.
Lo styling del video è a cura di Gerlando Montana, fashion stylist siciliano e residente a Milano, classe ’99. In “Ansia”, Montana ha voluto coinvolgere brand emergenti della realtà milanese: Andrea Cocco, che con il suo brand “cocco cose” ha caratterizzato molti dei look di Keyra, accompagnato da “Dennj” che con i suoi corsetti e la sua maglia dalle lunghe maniche ha vestito la cantante in alcune scene del videoclip. Non sono mancati comunque capi di brand “iconic” come Vivienne Westwood e Giorgio Armani, trovati in una piccola realtà milanese: Contessa Archivio. Completano i look i gioielli di into|into.