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DOMENICO MASELLI: la prima indagine dell’Ispettore Carli nel suo libro d’esordio “Il Mistero della Torre”. Intervista esclusiva.
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DOMENICO MASELLI: la prima indagine dell’Ispettore Carli nel suo libro d’esordio “Il Mistero della Torre”. Intervista esclusiva.

Il mistero della torre di Domenico Maselli

Se ne potrebbe parlare all’infinito, invece se ne parla solo nell’immediato, quando succede il caso, e dopo qualche giorno e qualche bel discorso tutto tace, tutto finisce in un’indagine interna, un incarico a qualche équipe al fine di valutare la situazione.

Domenico Maselli

Domenico Maselli approda nel mondo dell’editoria e si presenta al pubblico dei lettori con un romanzo dalle tinte gialle: “Il mistero della torre”.

Di cosa parla “Il Mistero della torre”

Questo libro ci porterà a conoscere la città di Pisa. Il giallo è ambientato durante un periodo particolare dell’anno: il Natale.
La narrazione, si apre nel giorno della vigilia di Natale e un cadavere viene ritrovato ai piedi della Torre, è quello del professor Michele Baroni, assassinato la sera prima. Ed è qui che entra in gioco il nostro Ispettore Carli.
Un uomo da una profonda umanità e, soprattutto, un elemento cardine della società in cui vive, ma, nonostante ciò: la Procura non ha stima e considerazione di lui. Un’indagine difficile che Carli saprà sciogliere con precisazione fino al sorprendente epilogo.

La copertina di "Il mistero della torre" di DOmenico Maselli
La copertina di “Il mistero della torre” di Domenico Maselli

Grazie a una penna delicata e a uno stile fluido, l’autore, riesce a prendere il lettore per mano e a condurlo sin dalle prime pagine in una nuova e sorprendente avventura. 

Conosciamo meglio Domenico Maselli.

Domenico Maselli, è un ex sostituto commissario della polizia di Stato a Pescia. Grazie ai suoi 40 anni di attività a Pisa, ha trovato l’ispirazione per scrivere il suo primo romanzo: “Il mistero della Torre”.
La stesura ha avuto inizio alla fine del 2020, periodo del lockdown. Grazie alla scrittura, Domenico è riuscito a superare una fase incerta e cupa della sua vita, donandogli la fiducia di una ripresa sotto tutti i punti di vista.  

Quattro chiacchiere con l’Autore: DOMENICO MASELLI

“Il mistero della torre” è il suo primo romanzo ed il fatto che sia a “tinte gialle” non lo si può non ricollegare a quello che è stato il suo lavoro per molti anni mettendo così nero su bianco una lunga esperienza.
Sì, diciamo che è nato anche da questo, anche se in realtà la lampadina mi si è accesa quando alla fine del 2020 siamo stati nuovamente rinchiusi per il secondo lockdown.
Un po’ mi ha spinto questa chiusura forzata in casa e, lo scrivere, è stata una valvola di sfogo che si è unita alla mia esperienza quarantennale nella Polizia di Stato.
Ho così cercato di mettere nero su bianco un qualcosa che avevo vissuto io in prima persona e ho scelto la scrittura perché ho sempre pensato che un Cd, una chiavetta si sarebbero potute smagnetizzare e invece io volevo che il mio scritto rimanesse nel tempo.

Il suo libro è più un giallo o un poliziesco?
Lo definirei più poliziesco che giallo perché in realtà c’è un inizio con un delitto, un iter investigativo e poi la risoluzione del caso.

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Mi colpisce molto il fatto che viene sottolineato che questo Ispettore Carli è un uomo di grande umanità ma non stimato dalla Procura. Come mai viene sottolineato questa situazione?
A volte negli ambienti Questura, Procura … ci sono simpatie e antipatie, ci sono rivalità e un carrierismo anche tra le forze di Polizia che effettuano le indagini.
Questo fa si che la persona semplice che fa il suo lavoro senza mettersi in mostra può essere a volte anche sopraffatto dagli altri.
L’Ispettore Carli non ha tanta considerazione nell’ambito della Procura ma riesce a trovare una gande umanità nel Sostituto Procuratore che con lui riesce a portare in fondo l’attività investigativa.

Domenico Maselli
Domenico Maselli: la scrittura è la mia valvola di sfogo.

Il suo libro però va oltre al semplice racconto di un’investigazione.
Sì. Nel libro parlo anche delle disfunzioni e dei problemi che ci possono essere nella quotidianità di chi lavora nelle Forze di Polizia, il disagio psichico e psicologico a cui a volte si è soggetti, il disinteresse che a volte hanno i Dirigenti nel vedere il malessere dei loro dipendenti, il protagonismo e il carrierismo di alcuni, i favoritismi, sindacati di categoria troppo politicizzati…
Per non dimenticare i problemi che possono nascere con la Procura per la diversa interpretazione della norma e il mancato coordinamento di tutte le forze di Polizia.
In ultimo metto anche in mostra il rapporto con la stampa e i mezzi di informazione che come vediamo spesso sono diventati luogo dove si effettuano direttamente le indagini e questo può a volte dare delle cattive direttive e influenzare l’attività investigativa.

Diciamo quindi che usciamo dal “tutto bello” delle indagini del Commissario Montalbano.
S’, oltre al racconto vengono messe in evidenze delle problematiche che possono condizionare un’attività.
Ci sono parecchi difficoltà e io senza nessuna remora, nel mio romanzo, le evidenzio dato che spesso bisogna guardarsi le spalle sia all’interno che all’esterno.
Ecco perché l’Ispettore Carli è molto umano, ha un contatto diretto con la gente e si sente parte integrante della società e questo lo porta ad avere la massima collaborazione non solo dei suo collaboratori più stretti ma degli stessi cittadini.

Come ha detto Lei, la scrittura è stata una valvola di sfogo durante il Lockdown. Ma ci sarà un continuo delle indagini dell’Ispettore Carli?
Per me scrivere è stata una rinascita sotto tutti i punti di vista che mi ha permesso di esprimere cose che a volte con la parola non avrei saputo fare.
Nel profondo di ognuno di noi c’è tanto e spesso non lo si riesce a far emergere e tirar fuori.
Questo romanzo termina con l’apertura forse a una nuova indagine, spero quindi che continui perché il messaggio che voglio far arrivare è quello di un poliziotto che sta con la gente nella società in cui vive essendone una parte integrante.
Un vero operatore di polizia riesce a fare bene il suo lavoro solo se 24 ore su 24 segue il caso su cui sta lavorando sacrificando a volte purtroppo anche la famiglia che deve comprendere e dare il sostegno massimo.

Dove trovare “Il Mistero della Torre” di Domenico Maselli.

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