Indossava della biancheria intima di pizzo nera e una vestaglia trasparente del medesimo colore. Teneva le gambe incrociate e fumava una sigaretta mentre sorseggiava un liquido trasparente da un bicchiere pieno di ghiaccio.
“Sussurri dalle tenebre” – Cristiano Venturelli
Cristiano Venturelli ci parla del suo ultimo lavoro editoriale a sfondo horror – soprannaturale: “Sussurri dalle tenebre”.
Di cosa parla “Sussurri dalle tenebre”
Tanti sono i protagonisti che vanno ad arricchire i racconti di “Sussurri tra le tenebre”: un marketing manager che viene perseguitato da un fantasma del passato; un serial killer che agisce spinto da motivi religiosi; una ragazza dotata di un potere soprannaturale e infine, ma non per ultimo, un diario di una bambina che sembra possa rappresentare l’unica speranza per l’umanità che sta combattendo contro la pandemia da COVID-19. 7.
I racconti, tutti distinti da un tocco di suspence, travolgono il lettore sin dalla prima riga, ma lo portano anche alla riflessione su tematiche importanti come per esempio: l’omofobia, una scorretta educazione religiosa, la tossicodipendenza, lo sfruttamento della prostituzione insomma, tutti mostri che popolano la Terra e che albergano nell’animo umano.
Conosciamo meglio Cristiano Venturelli.
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Quattro chiacchiere con l’Autore: Cristiano Venturelli
Una curiosità! Cosa spinge uno scrittore ad aprirsi all’inquietante mondo dell’Horror?
E’ il tuo stile che decide a quale genere ti senti più affine. Si inizia con un’ispirazione, che nel mio caso si tradotta in un racconto. E’ piaciuto e da li ho proseguito questa strada e ne sono nati tre libri e “Sussurri tra le tenebre” è considerato il mio romanzo più maturo.
In questo suo ultimo lavoro però sono anche affrontare tematiche sociali molto importanti tra cui omofobia e tossicodipendenza per citarne un paio. Si va quindi oltre la storia horror…
Questo è quello che mi caratterizza rispetto a molti autori horror italiani.
Chi legge i miei racconti si trova a realizzare che il vero mostro non è il fantasma, la creatura soprannaturale, il morto vivente ma, che i veri mostri sono quelli che abitano il lato oscuro dell’ animo umano e sono molti purtroppo.
Il tratto soprannaturale esce sempre nelle mie storie ma il vero lato oscuro è dentro il protagonista delle mie storie e quindi la persona stessa.
C’è un altro argomento molto presente nella sua scrittura che è il periodo della Pandemia.
Si è qualcosa che ci ha segnati profondamente e non potevo tralasciare di scriverne. Ne siamo usciti ma stiamo ancora pagando le conseguenze.
ll suo più grande ispiratore sia per la letteratura horror che per il mondo cinematografico sempre del genere?
E’ difficile fare un solo nome. Tutti penseranno a Stephen King ma ci sono anche tantissimi altri autori meno famosi che però non disdegno assolutamente.
A livello letterario – cinematografico citerei Clive Baker che con il suo libro “Schiavi dell’inferno” che è poi diventato un cult della cultura horror ovvero “Hellraiser”.
Per quanto riguarda il cinema invece disdegno assolutamente il genere splatter e non ne scriverò mai. Preferisco più un lavoro che tratta tematiche psicologiche.
E’ uscito anche un altro suo lavoro in questo periodo.
Si. Sono il curatore di una raccolta di nove racconti di altrettanti autori e si chiama “Il diavolo in me” e ne sono molto orgoglioso di questo progetto. Tratta un argomento molto inquietante ovvero quello delle dipendenze patologiche.