Uno di famiglia è un film del 2018 che da pochi giorni è anche su Netflix.
Una commedia abbastanza divertente, senza essere chiassosa, Uno di famiglia, prende in giro un po’ tutti e tutto: le cosche organizzate, i radical chic dagli antiquari pieni di supponenza alle figlie di giornalisti importanti che cercano di usare il potere della stampa, i politici con scolarità inesistenti, il personale degli uffici pubblici scansafatiche e pronti ad usare i loro piccoli poteri, i lavoratori dello spettacolo, poliziotti e addirittura i portatori di handicap o meglio i finti portatori di handicap.
Uno di famiglia è in grado di farci sorridere di difetti e mancanze in parti comuni a tutta l’umanità, in parte più tipici dei noi italiani.
La trama di Uno di famiglia
Luca è un ex attore che per sbarcare il lunario fa l’insegnante di dizione; uno dei tanti precari che oltretutto fa una grande fatica a farsi pagare dai suoi clienti, anche se lui è un “puro” che si ostina a rilasciare la ricevuta ai suoi clienti.
Tra i suoi studenti c’è un ragazzo Mario Serranò, un giovane che cerca di perdere l’accento calabrese, perché vorrebbe fare l’attore.
Un giorno uscendo dalla casa di Luca, Mario sta per essere investito in pieno da un auto in corsa, ma Luca riesce a spingerlo , appena in tempo per evitare che venga travolto. Questo accade sotto gli occhi della zia del ragazzo, zia Angela, la quale ammirata e a suo modo riconoscente, porta Luca a conoscere tutta la famiglia di Mario.
La famiglia di Mario non è una famiglia comune, il padre Peppino Serranò è un capo della cosca, un Padrino.
Luca diventa così il protetto di tutta questa grande Famiglia. Tutti ci tengono a mostrargli la loro gratitudine, naturalmente con le modalità classiche decella criminalità organizzata.
Proponendo a Luca uno stipendio da sogno tutto ovviamente in contanti e…senza ricevuta, offrendogli pasti raffinati in ristoranti che mai potrebbe permettersi; ottenendo che gli vengano corrisposti compensi rimasti in sospeso da anni, piuttosto che obbligando l’inquilino, non pagante e per di più finto disabile a restituire l’appartamento.
Insomma Luca si ritrova ora fin troppo protetto e avvantaggiato, ma ovviamente queste nuove amicizie richiedono un contrappasso che Luca in fondo non è disposto a pagare.
Il cast di Uno di famiglia
Alessio Maria Federici è il regista: Uno di famiglia è il suo sesto lungometraggio, ricordiamo qualche titolo di commedie che hanno preceduto questo, come Lezioni di cioccolato 2 (il suo primo film) o il più recente Terapia di coppia per amanti.
Pietro Sermonti interpreta il protagonista Luca. Perfetto nella parte di un uomo semplice, tranquillo, che vuole fare la cosa giusta, che non cerca lo scontro a tutti i costi, ma che trovatosi di fronte inaspettatamente ad un altro mondo è in difficoltà a mantenere i suoi principi.
Abbiamo poi un nutrito cast di attori come Lucia Ocone nella parte della zia Angela, forse quella che ha maggiormente un piglio manageriale in questa cosca di malavitosi un po’ pasticcioni.
Sarah Felberbaum è la simpatica fidanzata Regina, si destreggia bene tra il sembrare una superficiale radical chic ed essere invece anche donna di principi solidale ma pronta a sottolineare rive pericolose
Nino Frassica è il Padrino Peppino Serranò un uomo apparentemente semplice, ignorante, anche generoso, ma che può diventare molto pericoloso.
Moisé Curia il giovane Mario, un ragazzo che si sente in realtà diverso rispetto ai canoni della famiglia e che cerca di sottrarsi alle aspettative paterne con la fuga. Questo è un personaggio che andava forse delineato con più accuratezza.
Neri Marcorè è stupendo nella parte del disabile che sfrutta la sua disabilità per di fatto occupare l’appartamento di proprietà di Luca senza pagare l’affitto.
Il trailer di Uno di famiglia
Dove vedere Uno di famiglia
Ecco il link dove vedere “Uno di famiglia” di Netflix.
La nostra recensione
Fa sempre piacere vedere un film dai toni lievi, capace di farti sorridere, ma anche indurti a qualche riflessione.
Interessante il punto in cui un uomo corretto e sostanzialmente onesto, di fronte agli innumerevoli soprusi e ingiustizie può finire per trovare rinfrancante un qualche potere forte, anche se non del tutto onesto, che finalmente gli faccia un minimo di giustizia.
Contro... proprio non mi viene, ma credo che i pro siano sufficienti per invogliarvi a passare una serata allegra.