Dopo il successo ottenuto con le precedenti release – tra cui “Swing” (2020) -, Blutarsky torna con “Game7”, il suo nuovo singolo.
Su un’attualissima produzione urban-rap, curata da Reb The Prod, si posano le barre taglienti ed incisive del talentuoso artista romano, che riconferma la sua attitudine al rap old school, impreziosita in ogni pezzo da un’impronta autorale personalissima e da una vocalità istantaneamente riconoscibile, per un risultato fresco e contemporaneo.
Mantenendo uno sguardo al passato, alle origini della cultura street, Blutarsky traspone ai giorni nostri il fulcro del genere, proponendo un brano di critica sociale che giunge all’ascoltatore immediato e diretto, senza filtri, prendendo in prestito come tela, su cui dipingere il bianco/nero di una società arrivista ed opportunista, il mondo del basket, nello specifico, dell’NBA.
“Game7”, proprio come l’ultima partita disponibile per ottenere il passaggio di turno tra due squadre in gara, punta il focus sull’uomo moderno, impegnato a parole nella garanzia di pace e solidarietà, ma nella realtà dei fatti, perennemente in lotta con i propri simili, in una competizione continua volta all’ottenimento di fama e danaro.
“Game7” abbraccia il pubblico di ogni fascia d’età, coinvolgendo gli amanti del rap vecchia scuola per concetti e flow, ma anche i giovani appassionati, grazie a sonorità accattivanti che ben sposano la scena dei giorni nostri.
Il brano fa da apripista all’EP di debutto di Blutarsky, un concept composto da 6 tracce, che seguono il file rouge dei corpi celesti e che verrà rilasciato nel corso dei prossimi mesi.
Chi è Blutarsky.
Blutarsky, pseudonimo di Massimo Mondaini, è un rapper romano classe 1995. Si avvicina alla musica a soli 8 anni ed, a 16, inizia a comporre i suoi primi testi, ricercando uno stile di scrittura personale, riconoscibile, una propria identità artistica. A Marzo 2019, esce il suo primo brano inedito, “Gverra Freestyle”, seguito, due mesi più in là, da “Solo Tu”, release, accompagnata dal videoclip ufficiale, che lo inserisce nel meraviglioso e complesso mondo del mercato musicale italiano.
Nel Novembre dello stesso anno, è la volta di “Hasta Luego”, singolo che lo vede collaborare con Deri Aamane.
Nel Marzo 2020, in pieno avvento della pandemia globale, Blutarsky rilascia “Post It”, il suo terzo lavoro ufficiale, che vede alla produzione l’amico fraterno Mr.Bux, in collaborazione con Gaia Landi. “Post It”, supportato dal videoclip ufficiale, dona a Bluetarsky la possibilità di essere notato da Reb The Prod, talentuosa producer romana con cui l’artista instaura sin da subito un proficuo rapporto di amicizia e collaborazione professionale, che lo porterà, nel Novembre 2020, alla pubblicazione del suo quarto singolo, “Swing” ed alla firma del suo primo contratto discografico, stipulato con Red Owl Records, sublabel di Visory Records.
L’intervista a Blutarsky
Ciao Massimo, come stai? Benvenuto su Dejavù Blog. Hai recentemente pubblicato due singoli, “Game7” e “Bla bla bla”. Ci racconti brevemente che messaggio vuoi trasmettere con questi brani e, più in generale, con la tua musica?
Ciao Cristina, grazie mille per il tempo che mi hai dedicato!
“Game7” e “Bla bla bla” sono due estratti del mio progetto di prossima uscita, due singoli musicalmente opposti, che, in parte, hanno in comune il messaggio che vogliono trasmettere: “Game7” è una dura critica verso la società, con l’obiettivo di smascherare il mondo moderno, che stende un velo di serenità sulle peggiori meschinità; “Bla bla bla” descrive una persona, che è bella come il sole dal punto di vista estetico, mentre è marcia dal lato umano.
Entrambe le canzoni mandano un messaggio di forte critica, con la differenza che prendono, rispettivamente, due direzioni diverse e due sonorità opposte.
“Game7” è una traccia che attinge al mondo del basket per raccontare la società attuale, fatta di scorciatoie, espedienti e continue battaglie contro i propri simili. Come hai scelto questo parallelismo?
Ho scelto questo parallelismo “quasi” casualmente: il Basket e la musica sono due tra le mie più grandi passioni, quindi un giorno ho pensato alla Gara 7 delle fasi eliminatorie dei Playoff NBA, una partita unica, perchè passa il turno chi fa più punti, mentre gli schemi e le tattiche passano in secondo piano.
Questo parallelismo è nato esattamente così: il fondamento base della società odierna è proprio questo, vince chi ha più punti nella vita, il conto in banca più gonfio o uno status societario più alto; non importa in che modo si ottenga la ricchezza o il potere, la cosa più importante è vincere questa Gara 7.
Ammetto che ho sempre desiderato inserire il Basket in una mia canzone, con annessa un’idea originale ovviamente, che per fortuna è arrivata.
I tuoi testi sono molto diretti ed incisivi; quanto ritieni importante, al giorno d’oggi, parlare alle persone attraverso la musica, con un linguaggio fluido e privo di filtri?
Ti risponderò conte parole di Fabri Fibra in una sua intervista di pochi anni fa, nella quale l’artista esprimeva il bisogno di farsi comprendere e di essere più diretto, dopo una lunghissima carriera, in cui più volte veniva frainteso.
Personalmente, penso che uno stile di scrittura fluido e senza filtri, non sia un tratto distintivo di un artista, tuttavia credo che sia il metodo più funzionale che possa esistere, da una parte per una migliore comprensione dei testi, dall’altra per dare un’identità più chiara, una direzione estremamente definita.
Un linguaggio privo di filtri spesso si può confondere con uno stile poco fantasioso, quindi noioso o qualcosa di già sentito, ma vorrei dissentire su questa affermazione: spesso, uno stile troppo fantasioso mette in difficoltà l’ascoltatore, perché non facilmente comprensibile. Per quanto riguarda il mio personale metodo di scrittura, a volte bisogna accantonare la fantasia per alcuni tipi di canzoni, come “Game7”, perché semplicemente è di troppo
.
C’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
Certamente, in questi mesi ho fatto la conoscenza di molti artisti con un grande talento, che mi piacerebbe condividere in uno studio di registrazione, su una canzone. A parte la mia categoria di “pesci piccoli”, un mio sogno personale sarebbe collaborare con alcuni rapper, quali Gué Pequeno, Marracash, J-Ax, Ensi, Clementino ed En?gma in particolare, poiché sono un loro grande fan e mi hanno portato a fare questo genere, il Rap. Sinceramente, credo di estendere la mia gioia in una collaborazione con tutta l’industria musicale, generi musicali affini permettendo.
Progetti futuri?
Il mio progetto futuro principale è quello di crescere musicalmente, di alzare sempre di più il livello e, di conseguenza, di arrivare a quanto più pubblico possibile: ho un Concept EP in produzione, ormai agli sgoccioli, poi si vedrà. Per ora, penso solo a migliorarmi in tutto e per tutto, poi chissà cosa succederà in futuro.