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Canzoniere Grecanico Salentino: Meridiana è il nuovo disco. Una compresenza tra passato e presente. Intervista esclusiva
Scuro Chiaro

Canzoniere Grecanico Salentino: Meridiana è il nuovo disco. Una compresenza tra passato e presente. Intervista esclusiva

Il canzoniere grecanico salentino

Il tempo del nostro Sud tra passato e presente, con la sua luce abbagliante e le ombre che ne derivano. ll tempo dell’incertezza. Il tempo sospeso. Il tempo che dà il ritmo alla nostra musica, al nostro danzare in questo mondo

Canzoniere Grecanico Salentino

È “Meridiana”, il nuovo disco del Canzoniere Grecanico Salentino coprodotto da Mauro Durante e Justin Adams in uscita domani 21 maggio per Ponderosa con il sostegno di Puglia Sounds.

Come la meridiana segna il passaggio del sole a mezzogiorno, Meridiana è il racconto del rapporto col tempoDodici tracce, come sono 12 le ore segnate dalla Meridiana, in cui passato e presente si sovrappongono. 

Un progetto musicale che vanta ospiti nazionali e internazionali di spessore come Justin Adams, La band newyorchese Red Baraat e il maestro Enzo Avitabile,Valerio Combass degli Apres La Classe e il batterista salentino Antonio “Dema” De Marianis.

“Meridiana” non è solo musica, ma un progetto più vasto sul tema del tempo. Video, immagini, testi, contributi offerti da personalità dal mondo della scienza e della cultura si uniscono in un portale on line componendo un originale mosaico multimediale e multidisciplinare. In concomitanza con l’uscita dell’album, Meridiana sarà dunque anche un sito: un libretto del cd in versione 2.0 per scoprire e approfondire ogni aspetto del disco.

La cover di Meridiana
La cover di Meridiana

L’intervista a Mauro Durante del Canzoniere Grecanico Salentino

Complimenti per questo progetto che trovo meraviglioso! Molto bello il lavoro fatto e la ricerca. Il concetto di base di questo nuovo lavoro è il tempo, un tempo che ci continua a sfuggire. Come mai il desiderio di volere parlare in maniera così approfondita e rappresentarlo in questo modo?
Tutto è partito, in realtà, da una riflessione su quello che noi facciamo con la musica popolare salentina. Ci troviamo ad avere a che fare con degli schemi, una musica, una danza e delle tradizioni che ci arrivano dal passato, da un contesto culturale e sociale che non è quello che ci appartiene, che viviamo. Già riproponendo alcune canzoni tradizionali facciamo un’operazione di traduzione dal passato al presente. Giochiamo col tempo. Solo che lo facciamo a modo nostro: noi metabolizziamo alcuni aspetti e poi mettiamo il nostro vissuto quotidiano.
Una compresenza tra passato e presente con una speranza di proiettarsi verso il futuro. Partendo da questa riflessione abbiamo capito che questo rapporto col tempo così affascinante potesse essere uno spunto molto bello per fare il nostro nuovo lavoro discografico. Il tempo è uno degli aspetti che ha affascinato sempre di più la natura umana.

In questo momento, secondo te, arrivare con un progetto che parla di tempo sarà una cosa che ci farà riflettere ancora di più su quello che è successo, porterà a una rivalutazione del tempo?
Sicuramente si, anche se questo percorso è iniziato prima che arrivasse la pandemia. Però ovviamente quando ci siamo trovati a vivere questo tempo sospeso si è amplificata questa riflessione. Il valore del tempo, il modo come viene impiegato, con chi impiegarlo, come riempirlo, sono diventate cose molto pressanti. Si è passati dall’essere schiavi di una certa frenesia data degli orari di lavoro, dalle scadenze, dagli orari lavorativi a avere molte ore vuote da riempire. Quando hai tempo hai la possibilità di riflettere.

Il tempo è quello che accade quando non accade nient’altro.

Richard Feynman

Questo progetto arriva 4 anni dopo il “Canzoniere”.
Si, è una cadenza più o meno costante che noi abbiamo tra un album e l’altro. Abbiamo bisogno di maturare le cose, anche perché viviamo molto intensamente i tour. Portare in tour un progetto discografico è una cosa molto intensa e facciamo tantissime date anche all’estero.

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Infatti il tour precedente vi ha portato anche alla Royal Albert Hall di Londra. Cosa ricordi di quell’esperienza?
Quello è stato l’apice, non soltanto del percorso dell’album precedente, ma di tutta la storia del gruppo. Ricordo il primo momento in cui siamo entrati nel teatro per la prova generale. Il teatro vuoto, questa arena altissima, magica, storica con questi sedili rossi che sono disposti in modo concentrico e l’emozione era veramente tanta.

Il Canzoniere Grecanico Salentino
Gli artisti del Canzoniere Grecanico Salentino

Voi fate proprio un ricerca di sound, voi mischiate quelli che sono i suoni del passato con suoni del presente. Come è nata l’ispirazione di fare questi esperimenti e di portare questa musica?
E’ un po’ la nostra quotidianità, specialmente al sud. C’è questo rapporto con la luce che ci caratterizza da sempre, queste giornate più lunghe questo ritmo più lento. In qualche modo si riflette anche nel modo di utilizzare un dialetto accanto all’italiano, qui coesistono nello stesso tempo. Sopratutto nelle zone non cittadine è più presente il rapporto con la piazza, la natura, il fatto di vivere il paese in modo diverso ma questo coesiste accanto a internet, accanto a qualsiasi forma di tecnologia più avanzata. La nostra generazione ma anche quelle più giovane sono abituate ad avere accanto all’anguria fresca, ricevuta dal contadino, un sintetizzatore e la musica elettronica del computer. In noi è molto forte la persistenza della memoria, da noi puoi trovare una Apecar accanto ad un SUV elettrico!

In meridiana ci sono degli ospiti nazionali e internazionali pazzeschi. Mi parli di Enzo Vitabile?
Enzo è personalmente, ma anche per tutto il gruppo, uno dei punti di riferimento come artista a 360°. E’ una figura della webmusic, e non solo, italiana. Ci è capitato di incontrarci in giro nei tour e lui aveva espresso gradimento per il nostro percorso e molto inorgogliti della cosa appena abbiamo potuto fare una collaborazione l’abbiamo fatta. Un aneddoto per raccontare l’eccezionalità di Enzo come artista e compositore: io avevo l’idea di quel tema che affrontiamo in “Tic e tac” e volevo parlare di questa frenesia, di questa senso di essere schiavi delle proprie scadenze e delle nostre stesse proprie aspettative, della società della performance. Gli ho detto questa idea e gli ho dato qualche spunto di quello che avrei voluto parlare, ma nella demo che gli mandai non c’era ancora un testo ma soltanto un arrangiamento di partenza si cui lui poteva pensare a qualcosa. Nel giro di due giorni ha restituito quello che già sentite nel pezzo, la sua voce con quel testo, tutte le sue parti erano già pronte per essere pubblicate, poi io ci ho messo altri 7 mesi per completarlo!!

Meridiana non è solo musica ma ci sarà anche un sito.
Si perché Meridiana è nata da tantissime ispirazioni di vario tipo. Quindi mi sembrava che fosse pertinente e affascinante regalare ad un ascoltatore, piuttosto che al pubblico, un’esperienza simile a quella che abbiamo passato noi per crearlo. Avere varie suggestioni e Giovedì 20 maggio, poche ore prima della pubblicazione sugli store digitali, alle 21, faremo una diretta streaming dove manderemo, sui nostri canali YouTube e Facebook, uno streaming integrale dell’ascolto dell’album accompagnato da alcuni approfondimenti legati al tema curati da filosofi, antropologi, astrofisici, fisici, esperti in vari campi e anche delle citazioni testuali che si intervalleranno con i brani. E, a partire da mezzanotte, sarà attivo il sito www.meridiana-cgs.it su cui sarà possibile fare questa esperienza multidisciplinare perché ogni linea delle 12 della meridiana sarà un contenitore di contenuti, quindi nella linea uno ci sarà l’album, poi i testi e tutto il progetto visivo curato da Luca Coclite si troverà quando usciranno i videoclip e gli interventi integrali.

Quindi a questo punto aspettiamo solo la partenza del live!
Speriamo di riuscire a farlo a fine giugno a casa nostra nel Salento e poi andare un po’ in giro in estate per ampliare il tour in autunno.

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