Ho voluto far confluire il vento di speranza di Mary Poppins nella vena drammatica che è presente in tutto questo romanzo
Chiara Albertini
Chiara Albertini parteciperà a “Casa Sanremo Writers 2023”, evento che si svolgerà durante la 73 edizione della kermesse canora sanremese, dal 7 all’11 febbraio, precisamente a Casa Sanremo che è l’area hospitality del Festival da ben 16 anni, ubicata all’interno del Palafiori, con il suo lavoro editoriale edito Rizzoli, appartenente alla collana digitale Youfeel, che prende il titolo: “Vento Dall’Est”.
Il 7 febbraio avrà la possibilità di essere intervistata in studio e di presentare il suo romanzo “Vento dall’Est” (Rizzoli), giunto tra i 5 finalisti del “Concorso Letterario Casa Sanremo Writers 2023 – Sezione Opere Edite”, la cui premiazione avverrà l’11 febbraio.
Di cosa parla “Vento dall’ Est”
In questo romanzo si parla del rapporto fra una madre e una figlia, Tracey e Shannon. Il racconto inizia sulla costa occidentale irlandese di qualche decennio fa, e, attraversando le contee del Clare e di Limerick, giunge a Londra per poi arrivare ai giorni nostri. Come esiste un vento per ogni stagione, così esiste un vento per le stagioni dell’anima. Dove potrebbe condurci il vento se decidessimo di ascoltarlo? Lungo quali sentieri nascosti e inaspettati potrebbe condurci, se ci affidassimo a lui? Questa è una storia delicata e ricca di emozioni, ma non solo, anche di segreti e rivelazioni. È un lungo viaggio in più vite, dove la realtà e l’immaginario si sovrappongono e si intrecciano. Dove il passato va a fondersi con il presente.
Conosciamo meglio Chiara Albertini.
Per conoscere meglio a scrittrice Chiara Albertini, i suoi romanzi e i premi vinti, clicca qui.
Quattro chiacchiere con l’Autrice: Chiara Albertini
Stiamo per entrare nella settimana del Festival e con te non parliamo di musica ma di libri ma sempre a Sanremo.
Ammetto che non conoscevo il format “Casa Sanremo Writers” e in qualità di accanita lettrice e scrittrice che ruota nel mondo editoriale mi sono resa conto che questo mi mancava e quindi quando sono stata contattata direttamente da loro la sorpresa è stata doppia e mi ha anche riempito di immensa gratitudine.
Rendersi consapevoli che c’è un salotto letterario legato ad un altro ambito artistico, che è quello della musica, ho trovato che fosse un connubio veramente eccezionale amando io ogni forma di produzione artistica.
Veniamo al tuo romanzo “Vento dal’Est” che è quello che presenterai a Casa Sanremo Writers dove parli di un rapporto tra madre e figlia e di un “vento ” davvero speciale.
Sì, è un romanzo del 2016 in forma digitale. La suggestione del vento è molto forte e radicata in me fin da piccola. L’opera nasce proprio da un’atmosfera legata ad un ricordo d’infanzia che mi ha dato lo spunto per scriverla.
Nello specifico si tratta del film di Mary Poppins che mi ha sempre molto coinvolto forse perché mi immedesimavo nei bimbi della famiglia dove c’era un certo disordine non solo economico ma soprattuto psicologico-emotivo e questa tata portata dal cielo con questo vento benevolo carico di speranza e fiducia l’ho colto come messaggio per creare “Vento dall’Est”.
In questo romanzo il dolore è una tematica molto forte perchè credo sia un sentimento molto forte che purtroppo a volte vince più dell’amore e anche in più momenti nell’arco dell’esistenza di una persona.
È un percorso in cui tutti ci imbattiamo ma, nello stesso tempo, anche se non è facile, si deve far di tutto per mantenere un sentimento di fiducia e fede.
La parte romantica in questo mio libro è solo una cornice, mi focalizzo soprattuto sui legami familiari, di sangue, che è quello che sento mio come vena creativa quando scrivo.
Come arriva la scrittura nella vita di Chiara Albertini?
La scrittura per me era lontana anni luce e non l’ho mai sentita come una cosa mia.
Ci sono arrivata da molto adulta, ho iniziato a scrivere poco dopo i 30 anni in concomitanza con la tesi di laurea.
Mi si è innescato un meccanismo psicologico emotivo che mi ha portato a far confluire nella scrittura un mondo che avevo dentro e che non avevo mai manifestato.
Nelle mie opere non c’è nulla di autobiografico se non qualche sporadico ricordo, per il resto sono tutte storie romanzate: non c’è la mia vita nei libri che ho scritto.
Quindi strada inaspettata quella della scrittura ma che ti ha portato ad essere pluripremiata con i tuoi lavori.
Sì, per me era un mondo sconosciuto e un po’ tutt’ora ibrido quello editoriale fatto di luci e ombre. Quindi quando scrivi e continui a leggere (cosa fondamentale per migliorarti e capire meglio te stessa) ti rendi conto che devi perseguire diverse strade. Ho sentito così il desiderio di pubblicare il primo libro con il self- publishing e poi tentare alcuni concorso letterari per vedere che tipo di riscontro ottenevo ed ho avuto delle belle gratificazioni fino a che poi è arrivato Rizzoli.
Ora stai già lavorando a qualcosa di nuovo?
Sì, sono impegnata a tratti, vita permettendo, nella stesura del quarto romanzo che tratta una tematica importante su temi di attualità sociale a cui sono molto legata.
Qual è il libro del cuore di Chiara?
In realtà sono due. Sono legati a quando ero molto giovane e si tratta del libro “Cuore” di De Amicis affiancato dal “Piccolo Principe” che come sottofondo letterario l’ho inserito in “Vento dall’Est”.
Crescendo ti potrei elencare tanti scrittori, sia italiani che stranieri, tra cui Elena Ferrante per la tematica dell’ introspezione psicologica che per come la affronta lei mi tocca nel profondo e poi Kristin Hannah, scrittrice americana, che ho scoperto con il romanzo “I venti di sabbia”.
Hai detto che ami particolarmente la musica, sarai a “Casa Sanremo Writers” non posso non chiederti per chi tifi al Festival?
Amo molto la parte dei giovani ma apprezzo molto anche quando a Sanremo tornano artisti del calibro di Giorgia e Anna Oxa , Mengoni e i Modà.