“Cosa non si fa” è per tutte le donne che si amano – spiega l’artista a proposito del nuovo singolo – È una forma di amore verso se stessi e verso gli altri. Il piacere fa parte della vita anche se effimero. Non è solo vanità, come molti pensano, ma è una forma d’arte e d’amore. Vale sempre la pena volersi bene, amarsi per farsi amare e per amare a nostra volta.
Giovanna Turi
“COSA NON SI FA” è il nuovo brano di GIOVANNA TURI, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming.
Cosa non si fa per piacere o piacersi?
Come possiamo star bene con noi stessi senza inseguire inutili ideali di perfezione?
Questi gli interrogativi che GIOVANNA TURI pone all’ascoltatore nel suo nuovo brano, “COSA NON SI FA”, un pezzo in cui l’autrice vuole sottolineare l’importanza della sostanza, dell’autentico benessere personale a discapito della mera apparenza e dell’estetica da cui siamo tanto ossessionati pur di piacere agli altri.
Conosciamo meglio Giovanna Turi
Riconosciuta come la cantante dalle sue mani inconfondibili e dalla sua voce calda e graffiante.
Giovanna con le sue canzoni fortemente dedicate alle donne, è diventata nel 2019 il simbolo dell’emancipazione femminile denunciando la violenza contro le donne e contro l’omofobia con i brani “Solo una donna” e “Un amore non è mai uguale”.
Pubblica il suo primo singolo nel 2015 Adesso No autrice e compositrice.
Nel 2017 pubblica Io non ti perdono e nello stesso anno si esibisce al Memo Club di Milano fortemente voluta dal direttore artistico di Radio Italia e Radio Italia Tv ed è finalista della prima edizione del festival “Bologna Musica d’autore” ideato e prodotto da Fonoprint.
Nel 2018 esce in tutti i digital stores il suo primo l’EP autoprodotto “Viaggio Splendido”. Dopo alcune settimane dalla pubblicazione dell’Ep annuncia di aver cominciato le fasi di scrittura del suo primo disco lavorando con un ampio gruppo di produttori e musicisti.
Nel novembre 2019 pubblica “Solo una donna”, un singolo in occasione della giornata contro la violenza.
Seguono altri due singoli ovvero “Cosa provi per me” e “Un amore non è mai uguale”. Durante l’intervista su TuttoRock Magazine annuncia che il suo album in studio si sarebbe intitolato “SUICIDIO IN DIRETTA” costituito da 10 tracce uscito a settembre 2021.
L’intervista a Giovanna Turi
Il tuo brano si intitola “Cosa non si fa” e tu ti rivolgi, da sempre, moltissimo alle donne. Ti domando quindi cosa non si fa per piacere e per piacersi?
Io faccio di tutto per amarmi e non voglio smettere. Il brano è un inno alle donne. E’ stato tutto spontaneo come lo è stato l’intero Album. Non so darti un perchè del fatto che parlo alle donne che sono la mia ispirazione.
Il tuo scrivere, la tua musica è una comunicazione continua con il mondo delle donne. Una tua necessità…
Forse perché essendo donna vivo sulla mia pelle tutte le carenze e le sofferenze nonché tutte le bellezze che connotano il mondo femminile.
L’argomento dell'”ossessione per la bellezza” che tu tocchi con il tuo brano in questo momento, soprattuto il mondo social, lo esalta tantissimo. Nel mondo dello spettacolo secondo te quanto è fondamentale questo apparire?
Tantissimo. e infatti vediamo tante donne, poverine, che vanno a ricercare canoni di bellezza che non esistono. la loro bellezza sono loro stesse e la loro personalità che non va modificata, che non va trasformata ma curata. Credo che non solo nello spettacolo ma nel mondo in generale c’è un continuo ricercare un modello di bellezza che alla fine non esiste.
La bellezza siamo noi e il nostro carattere.
Tu dici nel tuo pezzo che vale sempre la pena volersi bene e tu dici “io mi voglio bene!” Secondo te qual è la strada per arrivare a questa consapevolezza anche alla luce del fatto che molte donne non si vogliono bene. Se potessi dare un consiglio...
Secondo me nessuno può darti consigli su questo, è una cosa che ti nasce da dentro. Anche io ho avuto dei periodi down, perchè ci sono momenti in cui l’essere umano non capisce davvero cosa vuol dire volersi bene. Quando alla fine cadi e poi ti rialzi, lo capisci!
Unico consiglio che mi sento di dare è quello do ascoltare se stessi.
Nel tuo profilo instagram ho letto questa definizione “La fenice bolognese”, me la spieghi?
Quando mi hanno fatto la recensione del mio album Pelarge, che anche un mio carissimo amico, conoscendo sia il mio percorso artistico che umano-sociale, mi ha definita così e mi sono rispecchiata in quel nome.
Io sono risorta dalle mie ceneri e ben venga, mi hanno fortificato e spero oggi di essere una persona migliore rispetto a prima.
L’album si chiama”Suicidio in diretta”. Perchè questo titolo?
E’ venuto spontaneo mentre stavo pubblicizzando “Un amore non è mai uguale” e mi hanno chiesto come si sarebbe chiamato l’Album in uscita e io dovevo finire il mio ultimo pezzo che si chiamava appunto “Suicidio in diretta” così sul momento l’ho detto come titolo ma solo per dare una risposta ma poi finendo il lavoro ho realizzato che per me era davvero il titolo giusto.
Progetti per il futuro?
Continuare a fare musica, dare sempre dei messaggi positivi, di non essere mai banale e ovviamente di tornare al live.