“Komi can’t communicate” è un anime uscito su Netflix che racconta la storia di una persona che vuole farsi degli amici nonostante soffra di ansia sociale. I 12 episodi, diretti da Ayumu Watanabe e prodotti dallo studio “OLM”, sono usciti ogni giovedì a partire dal 6 ottobre e si sono conclusi il 30 dicembre 2021.
La serie animata è molto simpatica e riflessiva, passando da momenti molto divertenti a attimi di pura commozione. Inoltre, non solo la scrittura è stata ottima per intrattenere ma ha voluto anche trasmettere un messaggio molto forte e importante riguardo all’incapacità di alcuni adolescenti di riuscire a far parte della loro realtà.
La trama di “Komi can’t communicate”
Hitohito Tadano è un ragazzo normale che ha appena iniziato il liceo. Nel suo primo giorno di scuola si impone una missione: affrontare gli anni del liceo senza dare nell’occhio per evitare qualsiasi problema. Questo suo piano però fallisce non appena mette piede in classe; infatti, una volta entrato si siede vicino alla ragazza più bella di tutto l’istituto: Komi Shoko.
Komi è una ragazza stupenda e tutti gli studenti, e anche le studentesse, hanno gli occhi puntati su di lei e si esalta qualsiasi cosa lei faccia. Di conseguenza, Tadano si ritrova addosso gli sguardi giudicanti e gelosi di tutti. Nella pausa tra una lezione e la lezione di ginnastica, i due si ritrovano ad essere da soli in classe. Tadano scopre così che Komi non riesce a parlare in pubblico e con altre persone, rivelando anche il suo sogno: riuscire a farsi 100 amici.
Anticipazioni stagione 2
Nonostante la prima stagione si sia conclusa in maniera ottima per dare un finale degno alle vicende dell’anime, i produttori hanno annunciato l’arrivo della seconda stagione a partire già da aprile del 2022.
Il trailer di “Komi can’t communicate”
Dove vedere “Komi can’t communicate”
Per vedere “Komi can’t communicate” su Netflix.
La nostra recensione
L'anime è divertente e interessante con un ottimo messaggio di sottofondo.
La caratterizzazione dei personaggi è ben realizzata e approfondita per quanto riguarda i protagonisti.
Alle volte i personaggi sono troppo stereotipati e rendono la visione meno godibile.